giovedì 9 maggio 2013

Invidia



E’ questo il vizio capitale che striscia nel mio animo da un po’ di tempo.  

E’ come un tarlo che erode il mio spirito e spegne ogni entusiasmo.   
Viene spesso accompagnato dalla rabbia e dal senso di colpa dando come risultato delle giornate pessime, dove l’unica prospettiva alettante è dormire. Per non pensare.

Tante sono le cause scatenanti e praticamente nessuna la soluzione.

Il tempo passa. 

Non si possono più fare molte cose: ce lo impediscono problemi di opportunità, di tempo, denaro, fisico ormai inadatto, rischio del ridicolo e chi più ne ha più ne metta.

Mi capita spesso di andare al Liceo di mia figlia, dato che deve fermarsi alcuni pomeriggi e a quell’ora non esistono autobus che la riportino a casa.

Mi ritrovo a camminare per i lunghi corridoi col desiderio di prendere la rincorsa e fare quelle belle scivolate a braccia aperte oppure guardo i ragazzi salire sui loro scooter e mi ricordo com’era andare in due sul Ciao saltando sulle buche col vento nei capelli.

Ieri ero al consiglio di classe ed ascoltavo il rappresentante degli studenti lamentarsi del fatto che in questo periodo le verifiche si accavallano con le ultime interrogazioni, che sono stanchi, che vorrebbero un po’ di indulgenza da parte dei professori… e dentro di me pensavo, un po’ acida: “ che bello avere questi problemi!” .

Tra una settimana mia figlia ed i suoi fratelli faranno una breve vacanza a Londra. Loro da soli.

E io sono invidiosa.  
Da una parte sono contenta perché sarà una bella esperienza da fare insieme e la ricorderanno per tutta la vita, ma dall’altra vorrei essere lì. 
 
Non lì come madre/matrigna ma come una di loro, giovane, che vede Londra per la prima volta.

Ripenso ai mesi che ho trascorso a Londra quando avevo vent’anni e mi rivedo in King’s Road, circondata dai punk, con la mia maglietta di Sid Vicious e le spille di sicurezza come orecchini.

Adesso passeggerei per quelle strade cercando atmosfere e luoghi che non ci sono più e sarebbe ancora peggio che stare qui a rosicare.

Riesco ad essere abbastanza lucida da capire che posso ancora fare molte cose e divertirmi in molti modi e mi ripeto che adesso è il turno dei nostri figli, che è la vita.

Ma ho il rimpianto di non aver sfruttato abbastanza il periodo d’oro.   
Troppo per bene, troppo riservata, troppo parsimoniosa.   

Neanche quando potevo ho fatto le “scivolarole” in corridoio!
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10 commenti:

  1. L'unica differenza tra i miei pensieri ed i tuoi è che io non ho una figlia dicissettenne.
    Invidia si ma non quella brutta e acida dai.. invidia buona e poi malinconia, nostalgia e rimpianto per non aver scivolato. Io non ho nemmeno mai messo le spille di sicurezza come orecchini!

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  2. Io una volta ho fatto una scivolata nel corridoio degli spogliatoi e ho preso una nasata assurda contro la porta dello spogliatoio dei maschi... dai che non ti sei persa niente! :P

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  3. Carissima, condivido il tuo post appieno.
    Anch'io ho il rimpianto per non aver vissuto appieno "quegli anni", anch'io ho ancora quella voglia di fare, di combinarne un sacco, di.... non so che cosa, ma di qualcosa che mi rimorde dentro.
    E mentre "racconto" a me stessa di aver "vissuto", non riesco a far tacere quel maledetto "spirito guerriero" che è ancora dentro di me.

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  4. "Troppo per bene, troppo riservata, troppo parsimoniosa", parli di me?Già pentita di tutto ci che non ho fatto all'università perchè ero fidanzata a distanza con un ragazzo che poi ho pure lasciato...scema! Spero che i miei figli si godranno la vità più di me, ma già vedo che Diego è un timidone e tante cose non le fa per questo motivo. é natura... Però puoi trasgredire proprio ora che i tuoi figli/figliastri sono finalmente grandi!!! Bacio

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    1. Trasgredire.... Ci sarebbe da scrivere un altro post... Mannaggia !

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  5. Eh dai, questa non mi sembra proprio invidia... solo rimpianto, si'. La vignetta e' fantastica :DD

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  6. quasi quasi domani vado a fare la "scivolarola" sul lungo corridoio dell'ufficio... ma ti immagini le facce dei babbioni iperpallonigonfiati che lo affollano? Hi hi hi... pronti... via!
    (seriamente: troppo per bene, si; troppo riservata: ssolutamente no, ho sempre avuto un bel po' di faccia tosta e di ribellione dentro); troppo parsimoniosa nemmeno, nè del denaro nè degli affetti. Vabbè... avrei potuto fare mooolto di più... ma oramai i rimpianti servono solo a star male...

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  7. "Adesso passeggerei per quelle strade cercando atmosfere e luoghi che non ci sono più"...mi è successo...e non lo farò più ricapitare...

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