martedì 20 agosto 2013

Preconcetti



Tu guarda da dove mi tocca iniziare un post: da quello stronzetto di Justin Bieber!

Infatti stavo visitando un interessante blog di musica dove si commentava la notizia del giorno, e cioè che Michael Jackson ha registrato un duetto con il giovane canadese qualche mese prima di morire.

Tra i commentatori la maggioranza liquidava la questione con un bel: “Bieber chi???”.

C’è da dire che i follower sono quasi tutti dei talebani del rock.
Gente che per principio aborrisce il pop in tutte le sue manifestazioni. 

Però se qualcuno (in questo caso Bieber) o qualcosa dopo una ricerca su Google dà 620 milioni di risultati, forse vale la pena di sapere almeno di che si tratta.

E’ una questione di cultura generale, di sapere “dove tira il vento”, di poter discutere con cognizione di causa dei più svariati argomenti.

Non sto parlando solo di musica, ovviamente.  

Parlo del mondo che cambia velocissimamente, delle mode, delle scoperte, dei gusti, delle leggi e di qualsiasi cosa che evolve a prescindere dal fatto che ci piaccia o meno.

Ma restando sul “leggero” torniamo alla musica: già in casa mia sono presenti due fenomeni ben distinti: il nostalgico granitico (marito) e la alternativa off off (figlia), quest’ultima  - forse grazie all’età o ai miei geni – decisamente più flessibile del primo.

Dunque se fosse per mio marito la musica sarebbe ferma agli anni ’80, con pochissime eccezioni tipo Ligabue, Vasco, Amy Winehouse e pochi altri.

Per lui nessuno canta più come Freddy Mercury, suona la chitarra come Mark Knopfler, le tastiere come Keith Emerson.  Dopo David Bowie, nessun inglese degno di nota.
Ci sono Ian Anderson ed il suo flauto, De Andrè e le sue tristi ballate, ovviamente Battisti, ovviamente i Genesis.

In macchina ascolta solo radio 24 e quando vuole sentire della musica ha le raccolte di tutti i suoi musicisti preferiti.
Evita accuratamente le novità e se gli capita di sentire qualcosa il tutto viene liquidato come “stronzate copiate pure male”.

Mia figlia invece è partita a 13 anni come una specie integralista orientale.  
Ascoltava solo Visual Kei. Qualsiasi altra musica era stupida o noiosa.

Per fortuna nel giro di un annetto i suoi orizzonti si sono aperti anche alla musica anglosassone, qualche fortunato italiano tipo Cremonini o Jovanotti,  per poi virare di nuovo verso est, precisamente verso la Corea del Sud ed il fenomeno K Pop.

Ecco, io navigo tra questi due opposti.  

Sono una inguaribile nostalgica e sono la prima ad ascoltare sospirando le musiche della mia giovinezza e a considerarle pietre miliari ma nello stesso tempo sono grata a mia figlia che mi ha aperto un mondo.

Senza di lei non avrei mai conosciuto e apprezzato i Linkin Park, gruppo che mi piace da morire né altri gruppi o cantanti come gli Imagine Dragons o Julieta Venegas.

Anche le boy band coreane sono interessanti ed in tutto il Far East muovono un giro d’affari miliardario ed hanno milioni di fan scatenati.  

Voglio dire: prima di giudicare o peggio di negare è sempre meglio conoscere, in questo caso ascoltare.

Poi chiaramente ognuno ha le sue preferenze ma almeno sapere che qualcosa esiste ed ha un notevole seguito mi sembra utile, qualche volta perfino dilettevole.
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4 commenti:

  1. Mi piaci molto Annalisa, non mi fraintendere..., mi piaci perchè , riferendoti al mio post esprimi con chiarezza ciò che pensi.
    Non tutti lo possono condividere questo è chiaro , ma forse lo sforzoi di conoscere in senso lato avendo il tutto a portata di mouse, mi sembra un consiglio da seguire. Che poi il soggetto o l'argomento ci piaccia o meno è affare nostro, soprattutto mio, che della critica spesso , ne faccio il mio lavoro!
    Una cosa la devo ammettere però , orizzonti allargati o meno, che i"vecchi" chiamiamoli così singer di una volta ancora oggi sono sul mercato, mentre scoperte che ci sembravano eccellenti sono poi scomparse dalla scena.
    Con stima e tanto affetto!

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  2. Io come al solito ti do ragione... un atteggiamento "chiuso" verso le novità non è mai positivo e soprattutto non fa crescere. Come per il cibo non posso dire "non mi piace" se non lo assaggio, per la musica non posso dirlo se non ascolto e per qualsiasi altro argomento non posso avere una vera opinione se non so di cosa si tratta.
    Certo che oh, tu hai la figlia adolescente che ti aiuta ma io come faccio con tutte 'ste boy band del Far East? Mi si consumeranno le orecchie...

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    1. Ah ah, stai serena! Ti basta sapere che in Corea esiste il K pop e le Boy band e che spopolano anche in Cina. Ti do un nome su tutti: Exo. 12 ragazzi efebici niente male...

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  3. Mi apri un mondo! Esistono anche le boy band coreane????
    o sono ferma agli anni '80 e poco più (e son sicura che con tuo marito potrei fare dotte discussioni a base di "ti ricordi, ma ti ricordi).
    P.S.: non so se depone a mio demerito ulteriore... anche io Radio24 in auto

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