venerdì 11 febbraio 2011

Repetita iuvant, ma anche no

Una delle fregature dell'invecchiare è che capita sempre più spesso a distanza di anni di rifare qualcosa, nel senso che si rivede un film, si rivisita un posto, si rifà una certa esperienza.
Raramente la copia è migliore dell'originale, anzi, siccome adesso abbiamo ben presente la copia, l'originale non ci sembra neppure bello come lo ricordavamo.

Ahhh,  la meraviglia delle prime volte! La prima volta che ho visto Parigi, la prima volta che ho cenato in quel posto, la prima volta che ho conosciuto quella persona...

Odio quando torno da qualche parte e trovo tutto cambiato. Intanto il tempo può essere migliore o peggiore, quasi mai uguale, poi le persone in giro sono per forza delle altre e tutto è diverso, magari restaurato o cadente, estraneo come certi incubi in cui dovremmo essere in un posto conosciuto ed invece mancano tutti i riferimenti.

I luoghi, le persone e anche i film o i libri cari dovrebbero essere frequentati assiduamente, altrimenti è meglio non vederli più e fissarli nel ricordo di quel momento specifico in cui siamo stati bene insieme.

Ho già parlato della delusione nell'aver rivisto alcune vecchie conoscenze trovate su Facebook.  Avevo un così bel ricordo, mi crogiolavo in aneddoti divertenti, rivivevo i bei momenti trascorsi insieme.... perchè ho voluto rovinare tutto?!?

Sono voluta tornare in Valdonega, il mio vecchio quartiere che ricordavo come il paradiso sotto le Torricelle, e ho ritrovato un posto così straripante di case, automobili, senza più i negozi di un tempo e le strade vuote dove correvo con la mia Graziella... Era tutto piccolo, stretto e non c'era più la latteria dove compravo i ghiaccioli a 30 lire...

Ho voluto rivedere "La fuga di Logan", un film che avevo amato e considerato un capolavoro e mi sono trovata a chiedermi cosa cavolo mi passava per la testa quella volta.

Ho voluto tornare a mangiare in certi ristoranti dove evidentemente il cuoco era cambiato o peggio che erano chiusi da anni.

Penso che sia per questo che non voglio più tornare a Londra o a New York.
Preferisco non rischiare.

Per fortuna il mondo è grande e pieno di novità....me lo devo ricordare più spesso!
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1 commento:

  1. E' stata la prima cosa che mi hanno insegnato al corso di shiatsu tre anni fà (anzi quattro ormai) tutto è in cambiamento ! Sempre e costantemente ! Oltre a cambiare i paeseggi, cambiamo noi, e forse è questa la cosa più sconvolgente...perchè magari sentirci "uguali" a come eravamo, ci da molta più sicurezza... Ma il cambiamento e' QI che fluisce....e questa è una cosa bellissima.

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