lunedì 28 maggio 2012

Delusioni di una blogger


Mi capita di pensare sempre più spesso agli aspetti positivi e negativi di questo mio tuffo nei social network e nel mondo dei bloggers.

Io ho una certa età (sigh) e ho conosciuto un discreto numero di persone. Dal vivo intendo.  Compagni di scuola, vicini di casa, colleghi, amici di mio marito, per non parlare del consueto bagaglio di parenti miei e acquisiti.

Quando è iniziato tutto, tipo avere un indirizzo e-mail, poi un profilo Facebook, Twitter e alla fine anche un blog, il desiderio neppure tanto nascosto era raggranellare amici/follower soprattutto tra questi.

Sembrava logico supporre che ci saremmo tenuti in contatto molto più frequentemente, non essendoci più le scuse di abitare lontano, di aver cambiato numero di telefono, cognome, ditta ecc.

All’inizio sembrava proprio così. 
Era tutto un accettare amicizie, taggarsi in vecchie foto, organizzare re-union, raccontarsi la propria vita.  Si mandavano e si ricevevano mail di auguri per le feste, per i compleanni. 

Lentamente l’entusiasmo è scemato e ci si è ritrovati esattamente come prima della rivoluzione informatica: con i soliti vecchi amici e il solito giro di persone che si frequentano.

Episodio emblematico: avevo 130 amici su Facebook. Un pomeriggio in cui “mi giravano” più del solito ne ho cancellati circa 60, convinta che tanto non se ne sarebbero accorti.
E così è stato.
Prima o poi mi deciderò a cancellarne un’altra ventina. E sarà lo stesso.

Ma la delusione più cocente è quella di blogger.   
Quasi due anni fa ho deciso che non  potevo più tenermi tutto dentro e che dovevo approfittare di questa opportunità per scrivere una specie di diario pubblico.
Lo facevo soprattutto per me, ma è chiaro che desideravo anche un minimo di riscontro.

All’inizio ero stata saggia: per 6 mesi non ho detto a nessuno che scrivevo in un blog. 
Avevo qualche lettore capitato per caso e le uniche persone reali che mi seguivano erano mio marito e mia figlia.

Poi, rinfrancata da alcuni commenti positivi e dal numero sempre crescente delle visite, ho iniziato a divulgare la notizia. 
Prima a qualche amico, poi a qualche collega, e infine a tutti. 
Con tanto di profilo pubblico e link da Facebook e da Twitter.    
Così si è ricreata in me quell’illusione che mi aveva già dato Facebook: sarò piena di lettori, mi commenteranno, passeranno parola…

Ma quando mai? "Sembrano" piacevolmente stupiti quando gli racconti che sei una blogger.
“Dai, dammi l’indirizzo che non vedo l'ora di leggerti”, “Che bello, che brava!”, “Certo che ti seguirò”.
Se va bene vengono a commentare una volta, senza diventare follower e poi non li vedi più.
Sarebbe stato meglio restare nell'incertezza. Pensare: "Eh, ma se lo dicessi a quelli che conosco...allora sì che avrei tanti lettori!".

Ho sbagliato approccio, perché così mi macero nel risentimento e mi tormento pensando che ho passato anni frequentando gente di merda, che non aveva il minimo interesse per me, che i parenti sono i peggiori e che per fortuna ci sono gli estranei.

Già, gli estranei.
Quelli dai quali non ti aspetti niente e che invece ti danno le soddisfazioni più grandi. 
Quelli che condividono con te le stesse passioni, che hanno la tua stessa sensibilità su certi argomenti, quelli che raccolgono le tue confidenze con empatia.

Sconosciuti lettori, siete i migliori “non-amici” che ho! Grazie.
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16 commenti:

  1. Uhm Annalisa... sai, è così anche per me. E' che per molti il mondo dei blog è sconosciuto, non ci danno peso e sembra un giochetto. Però guarda che ad esempio io so di avere alcune amiche "reali" che non sono follower, non hanno mai commentato ma non si perdono un post. E lo so perchè quando le vedo mi dicono "ho visto che hai fatto questo e quello" ecc.
    Per il resto c'è mio marito, mia cugina e un paio di amiche diventate followers con canna di fucile alla tempia. Ma poi ho capito che anche scrivere per 10 persone sconosciute che non si perdono un post o quasi valeva la pena. Chi se ne importa...
    Sinceramente mi sento orgogliosa facente parte della categoria "non amici" hehehe! :)

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  2. non dovrei, ma sono lusingata dal tuo post... e felice di essere una tua "non amica"!
    P.S.: le tue riflessioni sono anche le mie... i miei parenti/amici/conoscenti, passato il primo momento di stupore per questa "perdita di sonno" che mi appassiona così tanto, non danno segni di interesse o partecipazione... forse non tutti abbiamo lo stesso know out informatico, forse manca il tempo per interagire, oppure subentra una sorta di invidia pigra nei confronti di chi ha ancora entusiasmi... sai che dico? Meglio così, almeno mi sento meno "vincolata"!

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  3. io non la prenderei così male fossi in te, sai quante sono le persone che mi conoscono che mi leggono? Pochissime, neanche mio fratello. E quando sei mesi ho deciso di aprire il blog sai a quante persone l'ho detto? A tutti!
    Io credo che dipenda da gusti e interessi diversi, non da un reale disinteresse a ciò che fai.
    e cmq consolati pensando di non essere la sola ;)

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  4. Care "non amiche" siete la mia consolazione!

