Post puffoso

Ho appena finito di guardare l'ultimo stupidissimo film sui Puffi. Certo se avessi avuto 7 anni l'avrei apprezzato di più, ma in fondo non è male.

Superato lo sconcerto di vedere questi omini blu in 3D la storiella è carina.  Grande Puffo, Puffetta e un manipolo di altri 3 o 4 arrivano a New York attraverso una sorta di canale spazio-temporale provocato dalla luna blu.

Chissà perchè queste creature fantastiche arrivano sempre a New York.
Anche in Come d'incanto la protagonista ed il principe uscivano da un tombino di Times Square, Zeta la formica aveva il formicaio in Central Park e Stuart Little vi sfrecciava con la sua decapottabile rossa.
E non dimentichiamoci Mastro di Chiavi e Guardiano di Porta in Ghostbuster...

Tornando ai Puffi...sono dei gran teneroni. Ognuno col suo carattere che gli fa anche da nome, sempre allegri (tranne Puffo Brontolone, si sa) e canterini. 
Quando lavoravo in banca avevo un collega che aveva un'enorme collezione di pupazzetti dei Puffi e se diceva alle ragazze che voleva mostrargliela, queste ridacchiavano pensando che fosse una presa in giro tipo "collezione di farfalle", così per rimorchiare, invece era vero.
So che cercava disperatamente il Puffo Falegname...

Anche a casa nostra siamo stati degli appassionati.
Quando i bambini erano piccoli, la domenica mattina si guardavano sempre i cartoni con la sigla di Cristina D'Avena sugli "ometti blu che son alti suppergiù due mele o poco più".  Stavamo lì ancora in pigiama, accatastati sul divano. Era perfetto.

E poi quando ci siamo sposati, considerata la non convenzionalità di tutta la situazione, anche la nostra torta è stata diversa: niente creme, niente strati, ma enormi "sbrisolone" da innaffiare con la grappa e al centro della più grande un cuore con la nostra famiglia versione "puffosa": gli sposi, la loro bimba di un anno e mezzo con i fratelli di 9 e 12 anni.

E' stato veramente bello e "puffoso".
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