sabato 2 giugno 2012

Pecunia non olet


E’ con un gran senso di fastidio che mi è capitato di vedere il promo di una trasmissione prossimamente in onda su Cielo: The Apprentice.
Questo ennesimo Talent Show dovrebbe essere una sfida tra giovani rampanti per avere successo nel campo del business, del marketing e della comunicazione.

Il vincitore avrà la possibilità di iniziare la propria carriera in una delle aziende del “Boss”.

La nota dolente è che il Boss è flavio briatore (non a caso scritto in minuscolo). 

Un individuo che definire repellente sotto tutti i punti di vista è riduttivo.
Una persona rozza ed ignorante, un arricchito che ha basato tutta la sua vita sullo stare in precario equilibrio tra la legalità e l’illegalità. 

Più volte indagato per i suoi loschi affari e le sue amicizie con gruppi di malavitosi vicini a delinquenti come Nitto Santapaola e Francis Turatello. Sfuggito al carcere perché rifugiatosi alle Isole Vergini e tornato ripulito grazie ad un'amnistia.
Poi miracolosamente risorto per l’amicizia con Luciano Benetton (sicuramente in debito con lui dai tempi delle bische milanesi).

E’ un uomo che per me rappresenta tutto quello che di schifoso c’è in questa nostra società dell’apparire: l’ostentazione, la frequentazione delle persone “giuste”, lo spregio alla miseria, la creazione di luoghi simbolo della decadenza come il Billionaire e il Twiga. 

Posti dove persone squallide ma con i soldi vanno a passare il tempo spiati ed invidiati da altrettante persone squallide ma senza soldi, che vivono di riflesso questa gloria effimera.

Mi repelle anche fisicamente, molliccio, con queste eterne ciabatte ricamate ai piedi.

Ha trovato la sua giusta compagna in quella sgallettata della Gregoraci, perché chi si somiglia si piglia.
Si sono anche riprodotti chiamando l’incolpevole figlio Nathan Falco. La battuta migliore che ho letto: “da due così non poteva certo nascere un “Aquila”!

Ma bisogna rassegnarsi. Queste sono le persone vincenti. Questi sono i sistemi per farsi invidiare. Questa è la regola per primeggiare.

Noi poveretti che abbiamo studiato diligentemente, che abbiamo fatto i nostri bravi concorsi, che abbiamo il mutuo e paghiamo le tasse.  Noi che voliamo low cost e compriamo ai saldi. 
Noi siamo degli sfigati.

Una cosa è certa: non guarderò nemmeno un minuto di questo programma.
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5 commenti:

  1. Condivido la tua amarezza e mi spaventa molto il fatto che i nostri ragazzi possano considerare quelle persone esempi di riuscita. Il nulla avanza, dobbiamo concentrare tutta la nostra forza nel contrastarlo!

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  2. Come ha detto Marilu qui sopra il nulla avanza e mi torna in mente il bellissimo libro de "La storia infinita"..
    Ho letto questo tuo post a voce alta a mio marito... e se fosse una petizione per far sparire questa gente dalla faccia della terra la firmerei per prima!
    Anche io sono spaventata che i ragazzi possano assumerli come modelli...

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  3. Cielo mi "cade" se fa trasmissioni del genere... e ti assicuro che nemmeno io ne vedrò nemmeno un minuto! Voglio sperare che man mano le persone si sveglino... e mandino sonoramente "a quel paese" i tanti briatori (e simil-briatori) che vivono solo di apparenze!

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  4. Io non riesco a rassegnarmi! Provo schifo, ribrezzo, repulsione ma non mollo. Però di fatto è questa l'immagine che ci viene continuamente rimandata. Non mi sento una sfigata, anche se dalla prospettiva di quei personaggi lo sarei di sicuro ;-)

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  5. Bel post, condivido tutto, anche se è davvero amaro leggere nero su bianco (nel tuo caso bianco su nero) la triste realtà. Come sempre il problema è l'onestà, quello che mi fa proprio incavolare sono i modelli trasmessi, dove più sei disonesto più sei furbo e figo (ma d'altronde, con gli esempi agli alti livelli che abbiamo avuto finora!)

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