lunedì 30 dicembre 2013

Il video della settimana - 1/2014 - Capodanno

Harry ti presento Sally è un film che io, come ho già avuto modo di scrivere sul blog, considero una specie di bibbia della vita.

Non poteva mancare la scena finale che si svolge per l'appunto la notte di Capodanno.
Harry e Sally sono in rotta.
Lui si era comportato male e lei era andata a una festa con alcuni amici.

Sta per andarsene ancora prima della mezzanotte, nauseata dalla finta allegria e dalla stupidità che la circonda, quando arriva Harry tutto trafelato e finalmente si dichiara.

In sottofondo il classico Valzer delle candele che troviamo in ogni scena di questo tipo nei film di lingua inglese.

Il titolo originale è Auld lang syne ed è stato composto, pensate, da un italiano - Davide Rizzio - andato alla corte scozzese verso la fine del 1500.
Dalla Scozia la melodia ha attraversato l'oceano ed è diventata la musica tradizionale per salutare il vecchio anno ed i vecchi amici ed il tempo lieto trascorso insieme.

Ve ne lascio un'altra versione mitica dal film di Frank Capra "La vita è meravigliosa":



Buon anno a tutti!
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domenica 29 dicembre 2013

Da Cisano a Garda - La foto della domenica - 29/12/2013

No, niente foto di Natale.
É passato e adesso non ci pensiamo più per un altro annetto...

Invece ieri, approfittando di un cielo che prometteva benino, siamo partiti per il nostro beneamato Lago di Garda.

Abbiamo parcheggiato a Cisano e da lì abbiamo proseguito a piedi lungo il lago, per una bellissima strada pedonale/ciclistica che ci ha fatto attraversare Bardolino e poi arrivare fino a Garda.

Sei chilometri da fare in scioltezza, fermandosi a fotografare, a riposare su comode panchine, guardando il bel paesaggio, le anatre e i cigni, i canneti, le barche a vela.

Mio marito doveva testare una Polaroid appena riparata con pellicole vecchie e nuove, sia a colori che in bianco e nero.


Questi alcuni risultati:

La Rocca di Garda in lontananza
Una vecchia draga
Spiaggette deserte
 
Vele e papere




Io invece ho pasticciato col mio cellulare:


L'artista all'opera
Papere, barche e canneti
Alcune delle centinaia di rane della enorme collezione che si trova nel ristorante "Il giardino delle rane" di Garda


La foto della domenica è un'iniziativa di Bim Bum Beta

lunedì 23 dicembre 2013

Il video della settimana - 52/2013 - Bruce Springsteen

Questa classica canzone natalizia statunitense - Santa Claus is coming to town - composta nel lontano 1932 e da allora interpretata da decine di cantanti famosi la dedico tutta ad un'amica virtuale, Nella, titolare del blog Rock Music Space.

Lei ha una passione smodata per il boss che chiama affettuosamente "lo zio" e segue, sia per lavoro, ma ancora di più per diletto tutte le sue performance passate, presenti e future.

Nella non sta passando un buon periodo e sappiamo quanto le festività possano rendere ancora più dolorosi certi ricordi o enfatizzare certe solitudini.

Quindi Buon Natale a Nella e a tutti voi sulle note del boss!





Jazz&more al Due torri - La foto della domenica - 22/12/2013





In ritardo come quasi tutto in questi giorni frenetici ecco le foto della domenica.


Venerdì scorso io e mio marito festeggiavamo 16 anni di matrimonio e così, cercando il modo più adatto per celebrare l'evento, ho trovato una splendida opportunità nella serata conclusiva della rassegna "Jazz&More al Due Torri".








Di cosa si trattava?
Era una cena a tema, cucinata dallo chef del prestigioso Hotel Due Torri di Verona, seguita da un concerto del trio Deidda, Gaudino e Pisani e da una Jam Session conclusiva.







E' stato tutto perfetto: la lussuosa location, i talentuosi musicisti ed i brani che hanno suonato.








La foto della domenica è un'iniziativa di Bim Bum Beta

giovedì 19 dicembre 2013

I doveri delle festività




Io non sono entusiasta di tutta questa atmosfera natalizia. 
   
Si può dire o “fa brutto”?

Mi piace trascorrere 15 giorni con marito e figlia in ferie, ma è il corollario addobbi-pranzi-cene-doni che mi pesa sempre di più.

