A nessun ragazzo degli anni '80 può essere sfuggito l'esordio di Terence Trent D'Arby.
Una deflagrazione soul in un mare di pop music.
Una voce e un aspetto così diversi e magnifici da lasciare il segno in ognuno di noi.
Polistrumentista, cantante e ballerino newyorkese.
Arrivato all'improvviso e sparito subito dopo.
In realtà ha continuato a suonare e a pubblicare dischi.
Ma il suo carattere non deve certo averlo aiutato.
Egocentrico e megalomane.
Ha cambiato nome, ha sposato un'italiana e vive a Milano.
Ma a me importa poco.
"Introducing the hardline according to Terence Trent D'Arby" (1987), questo è L'ALBUM.
Condivido Wishing well, ma ogni canzone è un gioiello prezioso.
Sa di viaggi notturni, torbide serate, balli lenti ormai sconosciuti alle nuove generazioni...
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