martedì 4 ottobre 2011

Il Five Million Club

Questa mattina ho ascoltato la replica di un’intervista fatta qualche mese fa a Beppe Severgnini, un giornalista che apprezzo molto, intelligente e, fatto raro nella categoria, ironico e simpatico.

Ha creato questo nome in risposta a queste domande:
“Quanti quotidiani si vendono ogni giorno in Italia, se escludiamo quelli sportivi? Cinque milioni. Quanti italiani entrano regolarmente in libreria? Cinque milioni. Quanti sono i visitatori dei siti d’informazione? Cinque milioni. Quanti seguono Sky Tg24 e Tg La7? Cinque milioni. Quanti guardano i programmi televisivi d’approfondimento in seconda serata? Cinque milioni, di ogni opinione politica. Il sospetto è che siano sempre gli stessi.” 

Penso di essere parte di questi “Happy few”. Oddio, happy mica tanto, ma insomma…

In fondo 5 milioni non sono pochi, ma, faceva notare Severgnini, gli altri 45 contano di più (stiamo parlando della popolazione maggiorenne ovviamente).
Fanno testo, purtroppo.  
Sono quelli che fanno in modo che esistano programmi come “C’è posta per te” e “Uomini e donne”, sono quelli del cinepanettone, sono quelli che amano intrupparsi, sono i furbetti, quelli della radio a tutto volume, quelli che ammirano Briatore e fanno i debiti per andare in vacanza in Costa Smeralda.

Noi del club invece sembriamo snob e moralisti, quando siamo invece solo riservati e beneducati.

E’ questo il nostro problema. Le persone pacate, che cercano il dialogo, che odiano la prepotenza e lo schiamazzo, sono fregate in una società come la nostra. 

Cerchiamo di frequentarci tra di noi, ci confrontiamo e confortiamo a vicenda, ma difficilmente faremo cambiare qualcosa.
Ci chiudono programmi come Passepartout, ci mettono le cose migliori in seconda e terza serata.
A chi importa? Il bello è che forse siamo gli unici a pagare il canone.  Per vedere cosa? Gare di ballo e quiz idioti.

Molti di noi invidiano gli abitanti di altre nazioni, probabilmente più civili e meglio governati, ma alla fine adoriamo il nostro paese e il nostro cuore è qui. 

Ma siamo stanchi e avviliti. 
Stanchi di essere accomunati agli altri 45 milioni di italiani che non ci rappresentano. Avviliti dalla mancanza di prospettive anche vagamente rosee.
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2 commenti:

  1. sempre detto io che serve un buon lanciafiamme :-)

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  2. Anche io apprezzo molto Beppe Severgnini, uno dei pochi che si interessa degli Italiani all'estero. L'ho anche conosciuto di persona in una delle famose pizzate americane. Anche noi, purtroppo, facciamo parte di un club esclusivo come il "5 million club", e non capiamo che cosa sta succedendo al Paese. Possiamo solo osservare sbalorditi, e sperare in un cambiamento che in fondo sappiamo non avverra' - purtroppo.

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