giovedì 21 aprile 2011

Riti pasquali

E domenica arriva Pasqua... Mi verrebbe da dire: di già?!?  Ma non ho scuse, dato che come dicono i vecchiotti quest'anno "l'é alta" e quindi quasi in ritardo rispetto al solito.

Eppure a me 'sta festa non ha mai convinto.  Non c'è l'atmosfera natalizia, non c'è quella carnevalesca, non c'è niente se non il problema di cosa fare a Pasquetta.

Quando ero piccola per Pasqua mia mamma si comprava un tailleur nuovo. Ovviamente ci andavano dietro anche borsa e scarpe.  Non ho altri ricordi salienti. Tutt'al più le solite brutte sorprese nelle uova di cioccolato.

Quando sono stata più grande ho apprezzato solamente il fatto di essere in vacanza, senza sveglia al mattino e con la possibilità di fare qualche scampagnata.
Quella tipica è al "Palio del Recioto" a Negrar, in Valpolicella.  Se arrivi presto riesci perfino a parcheggiare e ad ubriacarti prima di mezzogiorno.

Altrimenti si va sul lago di Garda, in coda all'andata e al ritorno oppure verso Boscochiesanuova, in Lessinia, a mangiare le uova sode nei prati tra le cacche di mucca.

Negli ultimi anni invece, tempo permettendo, organizziamo una bella grigliata in giardino, da noi oppure dagli amici.
Io trovo molto divertente preparare il cibo in compagnia.  Si chiacchiera, si pilucca, si gioca con i cani, si rincorrono i cani che hanno rubato le costine, si beve troppo e si prende la prima ustionata che ti regala l'abbronzatura "da muratore" e cioè faccia e mezze braccia...

Oddio: domenica scorsa c'era il sole e come dice il proverbio "Sol su l'olivela, acqua su la brasadela".
E ci siamo giocati anche il barbecue!
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