Ecco cosa è accaduto: Trony apre un megastore a Roma, vicino ponte Milvio, con pubblicità martellante per settimane, grandi sconti su TV lcd e cellulari e si blocca la città.
Migliaia di individui fin dalla notte si sono avviati verso il negozio come profughi in fuga per potersi accaparrare qualcosa che non è vitale, ma decisamente superfluo.
Qualcosa che sicuramente avevano già, ma non dell’ultimo modello.
15 mila persone hanno atteso per lunghe ore di poter entrare, correre come forsennati per i reparti alla ricerca dell’oggetto feticcio e incolonnarsi di nuovo per pagare, per recuperare l’auto o il motorino parcheggiati selvaggiamente e tornare a casa vincitori.
Che paese di scalzacani.
Gente che non arriva a fine mese ma che si accaparra il cellulare al moda e compra ricariche da 5 euro. Automobilisti alla guida di Suv che al selfservice non mettono più di 10 euro di gasolio. Possessori di mega tv al plasma che sicuramente non pagano il canone e forse nemmeno le rate dell’elettrodomestico.
Però ce l’hanno. Possono mostrarlo al mondo. Si esibiscono tronfi, con tutti i loro gadget all’ultimo grido, perché altrimenti si sentono delle nullità.
Quali sono, in realtà.
Ma cosa siamo diventati? E’ sconcertante assistere a questi fenomeni.
Cominciano i saldi e i negozianti servono generi di conforto ai clienti in coda per strada da ore.
I tour operator sbandierano vacanze da pagare in comode rate.
A rate? Una vacanza? Ma io sto a casa piuttosto.
A rate comprerò l’appartamento e l’automobile, e già mi disturba molto.
Qualsiasi altra cosa, se posso la acquisto altrimenti aspetto o rinuncio addirittura.
Ma cosa devo dimostrare? A chi?
E poi bisogna essere i primi. Avere quell’oggetto per primi. Attivare tutte le conoscenze che si hanno, trovare il modo per aggirare i tempi tecnici, conoscere tizio che conosce caio che va negli States per lavoro e può procurarmi quel modello che da noi arriverà tra un mese.
E son soddisfazioni.
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Ho sentito alla radio che c'è stata gente in coda per 12 ore... sinceramente non so se sia vero ma se si, che tristezza!
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