La settimana scorsa, prima di partire per il mio week end romantico, siamo andati tutti insieme a Maranello.
Per quelle due o tre persone che non lo sapessero, Maranello è il paese, in
provincia di Modena, dove si trova la fabbrica automobilistica della Ferrari.
Lì molte vie hanno i nomi dei piloti, le statue li
rappresentano e per strada la densità di “Rosse” è decisamente più alta della
media.
C’ero già stata molti anni fa, precisamente quando ero
incinta, e allora avevamo anche visitato la fabbrica.
Che poi chiamarla
fabbrica è fuori luogo.
Più un laboratorio di design, con tecnici e meccanici
elegantissimi, nessuna macchia di olio per terra.
Mi ricordo che mi colpì il reparto “sellerie”, con pile di
pelli di prima qualità e di ogni colore per rivestire sedili ed interni e
qualche volta anche le valige in dotazione.
Il museo da allora è stato completamente rinnovato e mi ha
lasciata veramente senza fiato.
Decine e decine di auto, da quelle storiche ai
prototipi.
Bolidi di Formula 1 e Granturismo.
Alle pareti spiegazioni, foto, filmati dove Luca di
Montezemolo spiega la “visione” anche se sembra di vedere Crozza che lo imita
chiamando Giorgetto e Giulia Sofia…
La sala cinema dove vengono proiettati tutti gli spezzoni di
film dove compare una Ferrari, e si va da Sabrina ai vari 007, da The Rock a
Ieri, oggi e domani arrivando perfino a
Cars con la Ferrari che parla con la voce di Schumacher.
Il momento più emozionante per me è stato la visita della
Sala delle Vittorie, un emiciclo con le Ferrari di Formula 1 che hanno vinto il
campionato del mondo (16 costruttori e 15 piloti) e dall’altra parte tutti i
trofei allineati su tre lunghe mensole (e qui ho visto da vicino anche gli
orrori di cui avevo scritto nel post Premio o punizione?)
In quel momento mi sono sentita orgogliosa, per quanto
azzardato possa sembrare in questo momento, di essere italiana.
Qui siamo davanti a qualcosa che il mondo ci invidia, una volta tanto!
Le Ferrari sono prima di tutto belle da vedere.
Poi sono belle da ascoltare, con il loro
rombo inimitabile e poi, purtroppo lo posso solo immaginare, magnifiche da guidare.
Volendo togliersi la soddisfazione, al museo ci si può
mettere alla prova su due simulatori dove percorrere il circuito di Monza,
mentre fuori si possono prenotare alcuni giri su diversi tipi di vetture,
compresa la Ferrari 4 posti, accompagnati da un pilota esperto.
Chi si accontenta, come noi, può trovare tutti i modellini in
scala e ogni gadget possibile, libri e quant’altro nel Ferrari Store.
Tutte le informazioni qui (www.museoferrari.com)
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E' talmente bella, di altissimo livello e così ricca di fascino la sua storia ,che la ammiro anche io che non seguo le corse e non sono appassionata di macchine!!!!
RispondiEliminaPenso che per una persona appassionata di motori sia una visita indimenticabile!
RispondiEliminaSerena giornata amica mia!!!!:::)))
Gli unici motori che mi appassionano sono quelli Ruggenti di Cars (io guido una Multipla, vedi te, e ne sono particolarmente fiera) però quando ti passa davanti "una vera Ferrari" volente o nolente ti giri sempre a guardarla.
RispondiEliminaMi programmerò una visita al museo quando Edoardo sarà più grande!
Io ho guidato una Multipla fino all'anno scorso! E' stata un'amica fedele e comodissima. Facci stare te 6 persone su una Ferrari...
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