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lunedì 8 settembre 2014

Il video della settimana - 37/2014 - Paolo Nutini

Sì ancora lui. L'ho già proposto l'anno scorso ma mi piace troppo e così replico.

Questa canzone ben si adatta alla settimana entrante, che ci vede carichi come molle in partenza per il Vintage Festival di Padova.

Pencil full of lead è la matita nuova ben temperata, pronta a disegnare.
Come dice il testo all'artista non manca nulla: nulla può andar male e lui è pronto ad affrontare il futuro pieno di entusiasmo.

Così siamo noi, con le nostre opere già incorniciate ed imballate, con le cartoline stampate, preparati a rispondere ad ogni quesito su tecniche e materiali, con l'outfit già studiato ed i siti aggiornati per poter far fronte ad eventuali ordini di riproduzioni e gadget personalizzati con qualcuno dei quadri esposti.

La musica è caricata sui cellulari, la lista delle cose da non scordare si sta riempiendo e le premesse sono incoraggianti.

Sul mio I-phone ci sarà anche l'ultimo album di Nutini: Caustic Love, un disco molto blues, dove la sua voce trova la migliore dimensione.

Questa è Iron sky, struggente e bellissima (il monologo centrale è tratto da "Il grande dittatore").






lunedì 29 luglio 2013

Il video della settimana - 31/2013 - Paolo Nutini

Ecco un video che ben si adatta al momento: Candy del mio beneamato Paolo Nutini.

Ho ancora l'espressione sognante per il bel matrimonio di mia cognata, sabato scorso, e ascoltare quella struggente ballata rinnova l'emozione.

Ci sono il caldo, la festa, la musica, gli sposi innamorati....

Proprio l'anno scorso vi avevo parlato di questo cantautore scozzese che tutti noi suoi sfegatati fan aspettiamo con un nuovo album da troppo tempo.

Il ricordo del concerto al quale ho assistito è ancora vivo nella mente e le sue canzoni ormai girano consumate nel lettore mp3.

Già che ci sono vi offro anche una Funky Sigarette:


sabato 21 luglio 2012

Paolo Nutini Live


In questo post so già che userò tutti i più triti luoghi comuni sul potere della musica e su quanto sono meravigliosi i suoi effetti.

Ieri ho trascorso una bellissima serata al Castello di Villafranca Veronese dove si esibiva Paolo Nutini, un cantautore scozzese di chiare origini italiane.


Questo talentuoso venticinquenne ha pubblicato il suo primo album nel 2006, venduto milioni di copie, aperto i concerti di Rolling Stones, Amy Whinehouse e KT Tunstall e rappresenterà la Scozia nel concerto inaugurale alle prossime Olimpiadi di Londra.

Non è molto conosciuto alla grande massa, ma milioni di intenditori lo amano e seguono le sue esibizioni in giro per il mondo e, come me, aspettano con ansia l’uscita del prossimo album prevista per fine anno.

Ieri la location era ideale: un castello per uno scozzese!   

In realtà del castello non rimane molto, ma sono praticamente intatte le mura che lo proteggevano e quindi nella grande area centrale trovano posto migliaia di persone che durante tutta l’estate seguono i vari spettacoli che si susseguono da qualche anno a questa parte.

A Paolo Nutini il merito di aver riunito un pubblico trasversale, ragazzi ed ex ragazzi, uomini e donne italiani e stranieri, tutti in piedi battendo ritmicamente le mani, ballando e cantando, bevendo birra, scattando foto col cellulare.
Il suo genere spazia dal pop al folk, passando dal soul al soft rock e incanta con la sua voce graffiante e la sua presenza scenica così coinvolgente.

Guardavo in faccia i miei vicini. Eravamo contenti, ci sorridevamo, per due ore magicamente ci siamo dimenticati i problemi, le differenze, i rancori e perfino il caldo…

Ogni volta che sono ad un concerto o che lo seguo in televisione mi scopro a fare gli stessi pensieri: 
tutta questa gente che ama la musica come me, che si sta divertendo pacificamente, che sta evidentemente bene… com’è possibile che poi, una volta fuori, sia la stessa che magari ruba, ammazza, complotta, che  è intollerante, in parole povere che sia gente cattiva?

Evidentemente l’effetto benefico della musica è solo temporaneo… io comunque stamattina sono ancora radiosa e canticchiante e speriamo che duri!
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