Siamo andati a visitare una bella mostra di “Street
photography”.
(dal 30/11 al 1/12 - Sala Torcolo, Cavaion Veronese)
Usa molto questa definizione negli ultimi tempi, anche se in
realtà questo genere esiste da sempre.
Praticamente tutto ciò che non è
fotografato in interni e non è proprio un paesaggio può rientrare in questa
definizione.
Foto scattate per la strada appunto. Con la gente ma anche
senza.
Se vogliamo però dare un inizio e un luogo preciso, sembra
che Parigi e la fine del 1800 abbiano questo privilegio.
Cartier-Bresson, Erwitt, Frank, Arbus alcuni nomi che hanno
lasciato preziosi esempi di questo genere.
Il nostro artista si chiama Paul Crespel, britannico ma
veronese di adozione, fotogiornalista per lavoro ma street photographer per
passione.
Gira instancabilmente per strada, tenendo obiettivo,
velocità dell’otturatore ed apertura fissi e scatta solo in bianco e nero, usando
come zoom le sue gambe.
Le foto non vengono in alcun modo manipolate, ritagliate,
raddrizzate.
La bravura di uno street photograper è nell’individuare o
anche prevedere una situazione artistica ed essere pronto ad immortalarla.
E’ bravo, spesso i suoi scatti sono ironici ma non mancano
significati più profondi e toccanti.
La mostra si intitolava GOTCHA! , una parolina magica che
vuol proprio dire “Ti ho preso!” .
In questo caso, ho fissato per sempre questo momento
particolare.
Una forma di fotografia che mi piace molto!
RispondiEliminaChe bella la street photography.Certo che anche la location aiuta molto in questi casi!A New York,Parigi,Londra,è più facile fare foto belle,i posti sono già magici per conto loro...poi ovvio se uno è bravo fa foto carine lo stesso,ma certe città danno una "marcia in +" agli scatti ^^
RispondiElimina