venerdì 16 novembre 2012

Pechino Express - The ending

Vi avevo parlato qui del mio colpo di fulmine per questo reality sui generis.

Non sono riuscita a smettere di guardarlo fino al suo epilogo, che è stato trasmesso ieri sera.


Posso dire di essermi goduta ogni istante di questa trasmissione nuova, divertente ed istruttiva nello stesso tempo.


Assieme a questo gruppo eterogeneo di autostoppisti ho viaggiato attraverso l’India, il Nepal e la Cina, scoprendo luoghi meravigliosi e soprattutto persone incredibili.

Più avvincente del solito documentario e meno irritante dei soliti reality.

Ha vinto la coppia degli attori, Debora Villa e Alessandro Sampaoli, che io ho continuato a chiamare Patty e Silvano.   
Lui non ha mai parlato delle partite di Scarabeo con la mamma ed anzi, si è rivelato uno molto tosto e competitivo, tutto il contrario del suo personaggio di Camera Cafè.

Secondi sono arrivati i ballerini, Andres ed Anastasia, dove lui in realtà è un attore de “Il mondo di Patty” e lei era la sua maestra di ballo di “Ballando con le stelle”.
Molto giovani, forti e agguerriti, soprattutto lei. Non ce l’hanno fatta per un pelo ed erano chiaramente delusi.

Terzi i miei preferiti: zio e nipote. 
Il conte palatino Costantino della Gherardesca ed il nipote Gherardo Fedrigo Gaetani Dell'Aquila D'Aragona detto Barù (per fortuna).   
Così nobili “inside”, con quell’aria blasè e simpatici conto voglia.   
Sporchi e pelosi, mollicci ai bordi, contenti di esserci senza strafare, sempre cortesi con i locali e pungenti con i compagni di avventura.

Sono riuscita a non detestare il principe Emanuele Filiberto di Savoia, che, poveretto, ha fatto del suo meglio e non è stato per niente invadente come certi presentatori che monopolizzano i programmi di questo genere.
E’ caruccio, con quel nasino all’insù e gli occhi azzurri. Comunque ringrazio sempre il cielo che nel ’46 il referendum abbia fatto vincere la repubblica. 

L’India è in posto che mi ha più colpita. 
I templi e le fortezze, i palazzi ed i mercati. I colori delle persone e la loro ospitalità e gentilezza.   Certi primi piani delle donne e dei bambini saranno per me indimenticabili.

Il Nepal aveva dei paesaggi stupendi, forse le persone erano meno calorose (in fondo sono montanari…) ma in  generale l’impressione è stata positiva.

La grande delusione è la Cina. 
Probabilmente la produzione ha dovuto seguire le rigide prescrizioni della polizia che ancora limitano la libertà dei cittadini e soprattutto degli stranieri.
Tappe obbligate lungo le autostrade, soste solo nelle città principali.


L’immagine che ne è uscita è quella di enormi periferie piene di casermoni anonimi, di persone sospettose, di regole assurde per cui chi ospita uno straniero deve denunciarlo alla polizia, di alberghi che non danno stanze a coppie non sposate e tutta una serie di intoppi con vigili, polizia, guardiani vari.   
Nessuno parla inglese tranne i bambini.  Mancava la spontaneità dell’approccio con il visitatore. 
Un peccato.  Alcuni nuovi ricchi hanno pagato camere di albergo ai concorrenti per togliersi l’impiccio. Altri gli hanno pagato il taxi

Non sono mancati comunque alcuni scorci stupendi di vecchi quartieri e soprattutto la Grande Muraglia. 
Però l’immagine complessiva è stata per me negativa.  Smog e confusione, grattacieli e traffico.

Quello che ho amato di questo reality è stata la non invadenza dall’esterno nelle avventure dei partecipanti.   
Nessun collegamento con parenti, nessuna lite con gli opinionisti, nessun teatrino insomma.

Loro, il loro euro giornaliero, la loro arte di arrangiarsi e un nuovo mondo da scoprire e percorrere.
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6 commenti:

  1. me lo sono perso, ma vedo che ha appassionato tante persone... finalmente qualcosa di interessante!

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  2. molliccio ai bordi... è o no una citazione da notting hill?
    lamate.

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    1. Sììììììì! Si sente che lo so a memoria?! Mi sembra che la descrizione si adattasse più a Costa e Barù che a Hugh Grant...

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  3. Hai usato le stesse identiche parole di mio marito per descrivere il reality, i posti, le persone. Questo programma ll'ha letteralmente rapito, anche perchè l'itineraraio del viaggio è quello che vorrebeb fare anche lui. Spero non alle stesse condizioni. Unica nota che avrebbe tolto è il principe!
    Raffaella

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  4. Anche me mancherà quest'appuntamento del giovedì. Sono d'accordo con te su tutto a parte i Nepalesi che ho trovato ancora più generosi degli Indiani, davano anche quello che non avevano! Mi sono commossa più di una volta davanti all'ospitalità della gente e alla bellezza dei paesaggi.

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  5. Gli scarafaggi sono buoni con due foglie di salvia
    Costantino della Gherardesca

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