Nelle sue intenzioni noi
blogger dovremmo pescare appunti, disegni, magari piccoli oggetti o anche
ricette che sono stati ispirati dai nostri viaggi e che abbiamo creato con le
nostre manine d’oro o, in deroga, creati da un nostro famigliare.
Me lo sento che sarò una voce
fuori dal coro...
Probabilmente andrò anche un po’ fuori tema, dato che il
sottotitolo del mio post è:
“Le situazioni sentimentali nei viaggi: risultati creativi”!
“Le situazioni sentimentali nei viaggi: risultati creativi”!
I caso: “Cotta adolescenziale in vacanza”
Avevo 15 anni e mi trovavo a Kalamata, in Grecia, con i miei
genitori.
Mio padre aveva dimenticato il suo passaporto in una banca dove
avevamo cambiato i soldi, a 450 chilometri da lì.
Così, per riuscire a farcelo spedire presso la loro filiale di
Kalamata abbiamo dovuto aspettare un paio di settimane.
Per noi è stato un soggiorno record, in quanto con la
roulotte ci fermavamo al massimo 3 o 4 giorni in ogni luogo ed evitavamo
accuratamente la vita da spiaggia.
Ma tant’è… questa
disavventura ha fatto sì che potessi finalmente fare qualche amicizia e provare
l’ebbrezza della classica vacanza al mare.
Lui si chiamava Rynald ed era olandese.
Un ragazzino allampanato con un ciuffo di capelli scuri sugli occhi.
Un ragazzino allampanato con un ciuffo di capelli scuri sugli occhi.
Il nostro inglese era
zoppicante, ma ricordo molti sorrisi e molto impaccio, la mano nella mano, passeggiate lungo i ruscelli che scorrevano nel campeggio, raggiungere una zattera nuotando in un mare caldo
costellato di sorgenti fredde che ci facevano lanciare stupidi urletti…
Sul mio diario di seconda superiore il suo nome campeggia
dappertutto: a pagina 50 uno schizzo che ritrae noi due sulla spiaggia ed una
poesia che ho scritto ricordandolo.
“Ti penso nella sera
sul mare la zattera è vuota
e le sorgenti gelate senza più vita cadono sui sassi:
il ricordo si perde e resta la solitudine”
Che dolce!
II caso: “Viaggio come fuga da un amore infelice”
Non poter più sopportare di passare un’altra festa
comandata da sola.
Quindi: vacanze di Pasqua a Madeira.
Avevo portato con me il romanzo “La casa di giada” di
Madeleine Chapsal, che racconta una storia d’amore finita e la lenta
guarigione della protagonista.
Leggere questo libro abbarbicata a rocce battute dal vento, con il rumore delle onde oceaniche, desiderare buttarsi di sotto, piangere e nello stesso tempo ringraziare la natura di esistere e di essere così bella.
Certi giorni la meraviglia di quest'isola, così
lussureggiante, con il suo stupendo orto botanico, con le cascate che
scendevano dalle montagne nebbiose, con i suoi bei palazzi in stile Manuelino,
era come un pugno nello stomaco per me.
Mi offendeva e non aveva rispetto per il mio dolore.
Mi offendeva e non aveva rispetto per il mio dolore.
Ho trascritto le frasi salienti del libro sulla carta da lettere dell’albergo e me le ripetevo come un mantra.
Soprattutto questa, di cui ho fatto tesoro:
“Forse la peggior cosa che si possa pensare di un uomo: non
volerlo come padre dei propri figli immaginari”.
III caso: La vacanza come momento di gioia con la propria
famiglia
E finalmente!
Essere tra amici in un bel posto.
Dedicarsi ai propri hobby, tipo la fotografia.
Dedicarsi ai propri hobby, tipo la fotografia.
E quindi ecco un marito appassionato di vecchie Polaroid e
di foto su carta scaduta che immortala il laghetto di Tret, in Val di Non, e
come risultato ottiene un’immagine sviluppata a metà.
Ma una figlia brava a disegnare completa l’opera ed il
risultato è una delle foto più ammirate sul sito dei Polaroiders.
.
.
.
Annalisa number one!!! (e mica perchè sei la prima a produrre)
RispondiEliminaMi piace... Tutto...sai raccontAre benissimo annalisa ...amo il tuo blog!
RispondiEliminaMi piace molto quando ci porti in giro nei tuoi vagabondaggi di ieri e di oggi ! Te l'ho già detto e te lo confermo !
RispondiEliminaBellissimo il tuo post! L'ho letto con molto gusto!
RispondiEliminaMi piace come l'hai raccontato, con un pizzico di ironia e tanto sentimento.
RispondiEliminaE la foto polaroid è fantastica! Complimenti a tua figlia.
Io non ho ancora terminato il post per l'iniziativa di Monica ma sono a buon punto
Arrivederci a presto
Ciao
Norma
http://voglioilmondoacolori.blogspot.it
un post bellissimo...
RispondiEliminaChe bei ricordi , così diversi ma intensi tra di loro..
RispondiEliminaIo li apprezzo così tanto, oggi come oggi, io che ho solo voglia di dimenticare..
grazie Annalisa!
Annalisa ... mi hai fatto morire!!!!
RispondiEliminaNon so davvero come ti sia venuta l'idea di interpretare il tema in questo modo ... altro che creatività!!!
Wow!
RispondiEliminaMeno male che sono andata a leggere post precedenti all'ultimo!
Che..empatia.
In quella frase.
Manuela
www.iopreferiscolautunno.wordpress.com
Risultati creativi e situazioni sentimentali insieme? Questa si che è creatività!!
RispondiEliminaBrava a me non sarebbe mai venuto in mente di associare questi due aspetti della vita: complimenti!
Senza contare che la foto completata è a dir poco fantastica, se dovessi scegliere d'istinto opterei per quest'ultima!