domenica 25 settembre 2011

"É prevista l'archiviazione di questo gruppo"

In questi giorni chiunque usi Facebook e abbia dato un’occhiata a Google + si è accorto dei vari dispetti che si stanno facendo a vicenda, delle scopiazzature, della voglia di superarsi che li divora. 
Chi ci va di mezzo è, come spesso accade, il povero utente.

Ho aderito a Google + praticamente per forza d’inerzia, senza peraltro darmi da fare minimamente con cerchie ed altre diavolerie che si sono inventati.
Come si dice: ho già dato.  

Con Facebook ho percorso tutta la trafila, dalla ricerca degli amici, al caricamento di centinaia di foto, alla condivisione di video e notizie salienti, ai vari “mi piace”; ho taggato, ho giocato a Farmville diventando vicina pure degli sconosciuti, ho aderito a causes: di tutto e di più insomma.

La cosa migliore che avevo fatto era stata la creazione di un gruppo. 

Il gruppo dei miei ex colleghi della società di consulenza per cui ho lavorato prima di smettere e dedicarmi alla famiglia.

In particolare il gruppo doveva racchiudere solo la divisione “software per le banche”, circa un centinaio di persone che poi erano state riassorbite nella società madre o si erano licenziate.

Tutta gente che all’epoca, cioè a cavallo degli anni ’90, aveva circa 30 anni, molti dei quali single. 
Nei miei ricordi eravamo molto uniti. 
Ci trovavamo dopo l’ufficio per cenare o per andare al cinema. La domenica andavamo spesso in montagna. Avevamo visto insieme concerti. Con molti ci eravamo confidati e avevamo condiviso delusioni amorose e lavorative, le preoccupazioni per l’acquisto della prima casa, avevamo organizzato scherzi e gettato riso a chi tra di noi si era finalmente sposato.

Per me andarmene, pure per un ottimo e bellissimo motivo, era stato triste.
Avevo cambiato città e per anni non avevo più visto ne’ sentito quasi nessuno.
 
Quando mi sono iscritta a Facebook la prima cosa che ho fatto è stato cercarli per ricreare il gruppo di allora.
Nella mia testa tutto era cristallizzato alla fine del 1994.
Sognavo di ritrovarli per rivederci e divertirci ancora come allora, quando andavamo a mangiare la carne salata ad Arco o facevamo il mitico Gambero’s day (una grigliata epica sulle colline di Caprino Veronese).

Ho iniziato a scandagliare la rete, ma anche le pagine bianche.
Ho perfino scritto lettere vere, spedite con il francobollo, a quelli di cui non trovavo l’indirizzo e-mail.

Una decina di persone hanno aderito subito e sono state anche gentili. Felici di ritrovarsi nelle vecchie foto e di avere mie notizie.
Poi sono iniziate le prime delusioni.
Chi si diceva troppo impegnato per perdere tempo su Facebook, chi rispondeva laconicamente e si iscriveva al gruppo giusto per darmi il contentino, chi prometteva che prima o poi si sarebbe deciso ma che aveva paura per la sua privacy ed altre scuse.
In tre anni ho racimolato 35 iscritti, partecipato ad una cena in cui eravamo in 8 e purtroppo al funerale di una di noi dove superavamo a stento la decina.
Ho scritto in bacheca auguri di Natale ai quali hanno risposto in 3. A Pasqua ho evitato, ma nessuno se ne è accorto.

Per gli altri la vita era andata avanti. Anche per me, ovviamente. Ma per loro era soprattutto la vita lavorativa che era proseguita. Con altri colleghi, con un’altra testa.   
Quello che per me era il punto finale di un’esperienza, una specie di ultimo anno di scuola, per loro era solo un periodo come un altro del percorso lavorativo.

Adesso Facebook mi dice che il gruppo verrà archiviato. I gruppi spariranno nei prossimi mesi e dovranno eventualmente essere sostituiti da liste.
Appena letto il messaggio ci sono rimasta male, pensando a tutta la fatica che avevo fatto per creare il gruppo e scannerizzare le foto. 
Poi ho pensato che era meglio così. Quello che non avevo avuto il coraggio di fare io l’ha deciso la competizione con Google + e le sue cerchie.

Questo gruppo esisteva solo nei miei ricordi e tutto sommato sarebbe stato meglio che lì fosse rimasto.
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3 commenti:

  1. Come dimenticare la carne salà di Arco o i Gambero's day. :-) Oggi anch'io ho scritto per il mio blog un post su quelli che ormai definirei gli "A-Social Network" che tra clan e "cerchie"...non sanno più come destreggiarsi. Penso che ai tempi della Coriban c'era una volontà e diversità del "contatto". Ora con tutta questa tecnlogia dilagante e più un cercare di destreggiarsi che un comunicare veramente...Cosa sarebbe un Gambero's day oggi ? Magari un ritrovo di distratti a controllare ipdad cellulari etc... ! Ieri sono stata al cinema e ho SPENTO il CELLULARE ! E' stato quasi un atto liberatorio... :)
    una nostalgica ex-coribante...

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  2. Hai sempre avuto ragione tu quando mi dicevi che mi stavo facendo il mazzo per niente.... Una volta di più ho fatto la figura della stupida sentimentale!

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  3. Non è bello "avere ragione".. :-( E tu non hai fatto nessuna figura da stupida sentimentale !!
    Non dirlo !!! Il gesto è stato davvero bellissimo. :-) Purtroppo nel mondo cinico di "oggi" è difficile essere compresi, in questi slanci che io trovo davvero di valore !
    Ma credo sia importante non rassegnarsi a questo ! Si viene "tollerati" come ex compagni di scuola, ma difficilmente come ex colleghi. E perchè ? Perchè si cresce e si incrementano, le lotte di potere, le rivalità, le invidie, l'opportunismo, le gelosie... e chi peggio ne ha, ne metta. Purtroppo con l'età non tutti ereditano la saggezza di ritenere il proprio passato una "cosa preziosa" comunque sia andato. Non sei tu una stupida sentimentale ...ma quelli che non hanno colto la possibilità di esserlo !!
    :-)

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