Mi stufo. 
Mi annoio. 
Non ho voglia. 

Una forzatura.

Bisogna decorare, bisogna inventarsi i menù, bisogna pensare a qualche regalo, bisogna stamparsi la faccia delle feste e ricordarsi di fare gli auguri a tutti quelli che si incontrano.

E’ tutto monotematico, alla tv, nei negozi, per strada e nei blog.
Tutti post uguali, tutte foto uguali, tutti discorsi uguali.

Avendo i soldi mi piacerebbe partire oggi e tornare il 6 gennaio. 

Esattamente come si legge nel romanzo Fuga dal Natale di John Grisham dove i protagonisti si erano organizzati proprio in questo modo, salvo poi restare invischiati nel solito meccanismo e far buon viso a cattivo gioco.

I Natali trascorsi sono troppi evidentemente, e mai rispondenti allo stereotipo classico.

Solo mia madre invitata, una delle persone più antipatiche che io abbia mai conosciuto.
Non si può dire? 
Io lo dico: mia madre è una rompicoglioni che dopo cinque minuti insieme vorresti spararti o spararle.
Fate voi. Sgradevole in ogni sua manifestazione, perfino quando ti fa un regalo.

Pensa te che bella tavolata di Natale che mi si prospetta.  Uguale così da sempre…

Gli altri parenti se ne guardano bene dall’invitarci perché gli toccherebbe anche lei e non vogliono rovinarsi l’appetito. 
Non posso biasimarli.

Ma tant’è. Oggi sto studiando i ricettari e meditando il da farsi. 

Superato il Natale in fondo la strada è tutta in discesa. 
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martedì 17 dicembre 2013

Il sacro dei miei viaggi



Monica del blog Viaggi & Baci ci ha dato questo tema in qualche modo legato alle festività imminenti.
Sacro in senso lato, spiegava. Raccontare dove lo abbiamo percepito maggiormente.

Infatti sarebbe troppo facile piazzare le foto di tre belle chiese, o moschee o templi di altri culti. 
Sarebbe riduttivo.

Io, per esempio, spesso considero le chiese che visito durante i miei viaggi alla stregua di monumenti e non di luoghi di culto. 
Contengono tali e tante opere d’arte ed esse stesse lo sono, da farmi dimenticare che il loro primo scopo sarebbe quello di raccogliere i fedeli in preghiera.

Sono spesso invase dai turisti, piene di chioschi informativi, guide, cartelli e quant’altro. 
Per me è come visitare un museo e capita, ahimè, che dimentichi anche di farmi il segno della croce quando entro ed esco.

Così racconterò di posti dove ho effettivamente sentito la presenza del “sacro”, un fremito nell’anima ed il bisogno di pregare in silenzio.


Il cimitero di Arlington in Virginia



Attraversando il fiume Potomac, lasciata Washington D.C. alle spalle, si arriva in questa enorme area verde dove sono sepolti circa 300.000 veterani di tutte le guerre e dove si trovano i monumenti dei militi ignoti.

Camminavo in mezzo a queste file interminabili di cippi bianchi, dove l’unica differenza tra l’uno e l’altro erano una piccola croce o la stella di David ed il nome.   
Quasi sempre di qualcuno di molto giovane, che aveva tutta la vita davanti.

Pregavo e pensavo “Perché?”. 

Una grande emozione di fronte alla tomba di John Kennedy ed ancora di più vedendo la spoglia croce bianca di Robert Kennedy in mezzo al prato. 

Una visita che ha lasciato il segno.

Fatima in Portogallo



Fatima è uno di quei luoghi dove la religione va a braccetto con gli affari.  

L’ho visto spesso, tipo a Lourdes del quale purtroppo non ho trovato le foto…

Ma nonostante tutto, nonostante i souvenir pacchiani, le infrastrutture orribili, i pullman e la confusione, il sacro è tangibile.

Sono i fedeli a rendere sacri questi posti.   
Centinaia di persone avanzano in ginocchio verso il santuario.

La loro convinzione, le pene che si portano dietro, non possono non coinvolgere.
Ricordo il caldo opprimente e questa moltitudine che pregava.  
Impossibile restare indifferenti.

Il santuario di San Romedio in Val di Non



Nel territorio di Coredo, in cima ad un ripido sperone di roccia, sorge il santuario che è costituito da cinque chiese edificate a partire dall’anno mille. 

