Ecco che è successo.
Quello che ogni blogger teme, ieri è capitato.
Avevo appena finito di scrivere un post e mentre stavo caricando la foto tre quarti delle parole sono sparite, lasciando la prima frase e il paragrafo finale.
Non c' è stato verso di recuperare. Ogni salvataggio automatico cancella il precedente ed io sono rimasta lì impotente, chiedendomi cosa avevo fatto di sbagliato.
Non sono riuscita a riscriverlo. Le parole non suonavano uguali a prima e alla fine ho rinunciato.
Lo so che è una stupidaggine, ma ero veramente avvilita. Azzardo un paragone con gli artisti veri: l'ultima opera è sempre la migliore. E io l'ho persa.
Ho nel cassetto poesie che ho scritto 20 o 30 anni fa. Abbozzi di romanzi mai finiti. Sono lì, manoscritti su fogli spesso rubati sul posto di lavoro, uguali a quando ho posato la penna: li posso toccare e vedere, rileggere con tenerezza.
Sono sopravvissuti agli anni, ai vari traslochi, anche alla voglia di disfarmene una volta per tutte.
Invece quello che si digita sul computer è così volatile. Siamo in balia di una macchina ottusa, una che non chiude un occhio sui nostri errori. Una macchina fredda, collegata a server in capo al mondo, gestiti da persone che non hanno la minima idea dei contenuti dei file che immagazzinano.
Persone con risposte standard e lapidarie. Sono solo una dei tanti utenti che ha fatto la cazzata.
E pensare che quando lavoravo ero terrorizzata dall'idea di perdere i miei lavori, documenti o fogli elettronici che fossero, e così facevo sempre il backup su dischetti che mi portavo a casa (hai visto mai che si incendi l'ufficio?!).
Dovrò riprendere quest'abitudine. Avere sempre copia di quello che scrivo. Insomma, sono pezzetti della mia anima, non posso permettere che si disperdano nell'etere.
Farò come Voldemort, creerò degli horcrux dove salvare i miei files.
Ops, forse sto esagerando...credo che mi limiterò a scriverli in Word per copiarli poi sul blog.
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Ciao, pensavo lo facessi già. Copiarli su word e poi riportarli qui, questo intendo. Altrimenti te lo avrei suggerito. :-) E' capitato pure a me, e so benissimo cosa sia quello totale stato di impotenza, di parole, le nostre, le piu' vere e le piu' sentite, sparite nell'etere. Alcune volte mi sono consolata, ripetendomi, che "nulla capita per caso" e che forse ... doveva proprio andare cosi. In qualche modo abbiamo comunque agito e realizzato, questa è una cosa che sappiamo, e penso che lo scrivere sia questo, una cosa che prima di tutto serve per noi, piu' che per gli altri. E' la stessa cosa che mi dico quando le idee non vengono e le parole non fluiscono libere come vorrei. Potresti dire..magra consolazione però... Ehhh si...magretta, però sfumato il tuo disappunto, sono sicura che ti sentirai meglio. Alla fine c'è anche questo da considerare, le persone maggiormente precise e accurate quando succedono queste cose diventano pazze....ehehehehh ! Io faccio parte della categoria ! Cosi adesso scrivo in word, salvo e ... tra l'altro mi incollo pure su una email, perchè dall'ufficio il mio blog è solo accessibile in lettura, e non posso da qualche tempo ne postare ne pubblicare commenti. Insomma blogger l'azienda l'ha bloccato, però fb ancora no, e c'è chi detto tra noi ..su quello si, ci passa tutto il giorno ! Quello di non postare subito il post e' un altra rogna, perche' poi, quando ti ritrovi a rileggerlo prima della pubblicazione, dici a te stessa: ma che scemate ho scritto, ma sono davvero sicura...e cose analoghe... Cosi ti riduci, all'alba, o ancor prima ... a notte fonda...o nel week end...a trovare il momento in cui ti senti finalmente libera di postare quello che hai in testa (sempre che in quel momento tu abbia la grazia di averlo) !! :)
RispondiEliminaMa dopo questo papiro, la mia domanda curiosa è: neppure il titolo del post mi puoi svelare ?! A volte anche il titolo, e' sufficiente... a concentrarne il contenuto ! :)
Ti leggo sempre con piacere..
Ciao
Silvia Griff (scusa ma non sono riuscita a postarti il mio commento con il mio account google)
Ciao Silvia Griff (...),
RispondiEliminagrazie per leggermi. Anch'io ogni tanto ti leggo. Il post in questione si intitolava "come una cartolina" e parlava del cielo di questi giorni, delle cose che contano e di quelle che in fondo hanno poca importanza. Quando mi passerà l'incazzatura forse riuscirò a riscriverlo.
io un post sul cielo l'ho scritto stamattina alle 4, peccato che, grazie a quello ora mi ritrovi al pc, piuttosto... rinco...
RispondiEliminaBuonanotte
Silvia Griff