Gli autori degli scatti sono quasi sempre uomini.
Quasi.
Quale modo migliore per celebrare questo fine settimana
dedicato alla festa della donna se non quello di condividere con voi le belle
emozioni che mi ha dato la mostra "a a a"
presso lo spazio Bookique a Trento?
Conosco personalmente la polaroider Lucia Semprebon, una
signora molto dolce e garbata che ha il merito di rendere dolci e garbate tutte
le modelle che fotografa.
Ragazze cazzute, tatuate, solitamente con lo sguardo torbido e il piercing a spaglio, davanti al suo obiettivo rivelano la loro pura e semplice femminilità in modo disarmante.
Credo che Lucia sia una persona di grande empatia e che riesca a creare un ambiente molto sereno intorno a sè. Si intuisce una grande complicità sul set, quel tipo di complicità che ci può essere solo “tra donne”.
Aver scelto la tecnica istantanea e quindi l’uso di vecchie Polaroid aggiunge ulteriore romanticismo alla foto.
Non è una scelta facile, anzi.
Un polaroider oggi è giocoforza costretto ad usare apparecchi vecchi di 15, 20, 30 e anche 50 anni. Restaurati ma decisamente obsoleti sotto molti punti di vista.
Soprattutto ha a disposizione pellicole che niente hanno a
che vedere con quelle che per esempio usavano Helmut Newton o Andy Wahrol.
Impossible Project che da qualche anno ha ripreso a
produrle non può più usare i componenti chimici di allora, troppo inquinanti,
e quindi è una continua sperimentazione.
Bisogna tener conto di tanti fattori, usare alcune cautele e spesso
anche pregare aiuta.
Insomma è un piccolo azzardo.
Però Lucia in questo caso vince. Alla grande.
P.S.
.
.
.
Sono digiuna di tecniche fotografiche, ma adoro le foto e queste mi sembrano bellissime...
RispondiEliminaUn serena domenica a tutti voi della tribù, compreso Tabù!
Concordo, bellissime davvero. Come se riuscisse ad ammansire gli animi inquieti...
RispondiElimina