mercoledì 30 luglio 2014

I simboli dei miei viaggi



Il tema per l’estate di #sensomieiviaggi è stato scelto da Audrey del blog "Borderline" che con un bellissimo post ci ha invitato a trovare foto che rappresentassero in ogni modo qualcosa di simbolico.


Per esempio l’immagine che lei aveva condiviso era quella di un gabbiano in volo come simbolo di libertà.


Io, così di primo acchito, ero rimasta abbastanza spiazzata.

Ma questo mi accade quasi ogni volta. 


Tutti i viaggi fatti e le immagini nella memoria si accavallano e si confondono, facendomi pensare che mai e poi mai troverò una foto adatta.


Simboli? Tipo spirali, triangoli, qualcosa di massonico, qualcosa di religioso?


Poi un giorno, sentendo le notizie del telegiornale che ancora una volta parlavano della striscia di Gaza e dell’eterno problema palestinese ho capito di cosa potevo parlare, che cosa potevo condividere per non farmi sopraffare da questo dolore e da questo senso di impotenza che resta ad ogni aggiornamento del numero dei morti.


E ovviamente non mi limito a pensare al conflitto israelo-palestinese, ma purtroppo mi allargo alla Siria, alla Libia e a tutti quei luoghi dai quali ci giungono bollettini di guerra.


Così vi mostrerò le foto di tre luoghi simbolo che ho avuto la fortuna di visitare e vi parlerò di come tutto quello che rappresentano sia stato calpestato.


La prima foto mostra il Palazzo di Vetro a New York in cui ha sede il Segretariato delle Nazioni Unite.



L'articolo 1 e 2 dello statuto della Nazioni Unite riassumono gli scopi e i principi che l'organizzazione internazionale si è prefissata:

  1. mantenere la pace e la sicurezza internazionale;
  2. promuovere la soluzione delle controversie internazionali e risolvere pacificamente le situazioni che potrebbero portare ad una rottura della pace;
  3. sviluppare le relazioni amichevoli tra le nazioni sulla base del rispetto del principio di uguaglianza tra gli Stati e l'autodeterminazione dei popoli;
  4. promuovere la cooperazione economica e sociale;
  5. promuovere il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali a vantaggio di tutti gli individui;
  6. promuovere il disarmo e la disciplina degli armamenti;
  7. promuovere il rispetto per il diritto internazionale e incoraggiarne lo sviluppo progressivo e la sua codificazione.

Ecco, mentre le intenzioni sono buonissime, purtroppo i risultati lasciano parecchio a desiderare.



Stesso discorso per la sede delle Nazioni Unite di Ginevra.

Qui tra le varie agenzie ha sede anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità.



L'obiettivo dell'OMS, così come precisato nella relativa costituzione, è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, definita nella medesima costituzione come condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non soltanto come assenza di malattia o di infermità.


Anche qui c’è da rilevare una certa discrepanza tra i buoni propositi  e la realtà dei fatti.




L’Onu promuove anche la Tregua Olimpica: l'impegno a cessare qualsiasi forma di conflitto durante i Giochi.
Questa tradizione è nata nell'Antica Grecia per impedire che le manifestazioni sportive venissero interrotte o disturbate.
Pretendere di fermare tutte le guerre nel mondo per tre settimane evidentemente è un'utopia ma è anche l'unica soluzione per sperare di vedere in un futuro non troppo lontano gli scontri tra le nazioni limitati al mondo dello sport.




L’ultima foto è scattata dalla torre dell’Olympiapark di Monaco di Baviera.


Qui nel 1972 si è svolta la XX Olimpiade: qui un commando di terroristi palestinesi prese in ostaggio 11 membri della squadra olimpica israeliana.

Il tentativo di liberazione da parte delle forze dell'ordine finì in un bagno di sangue: morirono tutti gli atleti, cinque terroristi e un poliziotto.


Ecco queste sono le mie foto e le mie considerazioni.

