sabato 5 marzo 2011

Il trito e ritrito

E' di questi giorni la notizia che si starebbe pensando ad un sequel e ad un prequel di Blade Runner.  Così, come regalo per i suoi magnifici 30 anni.

Come odio questa cosa.  La povertà di spirito che spinge i cineasti a sfruttare una bella sceneggiatura per ricavarne soldi facili.  Arrabattarsi per creare una storia quando non ce n'era bisogno. Quando tutti gli appassionati si sono già fatti la loro idea di come sono andate le cose prima e dopo gli avvenimenti narrati nel film.

Ci sono dei film che nascono perfetti.  La trama ha un suo senso compiuto, i personaggi sono interpretati da attori "su misura", ci sono citazioni  e situazioni che diventano "cult" e fissano in modo indelebile quel momento storico in cui la pellicola è uscita.
Vai a vedere il nuovo sperando nel miracolo...che rarissimamente avviene.

Un'altra cosa che non sopporto è quando gli americani rifanno i film europei. Ma perchè?
C'è già, è bello, limitati a doppiarlo.
Tre uomini e una culla. Un film francese divertentissimo e poetico.  L'hanno rifatto con tre virgultoni inespressivi ed è diventato una commediola insulsa.  Nikita: altro bel film rifatto per niente.  Adesso rigireranno Uomini che odiano le donne e gli altri due con una nuova Lisbeth Salander. Assurdo.

Anche noi ci stiamo dando da fare.  Abbiamo rifatto "Giù al Nord".  Era così carino, faceva conoscere un aspetto e una zona sconosciuti dei francesi.  Benvenuti al Sud. Copiato di sana pianta, ma infarcito di tutti i luoghi comuni sui "terroni" e sui milanesi.  Bah....

Avere il coraggio di investire in idee nuove evidentemente è difficile e rischioso in ogni campo.
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1 commento:

  1. E' vero,i sequel sono quasi sempre una porcata,tanto + è famoso e bello l'originale,maggiore è il divario ^^.

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