Uno dei due ingressi alla corte |
Faccio parte di un nuovo gruppo Facebook che si chiama
Blogger in Veneto e l’argomento scelto per il primo Blogstorming è stato questo:
scrivere un post che racconti di un bel luogo poco conosciuto delle nostre
città.
Io sono di Verona e ho scritto spesso post che la raccontano,
descrivendo le sue strade e i suoi monumenti.
Amo passeggiare per il centro e rifugiarmi nei luoghi meno battuti dal
turismo di massa che purtroppo o per fortuna (degli operatori turistici) invade
costantemente la città.
Ecco, Corte Sgarzarie è uno di questi posticini tranquilli e
bellissimi.
Lasciata alle spalle Piazza Erbe, giriamo verso i Portoni
Borsari e dopo pochi metri, sulla destra troviamo un arco romanico.
Lo
attraversiamo e ci troviamo in una corte con un grande loggia al centro.
La lapide sopra l’arco ricorda che «Qui furono i lanifici
ond'ebbe tanto lustro e potenza il Veronese Comune dal secolo terzo al
quattordicesimo dell'era volgare».
La loggia è un edificio scaligero, usato per il mercato
delle lane.
E' una lunga tettoia a due piani, sostenuta da colonne di
marmo rosso, aperta sotto, chiusa e divisa in stanze, nella parte alta.
Nel medioevo la lavorazione della lana era l'attività
principale dei veronesi.
Alberto I della Scala diede grande impulso a questa
attività e restaurò gli edifici
dell'area circostante la corte dove concentrò le botteghe dei garzatori,
i lavoranti della lana: erano nate le Sgarzarie, la zona artigianale e
commerciale della lana, motore economico della città.
Se vi spingete fino al vicino Ponte della Vittoria potrete vedere una
colonna con in cima l’agnello, simbolo della corporazione.
Negli opifici attorno
alla corte si grattava il pelo col garzo (un cardo selvatico con squame
uncinate).
Probabilmente la Loggia (più volte in seguito rimaneggiata)
fece parte del complesso chiamato «Fondaco del segnoro», sorto attorno alla
corte, dove non c'erano solo i laboratori dei garzatori, ma venivano svolte
tutte le funzioni amministrative e di controllo della qualità dei panni, che
dovevano essere conformi alle norme previste dagli Statuti dell'Arte della
lana.
Durante la manifestazione "Tocatì" qui sotto si svolgono i tornei degli antichi giochi da tavolo |
L'edificio è stato recentemente restaurato e nei locali al
piano superiore hanno trovato sede alcune associazioni.
Ma, ecco la sorpresa.
Se invece di salire al piano di sopra, scendete, farete un
salto temporale di 2000 anni…
Come saprete Verona è una città romana (la seconda del mondo
dopo Roma) ed il suo sottosuolo è costellato di reperti e quindi ogni volta che
si scava si trova qualcosa.
Sotto Corte Sgarzarie è stato scoperto e da pochi mesi
inaugurato un bellissimo scavo: Il
Criptoportico Capitolino.
Si tratta del lato
sinistro del portico coperto che su tre
lati circondava il Capitolium, il principale tempio cittadino dedicato alle tre
divinità Giove, Minerva, Giunone.
Questo tempio dominava il foro (l’attuale Piazza Erbe) e
resistette fino al IV secolo.
Avvento del Cristianesimo, arrivo di Teodorico, crolli vari
e uso dei materiali per costruire dell’altro, fecero a poco a poco sparire
tutte le costruzioni della zona.
Nella zona visitabile si possono vedere i vari strati dei
crolli delle volte.
Per ora è aperto grazie a Archeonaute Onlus il mercoledì pomeriggio e la domenica
mattina con entrata gratuita.
Se volete fare una strada diversa per lasciare Corte Sgarzarie, potete avventurarvi per uno stretto passaggio coperto ed andare a scoprire altre meraviglie ...
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#Verona #CorteSgarzarie #TurismoVerona #VacanzeVerona
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solo 1 parola... WOW! Che bello! ci devo andare... Devo preparare una gita "impero romano" per i tati.... ;) Grazie!
RispondiEliminaciao! Bellissimo percorso...ma sai che nella mia ultima visita a Verona sono proprio incappata in quella loggia e mi chiedevo cosa fosse??? ^_^
RispondiEliminaMa che bella gita mi hai fatto fare cara Annalisa e la scoperta sotterranea è stata proprio la ciliegina sulla torta..
RispondiEliminaMagnifica!
Bacio serale!