Questa mattina presto ho fatto un tuffo nel mio passato: sono tornata sulle Torricelle, le colline che abbracciano Verona.
Sono cresciuta in un quartiere che si chiama Valdonega, esattamente ai piedi di queste colline e da lì partivo con i miei amichetti per andare a giocare a guardie e ladri al Parco delle Colombare.
Spesso prendevo la "lasagna" (stradina di acciottolato con una striscia di pietre in mezzo) che saliva a fianco delle scuole elementari e arrivavo alla chiesetta di San Leonardo dove mi piaceva immaginare mi sarei sposata...
Oggi ho scoperto che è stata inglobata in una ristrutturazione e quindi tutta la zona è recintanta ed inaccessibile.
Oppure andavamo col curato al Santuario della Madonna di Lourdes, che è ricavato in un vecchio fortino austriaco, e depositavamo la scatola di cartone con tutti i bigliettini dei fioretti fatti nel mese di maggio.
Ho ricordato discese in bicicletta a rotta di collo giù per i tornanti e pomeriggi caldissimi sotto i cipressi attaccati alle mura.
Ma anche romantiche salite sulla scalinata di Castel San Pietro, seduti sul muretto guardando l'Adige e tutta la città oppure le noiosissime serate al minigolf.
Notti a ballare all'Alter Ego o a Villa Forti.
E una mitica cena con tutta la classe ospiti della nostra professoressa di inglese che abitava in una magnifica villa con vista panoramica.
Per fortuna non tutto è cambiato.
Che sono passati molti anni me ne sono accorta scattando le foto: gli alberi sono cresciuti, alcuni fin troppo ed impediscono la completa vista del panorama.
Ma va bene così.
La foto della domenica è un'iniziativa di Bim Bum Beta
#verona #torricelle
Ogni tanto è bello rituffarsi nel passato... soprattutto se i "tuffi", riescono così bene! ;)
RispondiEliminaGià, davvero un bel tuffo!
RispondiEliminaE' molto bello. E mi ha fatto grande tenerezza la scatola con i fioretti.
RispondiEliminaVivi in una città davvero meravigliosa!
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