lunedì 30 gennaio 2012

The fix-it man

Ieri mattina, una domenica come tante, mio marito si è dedicato ad alcune riparazioni casalinghe.

Mentre stava cambiando il portalampada sotto un pensile della cucina, costretto in una posizione scomodissima, ho pensato di fotografarlo.
Era divertente, tutto piegato mentre imprecava cercando di non farsi venire il colpo della strega.

Ho pubblicato la foto sul sito di Casa Facile, così tanto per condividere una situazione domestica, mentre altre fan pubblicavano foto di paesaggi innevati fuori la loro finestra o di muffin appena sfornati.

E’ stato un delirio di “mi piace” e di simpatici commenti e complimenti. 

In effetti io sono la prima ammiratrice del talento da riparatore di mio marito. 

Mi allargo: per me è una cosa estremamente piacevole guardarlo mentre smonta, costruisce pezzi mancanti, collega fili, incolla, pittura e riporta allo splendore originale praticamente tutto quello che tocca.

Ha il dono di capire “come funziona” qualsiasi cosa.
Solo in casi estremi cerca i libretti delle istruzioni.
Uno dei primi ricordi bellissimi che ho della nostra storia è quello di quando l’ho guardato smontare e aggiustare un ferro da stiro. Che scema, eh!? 
Eppure le sue mani che si muovevano tra i pezzi sparsi sul tavolo sapendo esattamente dove e come riparare erano molto sensuali…

Col tempo io sono diventata la sua aiutante, in veneto “bocia de botega”, e l’ho assistito in molti lavori anche complessi: tutto l’impianto elettrico della nostra vecchia azienda vinicola, per esempio.

Da lui ho imparato il nome di attrezzi di cui non sospettavo nemmeno l’esistenza.
Il significato di ogni colore dei fili elettrici.
Vernici, smalti e stucchi, diluenti, colle bi-componenti, chiavi a pappagallo, pinze dai becchi lunghi e cordelle metriche.

Mi ha fatto vedere come restaurare un mobile, partendo dall’antitarlo, ai vari passaggi di carta vetrata, al ripristino dell’impiallacciatura e alla verniciatura con gommalacca.

Il bello è che nessuno di questi è il suo vero lavoro.
Nel suo vero lavoro deve usare solo le parole: convincere, rispondere, spiegare, proporre, blandire, sgridare, suggerire….

Ma nel suo tempo libero può star zitto anche per ore: solo musica in sottofondo, i suoi mille attrezzi e qualcosa da riparare.
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1 commento:

  1. Che bello e QUANTO ti capisco! I nostri mariti credo che andrebbero molto d'accordo! Anche Cristian è così, mai un libretto di istruzioni.. però lui fa un mestiere attinente.. è proprio quella la sua passione! E le sue manone ruvide e tutte distrutte mi piacciono sempre tantissimo.
    Anche io a volte l'ho aiutato, soprattutto a casa nostra.. a mettere il riscaldamento a pavimento, a installare i parquet e altre cose più semplici... ma l'esperto rimane lui!

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