domenica 8 dicembre 2013

La foto della domenica - Strani effetti del collezionismo...



Oggi vi racconto la storia di un frigorifero. 

Usciamo dagli schemi, dall’Avvento, dai problemi di allestimento Albero&Presepio.

Tagliamo quest’aria che profuma troppo di mandorlato e pandoro.

Come qualche mio affezionato lettore saprà, io sono sposata con un collezionista compulsivo delle più disparate cose, da qualche anno soprattutto macchine fotografiche analogiche e Polaroid.

Oltre a collezionarle le ripara molto bene e, una volta che tornano a funzionare, le usa.

In questo mondo digitalizzato decidere di fotografare alla vecchia maniera significa doversi procurare le pellicole che ormai sono rare quasi quanto le macchine sulle quali vanno caricate.

Ma c’è il mitico EBay e poi tutta una serie di forum, siti e congreghe di pazzi scatenati che si sostengono in queste malsane passioni e si scambiano informazioni succulente su anziani rivenditori e vecchi negozi di materiale fotografico, su fondi di magazzino e, peggio mi sento, è anche nato il progetto Impossible Project (ne ho parlato qui) oltre alla Fuji che sta puntando su un mercato di nicchia producendo rullini e alcuni tipi di pellicole istantanee.


Tutto questo per arrivare alla spinosa questione della sistemazione di questa merce preziosa (e quando dico preziosa non è un eufemismo…):
le pellicole devono stare al fresco per conservarsi.

Così è iniziata la lenta invasione. 

Prima un angolino e poi due e poi intere parti del mio meraviglioso frigorifero Smeg sono state invase da scatolette di pellicole accatastate che un po’ alla volta mi hanno costretta a lasciare la verdura sul balcone e a fare la spesa quasi ogni giorno dato che non avrei saputo dove mettere le scorte.

Così è stato comprato un piccolo frigorifero solo per le pellicole, ma nel giro di un anno eravamo punto e a capo con una nuova lenta occupazione del mio da parte di rarissime pellicole che non potevano assolutamente rovinarsi.

E siccome accade sempre che i collezionisti desiderino infantilmente possedere i “giochi” l’uno dell’altro, una volta visto uno scintillante frigo della Coca Cola nel negozio Impossible di Maranello, mio marito ha deciso che doveva averne uno uguale.

Detto, fatto. 

Ebay anche questa volta non ha deluso le aspettative ed ecco che lunedì scorso io, mia figlia e un camionista cingalese abbiamo faticosamente scaricato dal camion l’elettrodomestico incriminato, non senza imprecazioni bilingue e maledizioni verso il nostro destino sfortunato…

Unto e bisunto, leggermente ammaccato ma perfettamente funzionante, dopo una sommaria pulita l’ho lasciato alle cure amorevoli di mio marito arrivato a casa venerdì pomeriggio, trepidante come un neo papà.  

Va detto che martedì mattina via Skype glielo avevo mostrato girandoci intorno col portatile…

Bello è bello.
Tutto illuminato, le colorate confezioni di pellicole all’interno, la possibilità finalmente di attaccare i magneti che sul frigo in acciaio inox della cucina cadevano miseramente.

Mi sono riappropriata dei miei spazi di stivaggio e ammiro affettati e formaggi finalmente liberi di stendersi sui ripiani.

Chissà quanto durerà…


La foto della domenica è un'iniziativa di  Bim Bum Beta


5 commenti:

  1. Secondo me ,a casa vostra, vi divertite davvero ! E ciò è cosa buona !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :-)

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  2. Un'altra cosa imparata: le pellicole vivono al polo nord. Fantastico!

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  3. Siete fantastici!! Mi ci ritrovo un po'… tra l'attrezzatura fotografica e le contese sull'utilizzo dei cassetti! Ma poi cedo sempre, e lui compra proiettori, diapositive vecchie, slot machine…

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  4. Eh però... bellissimo davvero!!!
    Magari ogni tanto potresti tu prendere in prestito qualche ripiano per far cambiare aria a formaggi ed affettati o a qualche gambo di verdura! ;)

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  5. Bellissima qs storia! Anch'io sono curiosa di vedere cosa accadrà

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