Qui, oltre alla bellezza del luogo in sé, sono stata colpita dalla presenza di decine di ex voto appesi lungo le ripide scalinate che portano alla tomba del Santo.

Uomini e donne di tutte le epoche hanno dipinto, ricamato o scolpito qualcosa per ringraziare il Santo per la grazia ricevuta.

Mi sono fermata a leggere piccole storie scritte in un italiano incerto, racconti di cadute, di ferite, di malattie miracolosamente guarite.

Disegni naif, qualche stampella, una fede semplice ma profondamente radicata.  

I miracoli esistono? Di fronte a queste manifestazioni, a questi fatti apparentemente inspiegabili, a questa gratitudine immensa io ci ho creduto un po’.
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lunedì 16 dicembre 2013

Il video della settimana - 51/2013 - Nsync

Posso parlare senza estremi turbamenti degli Nsync, dato che quando si sono formati, nel 1995, avevo da un pezzo superato l'età della passione per le boy band.
Quindi il mio giudizio è quasi (sono mica orba...) unicamente tecnico: cantavano bene.

Questi cinque ragazzi di Orlando hanno deliziato milioni di ragazze fino al 2002, anno in cui hanno preso strade diverse.

Ci hanno lasciato in eredità quel bel tomo di Justin Timberlake, che proveniva dal vivaio Disney e che si è dimostrato un artista completo: ottimo cantante, ballerino e attore.

Si dice in giro che faranno una reunion, ma... ce n'è proprio bisogno?!?!

Il video che condivido "Merry Chrismas, Happy Holidays" vede tra i partecipanti anche il piccolo attore che interpretava Arnold.

L'altro è una bella versione a cappella di "Oh Holy Night".


domenica 15 dicembre 2013

Mercatino di Soave - La foto della domenica - 15/12/2013






Questa mattina breve passeggiata al mercatino dell'antiquariato di Soave.

Dovevamo smaltire due cene natalizie in cui si è trasgredito e fatto troppo tardi rispetto alle nostre abitudini ascetiche e così abbiamo affrontato il freddo pungente in cerca di tesori.







Intanto abbiamo trovato il sole, che a casa nostra era nascosto da una fitta nebbia ....



... e poi anche una Polaroid nella sua confezione originale, che mancava alla vastissima collezione di mio marito.

Penso sia perfetta sopra il nuovo frigorifero...



La foto della domenica è un'iniziativa di Bim Bum Beta

venerdì 13 dicembre 2013

Anche S.Lucia non è più lei...




A Verona questa è una data importante. 
Come avevo raccontato nel vecchio post Operazione S.Lucia i bambini oggi ricevono i regali e il tradizionale “piatto”.
Una volta era pieno di frutta secca, mandarini e biscotti di pastafrolla.

Per tre giorni Piazza Brà era invasa dai banchetti, disposti su più file, che vendevano dolciumi, prodotti tipici regionali, giocattoli ed abbigliamento.
I banchetti arrivano ancora e la tradizione del piatto resta.   
Ma qualcosa è cambiato.

Tutto quello che sembrava nuovo, raro e tipico solo di queste giornate ormai c’è sempre e dappertutto.
In ogni ipermercato, in ogni banchetto che ormai riempie il centro storico durante le mille iniziative “acchiappa turisti” che si svolgono tutto l’anno. 

S.Lucia è solo un’altra occasione commerciale per invadere il centro, una tra le tante.

Ricordo il mio stupore di bambina di fronte a certi dolci siciliani, a certa frutta esotica mai vista prima, agli oggetti di legno intagliato.

Cosa può stupirci ormai? 
Cosa possono mai desiderare i nostri figli che non abbiano già visto ovunque durante le passeggiate in centro o mentre si fa la spesa in un giorno qualsiasi dell’anno?

Una cosa non è mai cambiata negli anni: la puzza.
Quell’odore che è un misto di olio vecchio di frittura e di zucchero bruciato.

Ti si impregna nei vestiti e nei capelli e ti fa pensare alla prima volta che hai mangiato un bombolone, così enorme e ricoperto di zucchero che ti cadeva sul cappotto, che si è sgonfiato subito lasciandoti delusa a mordere l’aria…
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lunedì 9 dicembre 2013

Il video della settimana - 50/2013 - Billy Idol


Ecco il secondo dei video natalizi inconsueti che ho deciso di condividere a partire dalla scorsa settimana.

