sabato 17 settembre 2011

Cara Nonna Fletcher

Oggi a mezzogiorno, cercando di evitare qualsiasi telegiornale che ci rovinasse l’appetito, siamo incappati nell’ennesima replica de “La signora in giallo”.   

Questo telefilm, più di ogni altro, accompagna da sempre la mia vita coniugale.
Mi sembra di ricordare che all’ora di pranzo ci sia sempre stato. 

Le indagini della simpatica Jessica Fletcher ci fanno compagnia fin dai primi anni novanta. 
Penso di aver visto gli episodi 3 o 4 volte ciascuno, ma non importa. Sono sempre carini.
Allattavo mia figlia guardandoli e da allora per noi la protagonista è diventata “Nonna Fletcher”.  
Cosa mi piace di questa serie? E’ prevedibile e quindi rassicurante.

Si sa che dove c’è la Fletcher accadranno uno o più delitti.
La polizia arresterà la persona sbagliata e Jessica si intrometterà e riuscirà a far confessare il vero assassino. Tutto finirà con una bella risata, alla faccia dei morti ammazzati.

Lei gira in bicicletta con la gonna a pieghe e il maglioncino. 
A Cabot Cove, dove vive, la popolazione è stata ormai decimata dai vari assassini protagonisti degli episodi, ma tutti la amano ugualmente, dallo sceriffo al medico condotto.

Penso che sia la più grande iettatrice esistente, dato che ogni luogo che frequenta diventa subito teatro dei crimini più disparati.  
Se durante un viaggio di trasferimento l’automobile ha un guasto, qualcuno che conosce il meccanico o l’albergatore che la ospita verrà ucciso nel giro di poche ore.
Se fa una crociera, se ritira un premio letterario a New York o a San Francisco, se va a trovare vecchi amici in Florida o nel Kentucky … ci scappa il morto!

Infatti il divertimento per noi spettatori è quello: scommettere, a pochi minuti dall’inizio della puntata, chi verrà ammazzato per primo.

Ricordo che nelle prime serie lei usava ancora la macchina per scrivere, poi è passata al computer. Questo comunque si vede solo nella sigla perché, anche se ci dicono che sia una famosa autrice di gialli, è sempre impegnata ad investigare o a fare altro. Mistero…

Nonna Fletcher ha il potere di illudermi che il tempo si può fermare, che tutto può restare immutato, noi, la nostra famiglia a pranzo, il caffè sul divano e la sua squillante risata alla fine dell’episodio.
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2 commenti:

  1. La adoro, però spero che non venga mai a trovarmi :P

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  2. Pure per me la Jessica è familiare come un'amica... il problema è che se sei amica sua o sei il morto o l'assassino!

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