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  5. Ci sono anch'io! Avrei potuto scrivere lo stesso post! Anzi no, perché marito e figli non mi leggono mai! Chissenefre....?! Con l'età (ahi!) ho imparato a cercare altrove le mie soddisfazioni e non certo nell'interesse delle persone "vicine". Sono tanti i lati positivi di questa mi esperienza su internet che dimentico le piccole delusioni...

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  6. Ecco come ti sto scrivendo su facebook anche io non me la prenderei, dei miei amici della vita reale credo siano due o tre che sanno che ho un blog..dagli altri le reazioni che ricevo quando lo dico sono "ma daiiii??" oppure "ehhh ma io mica ho tempo di stare su internet come te..."...o altre frasi che nemmeno ti sto a dire..

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  7. Mi sono ritrovata tantissimo nelle tue parole, e forse l'unica verità e che solo tra vere bloggers ci si può capire, no?
    Serena

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  8. Posso capire la tua delusione, dopo aver posto tante speranze in amici che diventano anche lettori. A volte, agli amici non interessa ciò che facciamo, non perché se ne fregano di noi come persone, ma semplicemente perché preferiscono leggere o dedicare il proprio tempo libero ad altro. La sincerità nell'amicizia è la cosa più importante, e che amici sarebbero se venissero a commentarti solo per farti piacere? Sarebbe una menzogna bella e grossa e quella non è amicizia! :)

    Dal canto mio, in quasi tre anni di blog, non ho mai coinvolto nessun conoscente, figuriamoci un amico o parenti. L'unica persona che sa dell'esistenza del mio blog è il mio ragazzo, che non mi legge perché è un mio desiderio.

    Avere un blog è raccontare e condividere una parte di sé, ma non per forza con chi ci conosce, anzi! E' un modo di sviluppare sé stessi, andando oltre la nostra abitudine e la routine, come gli amici e i parenti. Lasciamo questi ultimi per le cene dei compleanni, i matrimoni e capodanni e dedichiamoci con piena libertà alla nostra passione, senza l'inibizione per la paura di essere giudicati (per invidia o malizia) da chi ci conosce anche dal vivo :)

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    1. Hai ragione su tutta la linea. Sarà che io sono sempre in debito di autostima...

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  9. Oh mama, uguale!!!!
    Di tutti gli amici al di fuori di blogger, non interessa a nessuno il mio blog: a volte penso davvero che sia 'na M...a sul serio...ahahahahahah

    Cmq amen, è un rischio che dovevo correre :))

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  10. Non posso che essere d'accordo... se penso che le persone che mi hanno spinta ad aprire un blog nemmeno son diventate followers mi vien voglia di mandare tutto all'aria... Certo ancora non sono due mesi dall'apertura del blog, ma la delusione è tanta... ho sbagliato a pensare che queste persone avessero voglia di seguirmi avendomi " spinta", ho sbagliato a pensare che sarebbero stati i primi... ma tant'è! Provo ad andare avanti ugualmente?

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    1. Vai avanti Raffa! le cose non dobbiamo farle per gli altri ma per noi stesse! Lo dico a te e lo ripeto a me stessa ogni giorno!

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    2. :D sicuramente amica mia!!! E cmq quando guardo le statistiche resto sorpresa, piacevolmente sorpresa :P

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  11. Sai che non ho mai fatto conto sulle persone che conosco dal vero per quanto riguarda il blog? Anzi, sono sempre stata molto riservata sulla questione, ho sempre cercato di non sbandierarlo, perchè, per in "non addetti ai lavori" è davvero difficile capire che cos'è questo mondo... io il blog l'avevo aperto per me, solo un diario per me, poi ho iniziato ad avere lettori, prevalentemente coloro di cui seguivo il blog già da qualche anno e che commentavo con gioia, poi qualcuno che arrivava per caso o perchè vedeva il link sui suddetti blog, poi anche qualche carissima amica (3 o 4?) che non sono followers e non lasciano commenti (perchè non sanno come si fa...) ma so che non si perdono un post, perchè poi quando ci sentiamo mi dicono subito le ultime cose che ho scritto o fatto... questo mi riempie di gioia e di felicità, ma ciò non cambia che io mi sento molto più libera a condurre il blog se so che la maggior parte di quelli che conosco ne stanno fuori! (e cmq, ed è proprio vero, qui, come nel lavoro, molto meglio allontanarsi subito dalla cerchia dei parenti... ;) )

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  12. che argomento spinoso!!! Quante ore ho per rispondere??? Cercherò di essere breve :) Scrivi prima di tutto per te stessa. Gli altri blogger che ti leggeranno, potranno trovare simpatico/divertente/interessante il tuo stile o gli argomenti che tratti e ti seguiranno con piacere. Sugli amici e sui parenti, invece, non fare affidamento, assolutamente! Perché? Perché la maggior parte di loro avrà altri interessi e non "perderà" tempo con noi (comprendo anche me, ovviamente, nel discorso) e un'altra parte, invece, penserà di conoscerci talmente bene da non dover scoprire altro... quindi, cara mia, pur comprendendo la delusione... scrivi per i non-amici, vedrai che sapremo darti maggiori soddisfazioni!!! :D

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  13. "Io ti ringrazio sconosciuta compagnia"

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