martedì 8 luglio 2014

Archeologia degli armadi




Si inizia così, senza troppo impegno, pensando a cosa eliminare tra tutti i vestiti che non si mettono più. 

Già che si è lì si riordina qualche ripiano, si fruga in qualche borsa, si riprendono in mano accessori accatastati sul fondo.

Il risultato della spedizione odierna nella parte sinistra del mio armadio ha prodotto in me reazioni contrastanti: divertimento, sorpresa, nostalgia, fino alla solita punta di tristezza.


 
Per esempio nel ripiano sopra i cassetti avevo ammonticchiato tutte le scatole dei vari gioielli e orologi e bigiotteria varia che ho ereditato o che mi sono stati regalati nel corso degli anni.
Le avevo tenute perché sono obiettivamente belle, così rigide, magari di pelle o di raso, alcune di legno, imbottite di velluto, con i nastrini colorati per chiuderle.
Ho riempito un sacco solo con quelle, tenendone solo quattro o cinque e racchiudendo in una di loro le varie garanzie trovate.  

Il ritrovamento più tenero è stato quello del primo dentino da latte di mia figlia. 
Quando glielo ho detto ha commentato con un bel “che schifo!”.   
Capirà fra qualche anno…

Poi c’era la questione “campioncini”.   
Decine e decine di bustine di creme da giorno, notte, corpo, contorno occhi, solari e poi shampoo e balsamo, colluttori, detergenti intimi e tonici.
Quasi tutti scaduti.

Fialette di profumi.  Almeno 25, di ogni marca. 
Io che non uso mai il profumo ho pensato seriamente di buttarle. 
Per adesso le ho liberate dall’involucro di carta e radunate in una tasca di un mini beautycase, insieme ai campioncini rimasti.

Sacco per la Caritas pieno di maglie con strass e perline, bluse operate ed altri reperti da serate anni ’90.
Cinture: ma quanto brutte!  Un collo di pelliccia. Non si sa mai, teniamolo.

Almeno cinque completi da tennis con decine di calzini col mini pom pom dietro.
Quello bianco, una volta aperto, ha mostrato le righe gialle della piegatura come le lenzuola di lino ereditate da mia nonna…

Costumi da bagno: il disastro.  Si vede che sono anni che non andiamo al mare!
Tre o quattro di quelli più vecchi appena presi in mano si sono letteralmente sbriciolati dove passava l’elastico.
Mi è venuto in mente quando è stata aperta la tomba di Tutankhamon e alcuni oggetti si sono polverizzati al contatto con l’aria…

Calze e collant di ogni tipo. 
Soprattutto da sera, con paillettes, con la riga, con decorazioni varie: messi una volta e finiti in fondo al cassetto per decenni.
Le calze del mio matrimonio: color cipria tutte operate a ramages. 

Gli scaldamuscoli ed i body di quando facevo aerobica!  Bei tempi…
Ma anche i mutandoni contenitivi per il dopo parto e un paio di reggiseno push up con una specie di cuscinetto molliccio e fluttuante all’interno,  che non ho mai avuto il coraggio di indossare.
Con tutte ‘ste tette mi facevo impressione da sola!

Alla fine più che buttare ho riordinato.   
Perché se avessi davvero buttato sarei rimasta con le dieci cose che metto sempre e mi sarei depressa.

Così mi sembra di avere un sacco di opzioni e poi adesso mi gioco anche la carta figlia: le ho rifilato un top giallo canarino che non mettevo dal 1985.
Metti che si decida anche a giocare a tennis e sono a posto!
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6 commenti:

  1. Me no male che c'è l'effetto Tutankamon ! sono le uniche cose che riesco a buttare! Tutto il resto è una vera sofferenza!!!!

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  2. Mia cara una solenne risata me l'hai fatta fare..
    Io invece sono una distruggitrice per eccellenza , che due volte l'anno eplora armadi e cassetti e butta e regala, per poi non ricordare e andare proprio a ricercare la roba regalata..
    Sorvoliamo è meglio..
    Bacione forte!

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  3. ogni volta che apro l'armadio trovo qualcosa da buttare. i casi sono due. O sono una "eliminatrice compulsiva" oppure ho delle cose davvero brutte nell'armadio ˆ_ˆ

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  4. Anch'io faccio fatichissima a buttare i vestiti vecchi,anzi quei pochi che ho buttato poi li ho rimpianti,quindi in genere salvo quasi tutto,con quella che "magari lo metto per casa"....mi salva un pò il taglio e cucito,nel senso che essendo appassionata di refashioning(=prendere vestiti che non usi +,tagliare,cucire,rimodernare) tante volte riesco a "resuscitare" capi altrimenti inutilizzabili!!!

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  5. Come sempre mi fai sorridere ma non pensare che a casa mia sia diverso! L'unica differenza è che io i cimeli inutili ce li ho sparsi per tutta casa... direi che è mooolto peggio!

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  6. Da qualche parte avevo letto che se non usi qualcosa da più di 6 mesi...in realtà, non lo userai mai più.
    Io adotto questo sistema, perchè mi ci trovo..però ho l'armadio sempre a secco :)

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