Sono tutti simboli di qualcosa di bello, giusto, utile. 
Di pensieri elevati, di nobiltà d’animo, di speranza e di unità.

Di qualcosa che dovrebbe distinguerci dalle bestie, ma che dico, le bestie non sono mai cattive per questioni di principio: solo noi lo siamo, noi siamo quelli del  “c’ero prima io” e de “il mio Dio è meglio del tuo”.

Ecco cosa siamo.
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8 commenti:

  1. Ciao Annalisa,
    appena letto il tuo commento sono corsa a vedere i tuoi simboli.
    Gran bel lavoro!!! Mi piace il senso che hai voluto dare, il tuo è un simbolismo importante che sfocia in una riflessione importante.
    Concordo i luoghi che hai scelto dovrebbe simboleggiare buoni propositi anche se, alla fine, l'uomo riesce sempre a rovinare e calpestare tutto.
    Corro a condividere il senso del tuo viaggio super simbolico ;)
    a presto

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  2. Mi è piaciuto molto questo tuo post. Considerazioni vere, e riflessioni profonde!

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  3. Ciao Annalisa, molto bello il tuo post e totalmente condivisibili le tue considerazioni. Purtroppo gli esseri umani non sono capaci di convivere in pace.

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  4. Grande post cara Annalisa e la foto che mi ha più scosso e che mi dà ricordi sempre freschi nella mia mente ,perchè avevo seguito in loco quei giochi, è proprio l'Olympia Park di Monaco di Baviera..
    Un attacco fratricida inutile , quanto terribile, che portò una scia di sangue dietro lo sport per molto tempo..
    Abbraccio esteso!

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  5. Indubbiamente le foto danno l'idea dell'alto valore che dovrebbero avere certe istituzioni ma che contrastano con le stesse dichiarazioni che ci hai citato.
    Ricordo che Mario Monicelli diceva sempre "la vera felicità è la pace con se stessi, ma per averla non bisogna tradire la propria natura". Forse queste Bestie l'hanno fatto.
    Paolo

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  6. Quanto è vero quello che dici!
    Queste Organizzazioni dovrebbero garantire la pace ed il benessere in tutto il mondo ma purtroppo non è così, non so se perché non ci si impegna abbastanza o perché ci sono degli interessi superiori che prevaricano questi ideali.
    Io sto vivendo in prima persona (o quasi) uno di questi drammi, la fidanzata di mio figlio è ucraina, di Donetsk, adesso vive con mio figlio negli Stati Uniti ma sua madre è là da sola, non ha voluto ai tempi che ancora si poteva venire a casa nostra ed adesso è bloccata là. Verità e bugie si intrecciano ad alti livelli ed il risultato che le persone comune sono le sole che ci rimettono.
    Nessuno fa niente e l'unica cosa che posso fare io è pregare che tutto finisca prima che capiti il peggio.
    Non avrei mai pensato di essere catapultata dentro un problema così pazzesco ma ci sono, volente o nolente, spero che la guerra finisca presto, questa guerra e tutte le altre che portano solo morte e disperazione e ... soldi a chi ne ha già tanti e ne vuole ancora di più.
    Questo commento non ha niente di politico, non sono da nessuna parte, sono solo con le persone di tutte le razze e religioni che stanno soffrendo per guerre ingiuste, guerre di ieri, di oggi e di domani.
    Se non ritieni in linea questo mio sfogo con il tuo post, cancellalo pure.
    Grazie per avere ricordato che le Istituzioni dovrebbero agire per quello che sono state create (e per quello che sono pagate per fare).
    Ciao
    Norma

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    1. Il tuo commento è proprio in linea col mio pensiero! Non c`è niente di politico infatti, solo desiderio di pace, buon senso, frustrazione. Mi dispiace molto per la tua "consuocera" e spero proprio tutto si risolva per il meglio. Davvero.

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  7. la tua interpretazione è stata davvero molto particolare e profonda: complimenti!

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