La scelta è caduta su questo paese a pochi chilometri da casa nostra per un paio di ottimi motivi: i famosi tortellini ed il mercatino mensile dell'antiquariato.
Così, dopo un pranzo pantagruelico, abbiamo sgranchito le gambe per le vie del centro.
E lei era lì.
La mia radio.
La radio che ci ha accompagnato in tutti i nostri viaggi con la roulotte in giro per il mondo.
Esattamente uguale: color beige.
La radio Brionvega modello TS 502 detta Cubo.
Disegnata da Zanuso e Sapper, lanciata nel 1964 e diventata negli anni un'icona del design italiano.
E' una radio a transistor portatile. Pesa come un piccolo macigno.
Una volta estratta l'antenna la si faceva girare in cerca di un suono familiare, di una musica che ricordasse "casa".
E qui bisogna tornare indietro nel tempo.
A quando non c'era nemmeno il Walkman, a quando se eri in Turchia o in Marocco da settimane, non avevi alcuna notizia dall'Italia.
Era una festa trovare un Corriere della Sera, stampato su carta velina, vecchio di 5 o 6 giorni.
Ma la Brionvega, soprattutto verso sera, riusciva a beccare qualche canale italiano.
E stavamo lì, seduti intorno al tavolo abbassabile della roulotte, giocando a scala quaranta con il sottofondo delle canzoni di Celentano o dei Camaleonti.
Capitava di ascoltare anche romanzi a puntate. Cose che adesso è difficile perfino immaginare.
Poi si andava a dormire e io me la mettevo vicino all'orecchio, a volume bassissimo, e ascoltavo Supersonic e Pop off, programmi di musica ggggiovane che i miei non apprezzavano molto.
Più di una volta mi sono svegliata nel cuore della notte perchè ci avevo sbattuto addosso la testa.
Poi mio padre deve aver pensato che era sorpassata, che non si potevano ascoltare le musicassette (altro cimelio del passato) e l'ha sostituita con una schifezza plasticosa, che però ai tempi sembrava il top.
La Brionvega buttata o regalata. Chissà.
Ma oggi mio marito l'ha trovata, funzionante e a prezzo ragionevole.
Finora infatti avevamo sempre rinunciato a ricomprarla perchè, tornata di moda, è abbastanza cara.
Adesso, ripulita e fornita di nuove pile, è a mia disposizione.
Chissà se stanotte, ruotando lentamente l'antenna, sentirò ancora la voce di Carlo Massarini che annuncia "Pop off: Un'ora di sana e solida musica rock!".
La foto della domenica è un'idea di Bim Bum Beta
#radio #cubobrionvega #CarloMassarini #Popoff
che emozione questo post :) grazie!!
RispondiEliminama quanto mi piace quel che scrivi... tuffi carpiati nel passato che però mi sembra sempre ieri...
RispondiEliminaChe brutta invidia!!! hai ragione, purtroppo anche io la lascio sempre quando la trovo perchè la fanno pagare a peso d'oro. Certo che però nel tuo caso, ltre all'ottimo prezzo, valeva la ragione dei ricordi e dell'affetto.
RispondiEliminaResta il fatto che ti invidio!
Che bellaaaaaa.... e quanti ricordi. Amo quando li condividi con noi! ;)
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