martedì 12 aprile 2011

L'isola degli inconcludenti

Seguo l'Isola dei Famosi a pezzi e bocconi.
Di più, onestamente, è difficile fare.

Ho visto interamente la prima edizione, così come il primo Grande Fratello, ma dopo tutto perde in freschezza, diventa ripetitivo e costruito a tavolino.

Di solito guardo il day time, così evito di sentire le urla sguaiate della Ventura e mi faccio un'idea di come sta andando.

Ormai le tipologie dei concorrenti sono fisse: un poker di sgallettate, una cinquantenne ex bella, il modello tenebroso, l'intellettuale e/o artista impegnato, lo sportivo in disarmo, il cantante da rilanciare... la nonna in gamba, qualche nobile e qualche sconosciuto, a caso.

Stessi ingredienti e stessi risultati tutti gli anni: litigi, piccoli flirt, alleanze, strategie (?), pianti.

Io noto soprattutto la mancanza di senso pratico: cosa state facendo sempre sdraiati a prendere il sole o a fare yoga?  Ma andate a pescare! Datevi da fare un po'!  Inventatevi una rete, una nassa, qualcosa... invece sono lì a guardarsi in cagnesco, a parlare di aria fritta, a preoccuparsi della salsedine nei capelli.

Sarà che mi è rimasto molto impresso il film Cast Away, ma questi, su una vera isola deserta, non durerebbero una settimana...
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