Usciamo dagli schemi, dall’Avvento, dai problemi di
allestimento Albero&Presepio.
Tagliamo quest’aria che profuma troppo di mandorlato e pandoro.
Tagliamo quest’aria che profuma troppo di mandorlato e pandoro.
Come qualche mio affezionato lettore saprà, io sono sposata
con un collezionista compulsivo delle più disparate cose, da qualche anno
soprattutto macchine fotografiche analogiche e Polaroid.
Oltre a collezionarle le ripara molto bene e, una volta che
tornano a funzionare, le usa.
In questo mondo digitalizzato decidere di fotografare alla
vecchia maniera significa doversi procurare le pellicole che ormai sono rare
quasi quanto le macchine sulle quali vanno caricate.
Ma c’è il mitico EBay e poi tutta una serie di forum, siti e
congreghe di pazzi scatenati che si sostengono in queste malsane passioni e si
scambiano informazioni succulente su anziani rivenditori e vecchi negozi di materiale fotografico, su fondi
di magazzino e, peggio mi sento, è anche nato il progetto Impossible Project (ne ho
parlato qui) oltre alla Fuji che sta
puntando su un mercato di nicchia producendo rullini e alcuni tipi di pellicole
istantanee.
Tutto questo per arrivare alla spinosa questione della sistemazione di questa merce preziosa (e
quando dico preziosa non è un eufemismo…):
le pellicole devono stare al fresco per conservarsi.
Così è iniziata la lenta invasione.
Prima un angolino e poi due e poi intere parti del mio
meraviglioso frigorifero Smeg sono state
invase da scatolette di pellicole accatastate che un po’ alla volta mi hanno
costretta a lasciare la verdura sul balcone e a fare la spesa quasi ogni giorno dato che non avrei saputo dove mettere le scorte.
Così è stato comprato un piccolo frigorifero solo per le
pellicole, ma nel giro di un anno eravamo punto e a capo con una nuova lenta
occupazione del mio da parte di rarissime pellicole che non potevano
assolutamente rovinarsi.
E siccome accade
sempre che i collezionisti desiderino infantilmente possedere i “giochi” l’uno
dell’altro, una volta visto uno scintillante frigo della Coca Cola nel negozio
Impossible di Maranello, mio marito ha deciso che doveva averne uno uguale.
Detto, fatto.
Ebay anche questa volta non ha deluso le aspettative ed ecco
che lunedì scorso io, mia figlia e un camionista cingalese abbiamo
faticosamente scaricato dal camion l’elettrodomestico incriminato, non senza
imprecazioni bilingue e maledizioni verso il nostro destino sfortunato…
Unto e bisunto, leggermente ammaccato ma perfettamente
funzionante, dopo una sommaria pulita l’ho lasciato alle cure amorevoli di mio marito arrivato a casa
venerdì pomeriggio, trepidante come un neo papà.
Va detto che martedì mattina via Skype glielo avevo mostrato
girandoci intorno col portatile…
Bello è bello.
Tutto illuminato, le colorate confezioni di pellicole all’interno,
la possibilità finalmente di attaccare i magneti che sul frigo in acciaio
inox della cucina cadevano miseramente.
Mi sono riappropriata dei miei spazi di stivaggio e ammiro
affettati e formaggi finalmente liberi
di stendersi sui ripiani.
Secondo me ,a casa vostra, vi divertite davvero ! E ciò è cosa buona !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :-)
RispondiEliminaUn'altra cosa imparata: le pellicole vivono al polo nord. Fantastico!
RispondiEliminaSiete fantastici!! Mi ci ritrovo un po'… tra l'attrezzatura fotografica e le contese sull'utilizzo dei cassetti! Ma poi cedo sempre, e lui compra proiettori, diapositive vecchie, slot machine…
RispondiEliminaEh però... bellissimo davvero!!!
RispondiEliminaMagari ogni tanto potresti tu prendere in prestito qualche ripiano per far cambiare aria a formaggi ed affettati o a qualche gambo di verdura! ;)
Bellissima qs storia! Anch'io sono curiosa di vedere cosa accadrà
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