Uscire una sera con due diciassettenni è tosto.
Decine di anni ci separano e questo è un fatto.
Hai voglia a tenerti informata, ad adeguarti
al loro gergo e ad ostentare un look da gggiovane.
Un abisso tra di noi.
Erano lì, le amiche del cuore, BFF come insegna Paris
Hilton, a parlottare di ingiustizie scolastiche e ragazzi ciechi alle loro
grazie.
E di altri insistenti come
mosche cavalline scartati a prescindere.
Con i loro shorts tanto vituperati e la loro pelle
splendente.
A chiedermi se le trovo
grasse, brutte, con la voce sbagliata e le tette o troppo grandi o troppo
piccole.
Ma insomma: io riesco ancora a sentirmi come allora!
Voglio anch’io dire la mia su quel tipo carino o su questa
canzone.
Non voglio che mi interpelliate come si fa con la zia
simpatica per un consiglio.
Io mi sentirei meglio da complice piuttosto che da autista,
chaperon e maestra di vita.
Infatti ve l’avevo detto che le ostriche hanno la
consistenza di un parassita alieno che uscirà dalla vostra pancia come in Alien,
ma avete voluto assaggiarle lo stesso.
Vi hanno fatto schifo alla faccia del
cibo afrodisiaco.
Occhei, alcune esperienze bisogna viverle sulla propria
pelle…
Poi andiamo a passeggiare sul lungolago, siete osservate dai
giovani virgulti tedeschi ed io resto un po’ indietro, forte della mia
acquisita invisibilità.
Nessuno mi importuna. Ci mancherebbe.
Mi sento proprio fuori posto. Una merda, direi.
Lì a pensare a quale strada mi conviene fare per il ritorno,
a chiedermi se è scaduto il parchimetro, alla Tarsu che
devo ricordarmi di pagare entro martedì.
Vi vorrei dire che ho rintracciato su Facebook il flirt dei
miei diciassette anni.
Perché sì, sapete, anche il mio cuore batteva forte per un
ragazzino che non avrei mai più rivisto, alto e bello che sembrava impossibile si
interessasse proprio a me.
Ho guardato la sua foto di oggi e mi è passata la voglia di
contattarlo.
Questo però non ve lo direi e infatti lascio stare e rimugino
sulla pila di panni da stirare che dovrò affrontare domani.
Insomma questo posto All you can eat che a voi piace tanto, non mi ha entusiasmato.
Per me un bel menù e un solerte cameriere sono da preferire.
Sarà l’età!?
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C'è un'età per tutto!
RispondiEliminaE con questa banalità... vado a pagare la bolletta del gas.
Quanto ridere... (con una punta di amarezza)
RispondiEliminaAnnalisa una volta usciamo assieme e ce li commentiamo tutti, i bei ragazzi!
RispondiEliminaVengo anch'io!!!
RispondiEliminaMia bella e dolce Guastablog, perchè pensare sempre all'età....
RispondiEliminaSei bella da morire , sai che puoi avere ciò che vuoi, certo a ognuno il suo tempo, mai aver rimpianti nella vita e poi proprio tu , che a parer mio modesto hai meritato tanto e avuto cio che volevi avere...
Sei una fata che può elargire le sue grazie in diversi modi con persone diverse,ma la scelta del tutto è sempre tua..
Ciao splandore!!!!
ahahahahah e ti credo... c'è una differenza spaventosa. Mi trovo meglio con gente 10 anni più grande che con gente 10 anni più giovane, sicuramente :)
RispondiEliminaE alla fine sticazzi, non tornerei a 17 anni nemmeno sotto tortura... meglio guardare avanti!
Così affine ai miei pensieri...
RispondiEliminaTi abbraccio! :)
Annalisa, mi fai morir dal ridere seppur tutto ciò che scrivi è verissimo!
RispondiEliminaMa sai che io ogni tanto ripenso a quegli anni, che sono stati bellissimi e spensierati come mai più in seguito, e non riesco a dire che sono stati "i più belli in assoluto"???
Mi sono divertita un sacco, ne ho fatte di tutti i colori, ma penso che ogni età abbia delle cose memorabili e quindi ora mi gusto quelle dei miei primi "anta" ...
PS: e poi vuoi mettere quell'invisibilità??? Non sai quanto mi rompeva e mi rompe tuttora quando mi guardano per strada ... argh!!!!