venerdì 27 settembre 2013

Schizzi, disegni e non solo. Ovvero la creatività nei miei viaggi

Il tema di questo mese proposto da Monica del blog Viaggi & Baci è veramente particolare.
Nelle sue intenzioni noi blogger dovremmo pescare appunti, disegni, magari piccoli oggetti o anche ricette che sono stati ispirati dai nostri viaggi e che abbiamo creato con le nostre manine d’oro o, in deroga, creati da un nostro famigliare.

Me lo sento che sarò una voce fuori dal coro...

Probabilmente andrò anche un po’ fuori tema, dato che il sottotitolo del mio post è:  

“Le situazioni sentimentali nei viaggi: risultati creativi”!


I  caso: “Cotta adolescenziale in vacanza”

Avevo 15 anni e mi trovavo a Kalamata, in Grecia, con i miei genitori.

Mio padre aveva dimenticato il suo passaporto in una banca dove avevamo cambiato i soldi, a 450 chilometri da lì.
Così, per riuscire a farcelo spedire presso la loro filiale di Kalamata abbiamo dovuto aspettare un paio di settimane. 

Per noi è stato un soggiorno record, in quanto con la roulotte ci fermavamo al massimo 3 o 4 giorni in ogni luogo ed evitavamo accuratamente la vita da spiaggia.
Ma tant’è…  questa disavventura ha fatto sì che potessi finalmente fare qualche amicizia e provare l’ebbrezza della classica vacanza al mare.

Lui si chiamava Rynald ed era olandese.
Un ragazzino allampanato con un ciuffo di capelli scuri sugli occhi. 

Il nostro inglese era zoppicante, ma ricordo molti sorrisi e molto impaccio, la mano nella mano,  passeggiate lungo i ruscelli che scorrevano nel campeggio, raggiungere una zattera nuotando in un mare caldo costellato di sorgenti fredde che ci facevano lanciare stupidi urletti…

Sul mio diario di seconda superiore il suo nome campeggia dappertutto: a pagina 50 uno schizzo che ritrae noi due sulla spiaggia ed una poesia che ho scritto ricordandolo.

Ti penso nella sera
lontano
sul mare la zattera è vuota
e le sorgenti gelate senza più vita cadono sui sassi:
il ricordo si perde e resta la solitudine

Che dolce!


II  caso: “Viaggio come fuga da un amore infelice”

Non poter più sopportare di passare un’altra festa comandata da sola.

Decidere di partire comunque e andare nel primo posto che mi consiglia l’agente di viaggio.
Quindi: vacanze di Pasqua a Madeira.

Avevo portato con me il romanzo “La casa di giada” di Madeleine Chapsal, che racconta una storia d’amore finita e la lenta guarigione della protagonista.

Leggere questo libro abbarbicata a rocce battute dal vento, con il rumore delle onde oceaniche, desiderare buttarsi di sotto, piangere e nello stesso tempo ringraziare la natura di esistere e di essere così bella.


Certi giorni la meraviglia di quest'isola, così lussureggiante, con il suo stupendo orto botanico, con le cascate che scendevano dalle montagne nebbiose, con i suoi bei palazzi in stile Manuelino, era come un pugno nello stomaco per me.  

Mi offendeva e non aveva rispetto per il mio dolore.

Ho trascritto le frasi salienti del libro sulla carta da lettere dell’albergo e me le ripetevo come un mantra. 

Soprattutto questa, di cui ho fatto tesoro:

Forse la peggior cosa che si possa pensare di un uomo: non volerlo come padre dei propri figli immaginari”.



III  caso: La vacanza come momento di gioia con la propria famiglia

E finalmente!


Desiderare solo di trascorrere pigramente dei giorni tutti insieme.  

Non avere programmi e orari.
Essere tra amici in un bel posto.  

Dedicarsi ai propri hobby, tipo la fotografia.

E quindi ecco un marito appassionato di vecchie Polaroid e di foto su carta scaduta che immortala il laghetto di Tret, in Val di Non, e come risultato ottiene un’immagine sviluppata a metà.

Ma una figlia brava a disegnare completa l’opera ed il risultato è una delle foto più ammirate sul sito dei Polaroiders.





Non so se Monica sarà contenta. Otre a tutto le foto alla fine sono 6, ma non sapevo proprio come fare altrimenti…
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10 commenti:

  1. Annalisa number one!!! (e mica perchè sei la prima a produrre)

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  2. Mi piace... Tutto...sai raccontAre benissimo annalisa ...amo il tuo blog!

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  3. Mi piace molto quando ci porti in giro nei tuoi vagabondaggi di ieri e di oggi ! Te l'ho già detto e te lo confermo !

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  4. Bellissimo il tuo post! L'ho letto con molto gusto!

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  5. Mi piace come l'hai raccontato, con un pizzico di ironia e tanto sentimento.
    E la foto polaroid è fantastica! Complimenti a tua figlia.
    Io non ho ancora terminato il post per l'iniziativa di Monica ma sono a buon punto
    Arrivederci a presto
    Ciao
    Norma
    http://voglioilmondoacolori.blogspot.it

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  6. Che bei ricordi , così diversi ma intensi tra di loro..
    Io li apprezzo così tanto, oggi come oggi, io che ho solo voglia di dimenticare..
    grazie Annalisa!

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  7. Annalisa ... mi hai fatto morire!!!!
    Non so davvero come ti sia venuta l'idea di interpretare il tema in questo modo ... altro che creatività!!!

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  8. Wow!
    Meno male che sono andata a leggere post precedenti all'ultimo!
    Che..empatia.
    In quella frase.

    Manuela
    www.iopreferiscolautunno.wordpress.com

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  9. Risultati creativi e situazioni sentimentali insieme? Questa si che è creatività!!
    Brava a me non sarebbe mai venuto in mente di associare questi due aspetti della vita: complimenti!
    Senza contare che la foto completata è a dir poco fantastica, se dovessi scegliere d'istinto opterei per quest'ultima!

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