giovedì 2 maggio 2013

La Pop Art nelle foto - Andy Warhol

La seconda mostra che abbiamo visitato a Milano la scorsa settimana non era prevista ma, una volta scoperta, non abbiamo potuto esimerci dal farlo.

Al Museo del Novecento, giusto di fianco al Duomo, c'era un enorme cartellone con su scritto: Andy Warhol's Stardust".

Vi è esposta una selezione delle famose serigrafie di Wahrol appartenenti alla collezione della Bank of America Merril Linch, fino all'8 settembre prossimo.

Per chi non lo sapesse i suoi quadri coloratissimi partono da una foto Polaroid.


Warhol mette a punto una procedura standard: con una Polaroid Big Shot realizza circa 60 scatti del soggetto, ne seleziona 4, uno viene stampato, rielaborato, ingrandito e serigrafato.
Spesso con polvere di diamante.

Da qui il riferimento "stardust" che comunque può facilmente riferirsi anche al fatto che i soggetti ritratti, dai personaggi famosi, ai fiori, ai barattoli di minestra, diventano icone scintillanti ed immortali.

Nella sua Factory, assieme ad un gruppo eterogeneo di artisti o pseudo tali, per una ventina d'anni ha cercato di produrre un quadro al giorno:  le sue sono opere espressamente concepite per essere vendute, ma ugualmente curate e rifinite con grande attenzione.

La sua arte era, e continua ad essere, una provocazione: per la Pop Art l’arte doveva essere infatti “consumata” come un qualsiasi altro prodotto commerciale.

Le sue opere mi sono piaciute.
Sono di grande impatto e sicuramente assolvono al loro compito di riempire degnamente una parete.

Lui come persona invece non mi è mai piaciuto, troppo furbo, superficiale e cinico per i miei gusti. Un paio di film che lo raccontano, Basquiat e Factory Girl, confermano la mia impressione.

Ma il suo ritratto di Marilyn è favoloso e tanto basta.



.
.



5 commenti:

  1. ottimo blog bello e unico brava ti seguo ricambi?

    http://ilmondodizucc85.blogspot.it/

    RispondiElimina
  2. Al di là di come potesse essere come uomo, era un "geniaccio"!
    Ha influenzato, in positivo ed anche in negativo (arte=cosumismo=soldi), tutto il suo periodo e quanto venuto dopo.
    Mostra piccola ma molto specifica; mi è piaciuta molto.
    Ottimo post!

    RispondiElimina
  3. Sono ignorante in materia, bisogna dirlo. Perciò mi permetto solo di dire che non mi piace.
    Non potrei aggiungere altro di significativo o intelligente ;)

    RispondiElimina
  4. Mi piace quando gli schemi si rompono per aprire un discorso concreto verso la ricerca e lo studio di qualcosa di innovativo. Warhol è stato senz'altro un provocatore e un ispiratore per molti ma sono d'accordo con te, non è mai stato nelle mie corde, troppo furbetto.

    RispondiElimina
  5. Ammetto anche io la mia ignoranza dato che conosco poco o niente di lui come persona ma come artista l'ho sempre considerato un provocatore geniale, uno senza schemi che aveva ben chiaro il suo pensiero e quello che voleva ottenere. Per dirla con una parola poco culturale, per me la pop art è una "genialata".
    Dalla foto che vedo dev'essere stata una bella mostra!

    RispondiElimina