giovedì 17 aprile 2014

Pericolo ottantenni


Ieri era mercoledì.

Ovvero il giorno in cui mia madre viene a trovarmi e passa la giornata con me.

La mia settimana si divide tra "prima di mercoledì" = malumore e "dopo mercoledì" = sollievo.



Comunque, tanto per tagliare l'aria, nel pomeriggio l'ho accompagnata in visita alla sua amica storica, ex collega d'ufficio conosciuta nel lontanissimo 1948.

Questa signora, solitamente più arzilla e simpatica di mia madre, mi ha raccontato un aneddoto che è giusto condividere con voi.

Qualche giorno fa stava passeggiando con la sua badante nei pressi della chiesa e ha visto delle donne che armate di scale, secchi e stracci, stavano pulendo la statua della Madonna che c'è all'esterno del sagrato.

Qualcuno aveva disegnato con un pennarello indelebile dei baffi, marcando anche le sopracciglia e gli occhi.

Naturalmente tutti i vecchiotti della zona avevano iniziato a pontificare e inveire contro i giovani che stazionano sulle panchine, che sicuramente erano gli autori di questa bravata.

Fattostà che i Carabinieri, visionando i filmati delle telecamere della chiesa, hanno scoperto che ad arrampicarsi sulla statua e a truccarla era stato un 82enne romano, residente qui a Verona, con un passato da pittore, il quale non ha dato alcuna spiegazione del suo operato.

Sono arrivati i giornalisti delle televisioni locali e una di loro ha intervistato proprio l'amica di mia madre e, probabilmente sperando di ottenere un Pulitzer, le ha chiesto cosa ne pensasse dell'accaduto e soprattutto se non sarebbe stato meglio che il lavoro di ripulitura invece di affidarlo alle signore della parrocchia fosse stato fatto fare come servizio sociale a Berlusconi.

Dubito che il pezzo sia andato in onda dato che ieri, mentre mi raccontava la storia, le mancava solo la schiuma alla bocca: "E io le ho gridato che è ora di finirla di prendersela con Berlusconi, che ha fatto solo del bene, che è stato mille volte meglio degli altri e che i giornalisti sono dei burattini e che mi lasciasse in pace!"

Mia madre annuiva e uscendo dal suo solito torpore ha aggiunto il carico finale: "e po' tuti i re i gà sempre avudo tante done ...l'è normale".

Queste votano, non dico altro.
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4 commenti:

  1. Direi proprio che il tuo post si commenta da solo!

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  2. Suggerisco qualche goccia di Lexotan prima della tornata elettorale... il problema è che non ci sono solo le due arzille vecchiette...

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  3. Una ventata d'aria fresca questa tua storia Guà cara...
    Sublime, che grinta 'ste donne, siamo dei fenomeni e poi uno si lamenta della terza quarta quinta età!!!!!
    Qualche problemuccio me lo dà la tua chiusura...in effetti quella del voto....
    Sorvogliamo...Buona Pasqua e baci bella mia!

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  4. Ahahahahahah! Che storia bellissima! Grazie di averla condivisa.

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