giovedì 2 agosto 2012

Riflessioni olimpiche

In questi giorni di full immersion olimpica penso e rifletto (proprio come nei temi scolastici).

Perché non ho fatto più sport nella mia vita? 
L’allenatore di nuoto quando avevo 12 anni aveva detto che potevo diventare una ranista notevole. Invece ho smesso perché la piscina era cara, era lontana, nessuno voleva accompagnarmi, c’erano i compiti da fare…

Cosa scatta nella testa di un ragazzino quando decide di sacrificare gran parte delle sue giornate agli allenamenti, quando accetta di venire sradicato dalla sua famiglia e dalla sua città, quando accetta di vivere secondo regole, ritmi e obiettivi stabiliti da un allenatore? Scatta la motivazione. 
A me non è successo.

Tutti questi atleti, dai primi agli ultimi, hanno la mia più grande ammirazione e rispetto.

Se i risultati non vengono questo non significa che dietro non ci siano stati anni di impegno e rinunce.

Anch’io forse avevo del talento, ma bisogna crederci e fare in modo di trovare chi ci crede ed è disposto ad investire su di te per anni, senza certezza del risultato.
E’ andata così, come per tante altre cose che nella vita che ho lasciato andassero un po’ allo sbando, senza impegnarmi granché .

Così adesso mi ritrovo, per fortuna in buona compagnia, a far parte degli spettatori, delle promesse mancate, dei pigri e anche dei criticoni da divano.

Sì, vedere tutti questi ragazzi così in forma (arcieri a parte…), competitivi e abbronzati mi ha leggermente depressa, ma ormai è normale alla mia età: ogni occasione è buona per fare confronti, per ripensare alle scelte fatte, agli anni sprecati, a chi ha tutta la vita davanti da impostare a piacere e a chi deve restare sugli stessi binari per il tempo che gli resta.

Ma sì,  oggi, mentre alla televisione vedrò frantumarsi record mondiali,  cercherò di superarmi e fare tre quarti d’ora di cyclette invece della solita mezz’ora.
Ognuno ha i suoi record personali da battere…
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5 commenti:

  1. Cos'hai scusa contro la panzetta morbida degli arcieri? :D e poi hanno vinto l'oro!

    Secondo me una buona dose la fa anche la famiglia... non è da tutti supportare la passione dei figli a quei livelli e farli andare avanti.

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  2. la depressione è d'obbligo quando si vede che quegli atleti mediamente hanno tra i 20 max 30 anni ! Per non parlare delle ginnaste dove la li si scende drasticamente sotto i 20 ! Diciamocelo amaramente ...ma dove vai dopo i 40 ?! Per carità oggi ti allungano la vita fino a 90 anni anche... ma che possibilità ti vengono offerte ?! E parliamo in tutti i campi non solo quello "sportivo" !!! Sul lavoro... nella vita in genere. Se arrivi ai 40 e sei mediamente realizzato nel lavoro e nella vita personale, puoi sentirti sollevato ! Altrimenti purtroppo sei uno sfigato/a, e quindi meglio che ti rassegni ! :-( Nella mia azienda stanno riorganizzando per l'ennesima volta, e mi domando nel caso mi sbattessero fuori chi me lo darebbe piu' un lavoro a 45 anni ?!? Si certe.. pulizie, quelle si trovano sempre ! Anche le cameriere oggi le vogliono tutte giovani, gnocche, e possibilmente straniere cosi le pagano pure di meno !! Oggi rivaluto anche le 40enni che si buttano nell'impresa MATERNITA'.. in fondo per una donna può essere un grande riscatto per sentirsi ancora giovane, ancora vitale ! Poi magari farà più fatica a tirarli su, ma la metti la fierezza di accompagnar un bambino all'asilo ? Io quando ho accompagnato il mio, neppure me ne rendevo conto, ero assorbita nel ruolo materno, ora che neanche s'azzarderebbe a chiedermi un passaggio, perche' farsi accompagnare dalla mamma alle superiori sarebbe da supersfigati, mi sento... vecchissima ! Non vecchissima ...centenaria ! Stesso effetto che mi da l'orda di nuovi consulenti "temporanemante assunti" per ...svecchiare l'ambiente aziendale ! In ufficio c'e' uno da poco che lavora nella mia scrivania a fianco la mia, avrà una decina d'anni meno di me, ma t'assicuro .. lo sguardo è quello che dice "ma dov'a' sta vecchia !!" ... Io ormai me ne sbatto, senno' non vivrei davvero piu', lo guardo con sufficienze e mi manca solo che dica come facevano i vecchi una volta..."arriverai anche tu ...alla mia eta'..." ahahahahah
    Largo ai giovani, ovviamente. Ma i "maturi"... dove li mettiamo ??!? Il problema e' generale, e pochi se ne rendono conto. Ho confidato questa mia "preoccupazione" ad un amico, stessa età, e lui mi ha detto che ... "non ha nessun timore di invecchiare"...Io gli ho detto.." è si ..ma forse perchè tu hai una figlia di soli 9 anni ..e ti va ancora bene..".. Lui a replicarmi, "no no... non c'entra nulla"... Allora io mi domando, perche' passa ore ed ore ed ore e ancora ore in PALESTRA ? Lo scopo reale, e' solo quello di voler ridurre quel minuscolo rotolino sul fianco, o c'e' sotto dell'altro ? Fatto sta che le palestre pullulano... di gente piena di rughe... Ci sarè un perchè dico io ! Non e' che la consapevolezza che un po' di sport ti viene con la maturità, secondo me ti viene haime' la paura, inesorabile di ... INVECCHIARE. Proprio ieri mi sono guardata questo video.. http://www.youtube.com/watch?v=9WPZF4wkrq0

    Ps: scusa il papiro !! :-) ciao buona giornata

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  3. Fai attenzione: star troppo a fissare il passato rischia di rubarti il tempo che puoi usare per costruirti il futuro.

    Anche io a volte mi son trovato a considerare che avrei potuto fare tante cose da piccolo, ma tante tante... ma tornare indietro è impossibile, quindi è meglio non pensarci e costruire qualcosa nel presente :)

    e no, non sei vecchia per fare qualcosa di nuovo. Non te lo voglio nemmeno sentir dire.

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  4. alla mia tredicenne era stato proposto un allenamento intensivo in Bulgaria, presso la nazionale di ginnastica ritmica. Ce l'avrei spedita con un calcione e l'avrei seguita su un piede solo, perché sono la classica madre che riscatta le passione della gioventù sulla pelle dei figli (m'ha detto bene che condividiamo la stessa passione).
    A ogni modo. Lei non è voluta andare, io mi mangio i gomiti. Sarebe stata un'occasione di crescita personale e - come dire - professionale? incredibile. Invece, niente. Si vede che proprio non ha il sacro fuoco (io si, ma per interposta persona, appunto)
    (sia chiaro che sto esagerando. Sono un po' annamagnani, ma solo un po')

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  5. Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è un momento della vita.

    Lettere a Lucilio - Lucio Anneo Seneca

    Buon libro da tenere sempre sul comodino, non lo suggerisco solo io ma anche Carlo Verdone :-)
    Davvero bello il suo libro "la casa sopra i portici", mi ha fatto sorridere e alleviare il mio soggiorno ospedaliero, molto piu' del mio portatile :-))
    E' un libro tenero, di ricordi, sul tempo che passa, te lo suggerisco Gua'... secondo me potrebbe piacerti ! :-)

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