sabato 5 maggio 2012

Viaggi in treno


Questa mattina, mentre eravamo in giro in bicicletta, siamo capitati vicino la stazione di un paese a un paio di chilometri da casa nostra, dove passa la linea Verona-Mantova. 

Fermi al passaggio a livello abbiamo visto arrivare, preceduto da un fischio e da una nuvola bianca, un vecchio treno trainato da una locomotiva a vapore.

Giuro che mi aspettavo scendesse il Leonardo da Vinci del film Non ci resta che piangere!

Siamo rimasti a guardarlo finchè non è ripartito, con tutto il suo carico di carbone e la carrozza passeggeri con gli scompartimenti e le tendine…

Io adoro viaggiare in treno.  
Meno se sono costretta a stare in piedi, ma in generale preferirei il treno all’aereo, per esempio.

Il treno ti dà la giusta misura di quanta strada stai facendo. 
Non arrivi un’ora prima di quando sei partito. 
Non ti senti dissociato rispetto a quando ti sei alzato al mattino. 
Hai fatto il tuo bravo viaggio, guardato dal finestrino il susseguirsi di vari paesi, città, tipi di paesaggio. 

Inoltre, pur essendoci state tante tragedie ferroviarie, io non ho paura come quando sono a 1000 metri di altezza da terra.  Sono irrazionale e lo ammetto.

Ho fatto qualche  viaggio medio-lungo in treno. 
Una volta fino a Ginevra, un’altra fino a Monaco di Baviera, Roma, Ancona…purtroppo non ho mai dormito nelle cuccette, una cosa che mi ispira tantissimo.

La prima volta che sono stata a Parigi con mio marito ci siamo arrivati in treno dall’Alsazia. 
Avevamo consegnato del vino ad alcuni parenti che abitano a Belfort e, lasciata lì la macchina, abbiamo viaggiato su un TGV per mezza giornata, tra boschi e paesini pittoreschi.

Mi piace arrivare in prossimità delle grandi città, come Roma o Milano e trovarmi a spiare dentro le case, soprattutto la sera quando le luci sono accese. 
Si vedono le persone vivere, le cucine dove qualcuno sta cenando, i salotti col televisore acceso: dai una sbirciatina al loro mondo senza che se ne accorgano.

Ferma in stazione guardo le persone dentro al treno di fianco. 
Chissà dove stanno andando, perché viaggiano, di cosa stanno parlando? 
Mi giro dei film pazzeschi, tipo quelli in cui Claude Lelouch faceva più volte sfiorare i suoi protagonisti, per farli poi incontrare realmente dopo anni. 

Molte vite si incrociano quando si viaggia. Forse siamo stati a pochi centimetri uno dall'altro senza saperlo, chissà.

Un sogno di mio padre era quello di prendere la Transiberiana a Mosca e viaggiare per una settimana attraverso l’Unione Sovietica, arrivando alla fine a Vladivostok e da lì su qualche nave fino a Hong Kong.
Lui non l’ha mai realizzato, io dubito che lo farò, ma mia figlia è entusiasta dell’idea… speriamo che almeno lei ci riesca.
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1 commento:

  1. Nonostante abbia fatto la pendolare anni e anni sui treni scassati della linea La Spezia - Parma, adoro il treno. E' romantico, bello sbirciare dal finestrino il paesaggio che cambia, puoi leggere, chiacchierare, sgranchirti le gambe, ascoltare musica guardando fuori con occhi sognanti... nonostante questo adoro anche l'aereo.
    Vorrei che mio marito si convincesse qualche volta ad andare in vacanza in treno... ma lui è troppo "comodone" e senza la sia quattroruote non respira. però mi fa andare in tenda... vallo a capire!

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