Circa 30 anni fa avevo frequentato per qualche tempo una compagnia di ragazzi che poi, come spesso accade, si era dispersa.
Nel corso degli anni avevo avuto notizie di alcuni di loro per vie traverse.
Per esempio di uno sapevo, tramite mio marito che fatalità lo aveva conosciuto per lavoro, che si occupava di elettronica industriale.
La primavera scorsa mi arriva la sua richiesta di amicizia su Facebook.
Soliti convenevoli.
Cosa hai fatto, come va, tag in vecchie foto …
Quest’estate sul suo stato appare la seguente scritta:
“Tra meno di un mese apro un Sexy Shop, sono ancora indeciso sul nome da dare, quello che mi piace di più al momento
è un logo con le tre note musicali SI-LA-DO , naturalmente ogni suggerimento è
ben gradito, buona serata a tutti.”.
Il mio commento: “Ma è uno scherzo?”.
Risposta: “No, sono stanco di fare l'elettronico e ho deciso di
crearmi un lavoro divertente e rilassante per la vecchiaia, visto che in
pensione non ci si va più”.
Non ho più commentato, ma mi sono divertita a leggere i
suggerimenti che gli arrivavano: ME-LO-DIA, MI-LA-DO, LA-DO-SI-FA…
Alla fine il negozio è stato inaugurato a metà ottobre ed esiste
pure la pagina su Facebook che lo descrive come “Boutique-Salotto erotico” dove
si terranno anche non meglio precisati corsi.
Questa la lista dei suggerimenti per
i prossimi regali natalizi:
- Preservativi
- Lubrificanti
- Dildo e Vibratori
- Massaggiatori
- Completi intimi sia Maschili che Femminili
- Candele da massaggio
- Manette
- Frustini
- Bende
- Nastri da Bondage
Così, approfittando del fatto che mio marito più o meno lo
conosce, mi sono detta che ci si poteva fare un salto, tanto per dare
un’occhiata.
Al mattino però.
Perché una volta a Parigi, mentre scendevamo da Montmatre verso le
10 di sera, ci siamo fermati a Pigalle a guardare le vetrine di un Sexy Shop e
stavamo ridacchiando tra di noi quando
un tipo losco si è avvicinato e ha chiesto a mio marito se ci interessava una
cosetta a tre.
Ci siamo allontanati a passi lunghi e ben distesi…
Non so se andremo. Quello che so è che le persone non finiscono
mai di stupirmi.
Dai nastri isolanti ai nastri da bondage il passo è breve.
Chi l’avrebbe mai detto.
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