Questo hashtag gira da un po’ di
tempo e molte delle mie amiche blogger hanno entusiasticamente aderito
scrivendo liste meravigliose, piene di sogni avventurosi e alti proponimenti.
Alcuni post li ho anche commentati
perché erano nelle mie corde e magari contenevano qualcosa che io avevo già fatto.
La conseguente richiesta è stata quella di conoscere
la mia lista.
Così ho iniziato a pensarci.
E più
ci pensavo e più le cose da elencare diminuivano.
Finchè ad un certo punto mi
sono detta che non avevo alcuna voglia di scrivere questa lista.
Spero ovviamente di fare alcune
cose belle prima di morire, ma preferisco la sorpresa, l’inaspettato piuttosto che la
delusione.
Tutto questo si spiega con l’età
anagrafica che cozza duramente con quella che potrebbe essere l’età del cuore e
dell’anima.
E’ chiaro che vorrei fare il giro
del mondo, lanciarmi col paracadute, abbracciare il Dalai Lama… ma non sono più
l’adolescente che sulla porta della sua camera aveva un poster con scritto:
“CHI HA PIU’ RICORDI CHE PROGETTI È FOTTUTO”.
Io sono fottuta, e questo è un
fatto.
Cento sogni sono facili da
elencare: basta scrivere un bel po’ di luoghi mai visti, di esperienze mai
fatte et voilà, ecco una lista fighissima.
Per esempio, come ho già scritto,
viaggiare ha perso per me tutto il suo fascino.
Le circostanze mi impongono tempi
e budget da rispettare e trovarmi in coda perenne nei periodi di punta per
visitare posti ormai inesorabilmente rovinati dal turismo di massa non mi
attira più.
Chissenefrega se non tornerò più a
Londra o a Barcellona? Le ho viste quando era il momento e adesso mi stresserei
inutilmente.
Volevo tanto assistere a concerti
dal vivo di mille gruppi musicali.
I 30 seconds to Mars, i Placebo, i Muse…
L’anno scorso mi sono procurata
con mesi di anticipo i biglietti per vedere i Linkin Park a Milano, ho atteso
impazientemente quella serata che doveva essere mitica.
Ed è stata una cocente
(nel vero senso della parola) delusione: ore sotto il sole, una massa bruta che
spingeva da ogni parte, essere sommersi dalla folla e non vedere assolutamente
nulla, nemmeno nei maxi schermi. Io non
li ho visti, li ho solo sentiti e pure in modo distorto.
Per me ormai solo concerti con
posti numerati…
Ma insomma, se perfino a Gardaland
molte delle attrazioni sono vietate a chi ha superato i 50 anni, che cavolo
devo spiegarvi???
Cento cose non le trovo.
Realisticamente parlando è impossibile.
C’è troppo disincanto, sono troppo
smaliziata per illudermi di fare chissà che e credere che ne sarei soddisfatta.
Magari due o tre cose ma fatte
bene.
Finire di scrivere il mio romanzo
iniziato cento volte, avere qualche nipote, farmi una blefaroplastica…
.
.
Come scusa... romanzo? E cosa aspetti?
RispondiElimina"C’è troppo disincanto, sono troppo smaliziata per illudermi di fare chissà che e credere che ne sarei soddisfatta."
RispondiEliminaMi hai letta dentro, soprattutto in questo periodo!
...posso copiarla sul mio blog???
RispondiEliminaE' una frase che voglio tenere...
Ma certo! Mal (di vivere) comune, mezzo gaudio....
EliminaAhahahahah bellissimo post, Gua! La vedo come te :)
RispondiEliminaVivere senza aspettative dicono che sia meglio, non vieni mai delusa.
RispondiEliminaAnch'io non riuscirei a scriverne un post, sono troppo disincata e non sono propensa ai sogni, o almeno ne avrei uno, che se si dovesse realizzare sono apposto tutta la vita!!!
Cmq se Gardaland viene vietata ai maggiori di 50 fra un po' sono spacciata buaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh
Ti dispiace bella donna, se passo questo argomento..credimi non vivo più in questo periodo proiettata nel futuro , ma nel presente e soprattutto giorno per giorno..un solo desiderio, un po' più di salute!
RispondiEliminaBacio serale mia cara!