Come avrete intuito io e il marito siamo assidui
frequentatori di mercatini dell’antiquariato o vintage o anche modernariato, o
anche solo mercatini.
Lo troviamo un passatempo divertente.
Ci si illude di fare grossi affari, si trovano pezzi per
completare le mille collezioni presenti nella nostra “casa-museo”, si passeggia
chiacchierando amabilmente dei tempi andati.
Ultimamente però qualcosa mina la mia bonaria tolleranza di
fronte alle merci esposte.
Sempre più spesso mi imbatto in oggetti che ho usato io in
prima persona.
Non si può più dire: “ah, questo era in casa di mia nonna!” “quello
ce l’aveva la zia nel salotto buono!”.
Questo e quello fanno parte dei miei ricordi recenti.
Recenti. Ecco il punto: un par di ciufoli recenti, visto che sono passati trent’anni almeno.
Allora guarda cosa ho ipoteticamente comprato ad una
esposizione vintage dove sono stata domenica scorsa:
un computer simile al primo che ho usato.
Di quelli con lo
schermo monocromatico, lettere verdi o bianche su fondo nero.
Di quelli dove passavi le ore a mandare un punto luminoso di
qua e di la con una barretta e ti divertivi pure.
Ho trovato anche la telescrivente che usavamo per mandare i
telex in Kuwait o in Nigeria.
Tutto era scritto in
maiuscolo su di un lungo nastro di carta bucherellata e poi lo si faceva
passare per questo marchingegno e ticchettando appariva il testo sul foglio in
striscia continua.
Si perdevano le ore sia a scrivere che ad aspettare le
risposte.
Ecco uno dei telefoni che ho avuto sulla scrivania: enorme con i bottoni per
trasferire la linea al capo e tenere in attesa le altre.
Ma c’erano anche le calcolatrici col nastro di carta, i
primi fax, le macchinette Dymo che scrivevano in rilievo le targhette….
Mancavo solo io, seduta su qualche sediolina girevole non
ergonomica, con un bel tailleur simil Armani ed i capelli gonfi sulla testa.
Io in ufficio negli anni '80 |
Usata, ma ben tenuta e perfettamente funzionante. Più o meno…
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vedila in positivo:la tecnologia fa passi da gigante in così breve tempo che anche i bambini diventano vecchi in fretta, per esempio, quando sono nati i miei, non esisteva ancora l'ipad!
RispondiEliminaCe l'avevo anch'io quel telefonone blu in negozio! Cmq si se ci pensi come erano i telefonini 10 anni fa e come sono adesso...alle prossime generazioni capiteranno queste tue sensazioni in molti meno anni ;)
RispondiEliminaMa che carina la nostra Annalisa, con tutti questi ricordi vintage che a me fanno impazzire!
RispondiEliminaCome mi fanno impazzire i mercatini, dove giri , guardi, stupisci senza che nessuno ti rompa l'anima....
Dai che se ci fossi stata tu in vendita avresti fatto salire il prezzo dell'astata!!!!!
Bacio simpatia!