venerdì 25 ottobre 2013

La sera leoni, la mattina .....



Questa è una di quelle mattine in cui è fortunato chi non mi incontra.   
Chi lo fa potrebbe impressionarsi.
Oggi lo stucco mostra tutte le sue crepe. 

Occhio cisposo, pelle grigiastra, camminata da zombie, alitosi galoppante, capello ingovernabile. 
Ho anche un solido cerchio alla testa, ma da fuori non si vede.

Ci si chiederà: ma cosa le è capitato poveretta? 
Ha forse passato una settimana a fare turni di notte in acciaieria? 

Niente di tutto ciò.  Sono andata a una festa. Alle 1,30 ero già a letto.
Eppure eccomi qui, a questi passi.

Sì, adesso parte la sparata sugli effetti dell’età che avanza.

Ai bei tempi io ero una che non si tirava indietro se c’era da divertirsi.
Voglio dire: ero in una compagnia che organizzava feste epiche.   
Roba da carabinieri che facevano sgomberare la folla.

Si ballava fino le quattro come dei tarantolati e poi via, verso gli autogrill per riuscire a bere ancora qualcosa e poi in macchina sotto casa a parlare per un altro po’.
La mattina andavo a lavorare solo leggermente stordita, un po’ di copri occhiaie e via.

Invece adesso per convincermi a uscire la sera ci deve essere un motivo veramente valido.

Praticamente bisogna precettarmi, tipo ieri, che c’era la festa per i 20 anni dall’apertura della sede italiana della multinazionale dove lavora mio marito.

No, ma leggete la descrizione della mia giornata: un minatore impallidirebbe.

Alle 8.25, munita di valigia con cambio ad hoc, ho preso la corriera sotto casa fino alla stazione di Verona.

Dopo mezz’ora primo treno fino a Brescia. 
Dopo un quarto d’ora secondo treno fino a Treviglio. 
Dopo 10 minuti terzo treno fino a Melzo.
(Si noti che secondo la legge di Murphy la coincidenza non è mai sul binario a fianco, ma bisogna sempre scendere e salire da un'altra parte)

Già a questo punto per tirarmi su avrei avuto bisogno di un’oretta in un centro benessere…

Invece mio marito dopo avermi fatto aspettare un quarto d’ora in stazione,  mi ha portato a pranzo da Mishi mishi, una specie di catena di montaggio giapponese dove piattini multicolore pieni di cibo esotico scorrono su un tapis roulant vicino al tuo tavolo e devi essere lesto ad accaparrarti quello che ti interessa.
Divertente ma… che ansia! 
Non facevo a tempo a domandarmi cos’era che ormai era troppo lontano per prenderlo.

Poi siamo andati a casa sua a cambiarci e dopo in azienda a Vignate, dove tutti i dipendenti passati, presenti e futuri si erano radunati come in una versione moderna del Canto di Natale di Dickens.

Ci hanno caricato su due pullman e dopo un’ora e mezza siamo arrivati a Villa Erba sul Lago di Como.

Uno di quei posti così sfacciatamente belli che lo stomaco ti si contorce per l’invidia verso chi ha potuto viverci.

In ogni caso da lì siamo saliti su un grande battello che ci stava aspettando e ci siamo sparati tutto il giro del lago, con descrizione delle varie dimore di lusso, villa di Clooney compresa.

Tornati alla base, dentro ad un auditorium in mezzo al parco, è iniziato lo spettacolo commemorativo, con un gruppo teatrale milanese che è riuscito a rendere divertente ed interessante la storia di un’azienda che fa sale server e sistemi di distribuzione elettrica.   
Da oscar. E non sto scherzando.

E poi vai col buffet e le chiacchiere. Musica, brindisi, torta megagalattica, baci e abbracci.

Di nuovo il pullman e poi in auto fino a casa.

Due bicchieri scarsi di vino bianco, un prosecchino e 8 ore di tacchi mi hanno ridotto allo stato attuale.

Avessi potuto recuperare con un’ora in più di sonno, ma no: mio marito stamattina aveva appuntamento alle 8.00 dal gommista per montare gli pneumatici invernali e dovevo riportarlo indietro con la mia auto.

Ma, cazzarola, ci sono 20 gradi: aspettare la settimana prossima no, eh?!?!?
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10 commenti:

  1. dai, adesso hai 5 anni per riprenderti, fino alla festa per il venticinquesimo!

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  2. A parte che io sarei già schiantata alla stazione in attesa del marito, complimenti vivissimi per la resistenza ragazza!!!!!
    Il giorno dopo una giornata così altro che copri occhiaie, mi ci vorrebbe l'acqua benedetta con annesso miracolo !!!!!! ;-)

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  3. Guarda, solo per i tacchi io ti darei la medaglia!

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  4. Ecco guarda, direi che mi dai ancora dei punti... io mica lo so se stamattina mi sarei alzata, minimo l'avrei lasciato in compagnia del gommista ad aspettare... ;)

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  5. Io se solo esco la sera e torno a casa a mezzanotte (tra strucco,cambio,accudimento mici faccio l'una come ridere)sono sfasciata!Complimenti!!!!

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  6. Grande Annalisa, veramente grande... come mi ci ritrovo credimi, ma è così..godiamo per quello che siamo e che possiamo dare...
    Hai poi recuperato il sonno?
    Io per nulla..sto farfalleggiando sulla tastiera....
    Bacissimi......

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  7. A me una giornata cosi' mi stendeva pure a venticinque anni.

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  8. direi che se sei crollata è più che comprensibile! io ormai, sono 4 anni che lavoro.. e la sento la differenza rispetto a prima, non reggo più certi ritmi !!!

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  9. tacchi alti per 8 ore? Perfino durante la gita in battello? Eroica, anzi, Santa subito! Però per avere la possibilità di vedere Villa Erba io sarei stata disposta a non dormire tutta la notte... eventualmente il giorno successivo collassavo, ma intanto...

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