martedì 10 agosto 2010

LOST (nel vero senso della parola)


Questa mattina appena sveglia ero sicura: tutto aveva un senso, i pezzi erano andati magicamente al loro posto e il messaggio era chiaro.
Lo so, arrivo tardi, ma sono contraria a pagare ancora qualcosa oltre al canone per seguire i programmi televisivi, così per me l'ultima puntata di Lost è stata ieri sera, in chiaro su Rai2.

Anni di passione e di attese, di congetture e rivelazioni, di colpi di scena e incazzature contro gli sceneggiatori e la loro mente diabolica.
Lettura forsennata di Lostpedia ed aspri confronti dialettici con altri accaniti fan della serie...

Adesso è tutto finito e dopo un paio d'ore dal risveglio, le mie certezze stanno già vacillando.
Mi è capitata la stessa cosa che avviene con i sogni, che appena svegli ci sembrano reali ed hanno una loro logica e poi raccontandoli ci rendiamo conto che niente torna e che era tutto un gran guazzabuglio e quello che ci resta è solo una gran sete e un vago sconcerto.

Prima credevo di aver capito che tutti erano morti e quelli che meritavano il Paradiso sono passati per questa sorta di Purgatorio che era l'Isola, hanno tirato fuori il meglio di loro, si sono in un certo senso redenti e sono passati "oltre" (sì.. vedo anche Ghost Whisperer).
Adesso però si accavallano vecchie storie e vecchi personaggi che non tornano all'appello, i numeri che mi hanno fatto impazzire e che alla fine non dicono niente, animali misteriosi, simboli.
Mi sono tanto arrovellata e non mi hanno dato le risposte!

Sembra ci siano 12 minuti extra che spiegano un po' di cose...

Mah, sono un po' avvilita, perchè in ogni caso è finito e guardarlo era una specie di rito collettivo che mi accomunava a milioni di persone in tutto il mondo, milioni di persone che hanno perso del tempo a cercare di trovare il bandolo della matassa.

Mi consolo, non sono stata l'unica idiota.
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