giovedì 28 ottobre 2010

New York New York

Sono stata a New York un paio di volte. 
Vorrei davvero ritornarci.
Chissà...

La prima volta é stata parecchi anni fa alla fine di maggio.
Ero rimasta in contatto epistolare con un ragazzo che avevo conosciuto a Londra e dopo anni che mi continuava ad invitare per farmi vedere come diceva lui "the real New York" avevo finalmente trovato il tempo e i soldi per farlo.

Era, per i miei gusti, il padrone di casa ideale: quello che non c'è.  Faceva il fotografo free lance e perlopiù lavorava di notte per un giornale, quindi non ci incrociavamo mai.
Il suo appartamento era a fianco del Museo di Storia Naturale (sì proprio quello di Notte al Museo....) ed era perciò vicino a Central Park West.

Ho trascorso 15 giorni in totale autonomia, girando in lungo e in largo Manhattan e facendo anche una gita con lui a Coney Island, come i veri newyorkesi e mangiando un vero pranzo kosher a casa di sua sorella.

Tutti i luoghi comuni su New York, la malavita, l'indifferenza, la confusione non ci sono stati nella mia vacanza.
New York e i newyorkesi possono essere veramente speciali e meravigliosi. 
Ho incontrato persone gentili e disponibili.
Persone che mi hanno regalato il biglietto dell'autobus, che mi hanno consigliato luoghi particolari da visitare, che mi dicevano le poche parole di italiano che conoscevano appena scoprivano da dove venivo... simpatici e carini, veramente.

New York è una di quelle città dove è bello anche solo passeggiare. 
Ogni angolo ricorda un film che si è visto, e spesso ne stanno girando uno proprio in quel momento, con le rotaie montate per la macchina da presa e le transenne a fermare il traffico.

Io non mi stancavo mai di guardare in alto, questi grattacieli a specchio e tutte le bandiere esposte.
A me fanno allegria.
E le limousine lunghissime, gli idranti, i carrettini che vendono gli hot dog, l'aria calda che esce dalle grate sui marciapiedi.

Spesso la mattina entravo al Plaza per comperare il Corriere della Sera. 
I portieri in livrea ti salutano e dall'altra parte della strada vendono i bretzel che sono l'ideale per accompagnare la lettura del giornale su una panchina del parco.

La seconda volta ci sono tornata alla fine di novembre.
Solo un paio di giorni prima di proseguire per la California e l'Arizona.

La città era già addobbata per Natale e al Rockefeller Center la gente pattinava sotto la statua dorata.
E' stato ugualmente bello.
Anche se faceva già molto freddo, addirittura ha nevicato un po'.

Mi sono riparata dentro la Cattedrale di San Patrizio dove stavano celebrando una messa in latino, ma con l'accento americano, che ho trovato particolarmente suggestivo...

Sono anche salita in cima a una delle Twin Towers per fare delle foto... un ricordo che adesso è ancora più prezioso.
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