Con un po’ di ritardo siamo andati finalmente a visitare la retrospettiva su René Burri, grande fotografo svizzero della mitica agenzia Magnum Photos (Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri – Verona fino al 22/09/2013).
Nato a Zurigo nel 1933 inizia “col botto”: a 13 anni
fotografa con la macchina del padre nientemeno che Winston Churchill in visita nella sua
città.
Dopo gli studi artistici a soli 22 anni riesce a piazzare un
servizio fotografico su Life e non lo ferma più nessuno: collabora con le
maggiori riviste del mondo e fa reportage da ogni angolo del pianeta.
Documenta la guerra di Corea, Vietnam, i conflitti in
Israele e la crisi di Cuba.
Nei suoi scatti non c’è la crudezza di Capa.
Non gli piaceva fotografare l’azione bellica, ma dare l’idea
dell’atmosfera, suggerire la fine di un sogno o l’inizio della ricostruzione.
Un’altra serie di foto è dedicata ai ritratti d’artista:
Picasso su tutti, ma anche Le Corbusier, Cartier-Bresson, Giacometti.
E poi le foto scattate per il piacere personale, volti,
case, città, bambini.
Molte le inquadrature dall’alto e la ricerca di un pizzico
di ironia.
La nascita di Brasilia.
Le piattaforme di lancio dei missili spaziali abbandonate e
invase dai fiori selvatici.
La maggioranza delle foto sono in bianco e nero.
A colori solo la serie, esposta per la prima volta, delle
Cartoline-Collage che Burri scattava nei tempi morti, durante i suoi
trasferimenti, e spediva all’amico e
curatore Hans-Michael Koetzle.
Alcune veramente notevoli, come quella scattata dalla coda
di un aereo militare che vola in formazione.
Cosa aggiungere? Un altro fantastico fotografo del
“prima”.
Prima delle macchine automatiche, prima del digitale, di
Photoshop, dei mille aiuti e trucchi di cui possiamo disporre al giorno d’oggi.
Tanto di cappello.
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Adoro la fotografia <3 Sembra molto interessante questa mostra!!!!
RispondiEliminaMostra meravigliosa e poi le foto in bianco e nero, l'espressione più pura dell'arte fotografica..
RispondiEliminaFantastico...
Si, chapeau..amica mia!!!!
Meraviglioso! il Prima piano piano è sempre più lontano, ma non si può dimenticarne la meraviglia!
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