Classica la canzone ma assolutamente fuori dagli schemi il cantante: Billy Idol.

Billy Idol, un punk della prima ora, leader dei GenerationX e poi solista di successo negli anni 80, è stato uno dei miei miti di gioventù...

Lo so, adesso tutto suona molto ridicolo, ma allora restavo imbambolata a guardare i suoi video, il suo primo piano mentre canta Eyes without a face o Sweet sixteen, con quella bocca storta, l'espressione torva ed i capelli sparati.

Favoloso.

Ero sicura che sarebbe morto per qualche overdose ed invece è vivo e vegeto, perfino pimpante, ovviamente vegano.

Per chi di voi ama il film Love Actually (io, per esempio) è a lui che si ispira il personaggio del vecchio rocker Billy Mack che torna al successo suo malgrado proprio grazie ad una hit natalizia.

E sempre parlando di hit natalizie, beccatevi anche questa, che è assolutamente surreale:




domenica 8 dicembre 2013

La foto della domenica - Strani effetti del collezionismo...



Oggi vi racconto la storia di un frigorifero. 

Usciamo dagli schemi, dall’Avvento, dai problemi di allestimento Albero&Presepio.

Tagliamo quest’aria che profuma troppo di mandorlato e pandoro.

Come qualche mio affezionato lettore saprà, io sono sposata con un collezionista compulsivo delle più disparate cose, da qualche anno soprattutto macchine fotografiche analogiche e Polaroid.

Oltre a collezionarle le ripara molto bene e, una volta che tornano a funzionare, le usa.

In questo mondo digitalizzato decidere di fotografare alla vecchia maniera significa doversi procurare le pellicole che ormai sono rare quasi quanto le macchine sulle quali vanno caricate.

Ma c’è il mitico EBay e poi tutta una serie di forum, siti e congreghe di pazzi scatenati che si sostengono in queste malsane passioni e si scambiano informazioni succulente su anziani rivenditori e vecchi negozi di materiale fotografico, su fondi di magazzino e, peggio mi sento, è anche nato il progetto Impossible Project (ne ho parlato qui) oltre alla Fuji che sta puntando su un mercato di nicchia producendo rullini e alcuni tipi di pellicole istantanee.


Tutto questo per arrivare alla spinosa questione della sistemazione di questa merce preziosa (e quando dico preziosa non è un eufemismo…):
le pellicole devono stare al fresco per conservarsi.

Così è iniziata la lenta invasione. 

Prima un angolino e poi due e poi intere parti del mio meraviglioso frigorifero Smeg sono state invase da scatolette di pellicole accatastate che un po’ alla volta mi hanno costretta a lasciare la verdura sul balcone e a fare la spesa quasi ogni giorno dato che non avrei saputo dove mettere le scorte.

Così è stato comprato un piccolo frigorifero solo per le pellicole, ma nel giro di un anno eravamo punto e a capo con una nuova lenta occupazione del mio da parte di rarissime pellicole che non potevano assolutamente rovinarsi.

E siccome accade sempre che i collezionisti desiderino infantilmente possedere i “giochi” l’uno dell’altro, una volta visto uno scintillante frigo della Coca Cola nel negozio Impossible di Maranello, mio marito ha deciso che doveva averne uno uguale.

Detto, fatto. 

Ebay anche questa volta non ha deluso le aspettative ed ecco che lunedì scorso io, mia figlia e un camionista cingalese abbiamo faticosamente scaricato dal camion l’elettrodomestico incriminato, non senza imprecazioni bilingue e maledizioni verso il nostro destino sfortunato…

Unto e bisunto, leggermente ammaccato ma perfettamente funzionante, dopo una sommaria pulita l’ho lasciato alle cure amorevoli di mio marito arrivato a casa venerdì pomeriggio, trepidante come un neo papà.  

Va detto che martedì mattina via Skype glielo avevo mostrato girandoci intorno col portatile…

Bello è bello.
Tutto illuminato, le colorate confezioni di pellicole all’interno, la possibilità finalmente di attaccare i magneti che sul frigo in acciaio inox della cucina cadevano miseramente.

Mi sono riappropriata dei miei spazi di stivaggio e ammiro affettati e formaggi finalmente liberi di stendersi sui ripiani.

Chissà quanto durerà…


La foto della domenica è un'iniziativa di  Bim Bum Beta