Visualizzazione post con etichetta Festa del Redentore. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Festa del Redentore. Mostra tutti i post

giovedì 5 giugno 2014

#sensomieiviaggi - Ultimo spettacolo


Eccomi qui a pubblicare per ultima il mio post sul tema che ho proposto questo mese per “I sensi dei miei viaggi”.

Il bello è che quando ho deciso il tema non mi sono minimamente preoccupata di pensare alle mie foto, salvo poi rendermi conto che avevo poco o niente da condividere.

Succede infatti - e una volta succedeva ancora più spesso - che trovandosi in mezzo a qualche evento spettacolare ci si limiti a viverlo senza pensare di fotografarlo.

Per esempio sono stata a Monaco di Baviera durante l’Oktoberfest ma non ho nemmeno una foto!

Mi sono trovata coinvolta nella parata annuale dei portoricani davanti al Metropolitan Museum di New York e ho fotografato la sua facciata e solo per sbaglio si vede un po’ di folla in basso…

Così ho racimolato tre foto con grande fatica e non sono per niente soddisfatta!

Intanto resto in Italia, addirittura solo in Veneto, dove per la prima foto faccio un brevissimo viaggio: da casa mia in centro a Verona (8 km)!


 

Una sera di maggio di due anni fa io e mio marito stavamo andando a teatro ad un concerto di Stefano Bollani.
Eravamo in anticipo e così abbiamo fatto due passi. 

C’era un gran movimento e si è scoperto che stavano arrivando le auto che correvano la Mille Miglia, partita poche ore prima da Brescia!
Siamo riusciti a vedere la sfilata delle Ferrari davanti Castelvecchio e poi, dopo il concerto, abbiamo visto passare da Piazza Brà le ultime auto d’epoca.



La seconda foto è stata scattata poche settimane fa, durante una delle nostre consuete puntate verso i vari mercatini dell’antiquariato in zona.

La terza domenica del mese ce n’è uno a Soave, un delizioso paesino circondato da mura e dominato dal suo Castello Scaligero.

Era in corso una parata risorgimentale, animata da 30 rievocatori del “Plotone storico Ippolito Nievo”.
Molto carino davvero.



L’ultima foto invece non è capitata per caso.  Anzi.

Potrebbe configurarsi anche un crossover con "Le disavventure dei miei viaggi" di qualche tempo fa.

Orbene, mio marito è iscritto ad un’associazione manageriale che oltre fornire assistenza professionale, gestire rimborsi sanitari e fondo pensione, organizza anche gite, vacanze, tornei di golf ed altre amenità per i soci. 

Noi non partecipiamo mai.  Anzi aborriamo proprio.

Però quattro anni fa arriva la proposta di una "gita esclusiva"  in occasione della famosa Festa del Redentore a Venezia che ha il suo momento clou nello spettacolo pirotecnico.

Si trattava di partire col pullman da Verona e arrivare a Fusina dove avremmo degustato un aperitivo per poi imbarcarci su una motonave che ci avrebbe portati al bacino di San Marco e ritorno. 

A bordo era prevista la cena e l’intrattenimento musicale fino a mezzanotte, quando sarebbero iniziati i fuochi.

Nonostante il prezzo non proprio economico decidiamo che ne vale la pena.  

L’incubo è iniziato a Fusina, dove decine di pullman provenienti da ogni dove hanno scaricato centinaia di persone in "gita esclusiva" e tutti si sono fiondati sotto due gazebo dove servivano Bellini tiepido, affannandosi come non ci fosse un domani.

Noi abbiamo dribblato e subito raggiunto la nostra motonave accaparrandoci il primo tavolo a prua sulla terrazza in modo da godere di un po' di venticello ristoratore.

Vi ricordo che era il terzo sabato di luglio ed il sole era ancora alto. 

Abbiamo cenato gomito gomito con degli sconosciuti mangiando solo cibo rovente, con gli altoparlanti a due metri che sparavano musica da ballo e una specie di DJ, tipo Bob Sinclair dei poveri, ci ha blaterato sopra tutto il tempo.

Raggiunta la meta, alla nostra motonave si sono affiancate decine di altre imbarcazioni, ognuna con la sua musica a palla e su tutte, alla nostra immediata destra, una chiatta con due cessi chimici alle estremità e mille persone in mezzo, tipo rave party galleggiante.

Il rollio era notevole e più si avvicinava l’ora dei fuochi, più persone salivano sul terrazzo dal piano di sotto, formando una massa sudaticcia che spintonava da ogni parte.

Bisognava tenere la macchina fotografica in alto per non inquadrare le teste e tra le onde e gli urti le foto sono venute "dimmerda".

Allucinante.  

I fuochi erano stupendi però. 

Se mai vi venisse in mente di andare a vederli cercatevi un bel posticino sulla terra ferma, procuratevi un cavalletto e molto Autan.

Risparmierete denaro, non rischierete una crisi isterica e le vostre foto saranno bellissime.



Se vorrete indicarmi nei commenti quale foto preferite, la inserirò nel post riassuntivo che sarà pubblicato il prossimo 10 giugno.
.
.
.