lunedì 3 settembre 2012

La 27esima ora...cattiva

Ci sono cascata un'altra volta.

Ho commentato un post de La 27esima ora, il blog delle giornaliste del Corriere della Sera.

Cerco sempre di trattenermi ma questa volta hanno toccato un nervo scoperto: hanno parlato dell'Ikea e non in termini lusinghieri.

Così mi sono infilata coscientemente in quel nido di vipere formato dalla gran parte dei commentatori del blog in questione.
Persone per le quali sembra non esistere un modo "leggero" di trattare gli argomenti proposti.
Persone depositarie di verità assolute, sprezzanti e sapientone, senza il minimo senso dell'ironia, per non parlare di tolleranza e bonaria accettazione del prossimo...

Io, per esempio, pur non essendo d'accordo con la tesi del post, che in definitiva diceva che siamo tutti indottrinati dal catalogo Ikea, omologati e destinati a vivere in case tutte uguali, non mi sono permessa di offendere nessuno.
Ho detto la mia, in quattro righe scarse e tanti saluti.

Ci sono state persone che "ci" (noi Ikea addicted) hanno dato dei poveri deficienti, che credono di spendere meno ed invece qualsiasi falegname farebbe su misura un arredamento completo a metà prezzo, che la nostra vita è triste, che foraggiamo una multinazionale dove il padrone evade le tasse, che per fare il catalogo si abbattono milioni di alberi, che le polpettine fanno schifo ....

Che poi non è la validità degli argomenti che discuto. E' la cattiveria con la quale vengono enunciati.

Questa è una costante della 27esima ora.

Qualche giorno fa si sono  susseguiti alcuni post che avevano come tema le persone mature: problemi, desideri, voglia di innamorarsi ancora e via dicendo.

Ci sono stati degli interventi che sollecitavano senza mezzi termini i "vecchi" 50-60enni a togliersi dai coglioni, che rubano il lavoro ai giovani, che non se ne può più delle loro pretese, che lascino da parte amore, progetti e quant'altro.  Che hanno avuto fin troppi privilegi ed è ora di finirla.
Morite, diceva qualcuno.

Prima avrei detto che era colpa del caldo, ma oggi come oggi so che è una scusa ridicola: c'è troppo malcontento in giro, troppe frustrazioni, aggressività che non trova il giusto sfogo, intolleranza.
Le persone si inalberano per nulla, non si può scherzare.

Mi hanno rovinato perfino un innocuo divertimento come sfogliare il catalogo Ikea...
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5 commenti:

  1. Davano anche l'indirizzo di quei falegnami?
    Con quel che ho speso io dal falegname per un mobiletto del bagno, mi arredavo la casa o quasi dall'Ikea che purtroppo non c'é nella mia zona...
    La seconda parte del tuo post è molto più seria, l'aggressività crescente è un fatto molto preoccupante. Mi viene in mente un certo "comico anti-politica"...

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    1. Sì, è preoccupante ed io, anche se scherzo, in fondo ci resto male. Certe frasi, certi atteggiamenti cominciano a ferirmi profondamente e purtroppo non ho il carattere giusto per ribattere. Incasso e rimugino...

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  2. Al di là di IKEA o non IKEA (appena sposata mi son fatta fare prevenivo da consorzio di falegnami per la cabina armadio: 5000 euro.... arredata IKEA a 10 volte meno.. anche io vorrei conoscere quei falegnami di cui parlano) auguro a quei commentatori di arrivarci a 50/60 anni e poi magari ne riparliamo. Oltre all'aggressività mi spaventa molto la "pochezza" "vuotezza" che vedo dilagare nella gente. Mi sembra come se stessimo regredendo...

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  3. Leggo sempre quella rubrica e ogni volta resto spiazzata, cosi' come mi succede su Il Fatto Quotidiano. I commenti sono livorosi, aggressivamente gratuiti e offensivi, qualsiasi cosa si dica. Vivo all'estero da qualche mese e devo dire che e' un atteggiamento italiano. Leggo facebook, blog, articoli anche su altri quotidiani online, e l'atteggiamento e' sempre quello, la critica sparata a zero, la demolizione delle opinioni di chi scrive, ma al punto che se un giorno dico una cosa e il giorno dopo il contrario mi trovo bersagliata su fronti opposti esattamente dalle stesse persone. Ed e' lo stesso per qualsiasi proposta politica, altro che comico anti politica, la cosa riguarda tutti. Si propone una miglioria? Chiunque sia, la fazione avversa gli da' contro. Il nostro e' diventato di nuovo un paese da guelfi o ghibellini, roma o lazio, sinsitra o destra. Non si puo' avere un'opinione che magari segua solo il buon senso: deve essere incasellata in una categoria. E cosi' se ami ikea sei un capitalista che appoggia le multinazionali, diversamente, come ha scritto l'autrice, devi assolutamente specificare che tu sei contro e che le plopette ti fanno anche un po' schifo. Ho pronto un post sull'argomento, non so se pubblicarlo o no, suggerito proprio da quella lettura di ieri. Scusa per averti rubato tutto questo spazio, ma era per dirvi che, ecco, quell'atteggiamento riguarda tutti noi, e' diventato un problema culturale. Grazie.

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  4. Anche io vorrei conoscere quei falegnami!
    Scherzi a parte, rientro ora dalle vacanze... un po' in Italia e un po' all'estero: sai quanto sia sempre e ancora oggi "combattuta" tra l'amor e l'odio di patria, ma devo ammettere che questa volta mi sono accorta anche io che c'è tanta bruttezza in giro, tanta cattiveria. Invece di fare squadra noi italiani combattiamo uno contro l'altro. Il modello del più forte (furbetto, aggressivo ecc ecc) sembra essere quello vincente... siamo messi male!
    Cmq... devo recuperare un pò di post, a prestissimo!

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