lunedì 26 luglio 2010
Detestabile luglio
Luglio una volta non mi dispiaceva così tanto. Poi, col passare degli anni, ho iniziato ad odiarlo...così caldo, così lungo, così sempre a casa mentre pare che tutti gli altri siano in ferie!
Quando vivevo ancora con i miei a luglio si era sempre in giro per il mondo con la nostra roulotte. In Spagna, in Grecia, nel Nord Europa, insomma via, e si tornava spesso dopo Ferragosto. Mio padre era stato il più giovane pensionato della Cassa di Risparmio, grazie a una fantomatica legge "dei combattenti", così appena finita la scuola si partiva e si tornava quando erano finiti i soldi. Dato che i miei erano le persone più risparmiatrici del mondo si riusciva a stare via anche 2 mesi.
Comunque anche dopo, quando avevo iniziato a lavorare, luglio non mi pesava così tanto. Infatti ero costretta, in quanto ultima arrivata, a prendere ferie all'inizio di giugno e magari poi a inizio settembre, una cosa che adesso sembra una figata ma allora sembrava la più squallida delle situazioni. Invece così a luglio ero già bella abbronzata e riposata da 15 giorni di mare e avevo la prospettiva di un'altra piccola vacanza a fine agosto.
Adesso è tutto cambiato...è cambiata proprio la prospettiva. E l'età, ovviamente.
Mi trascino pesantemente per tutto giugno, tra pizze di fine anno scolastico di mia figlia, consegne di pagelle, vendita libri usati, preiscrizioni, il condizionatore acceso giorno e notte, prigioniera in casa mia, il cane da tosare e le piante che si riempiono di afidi. Non mi trucco più, peggio, non mi spalmo neppure la crema da giorno perchè mi fa sudare, i capelli alla maschietto e le canottiere più striminzite che trovo. Pile di camicie da stirare di mio marito, che poveretto soffre più di me, tutta la settimana a Milano, con un Pinguino rumorosissimo a mitigare l'afa. Le ferie in luglio non gliele danno. Non c'è verso.
Ed eccoci qui. Con 15 giorni da fare esattamente a cavallo di Ferragosto. Con i prezzi più cari, la calca peggiore e i primi temporali a rompere le palle.
Andare in centro è un suicidio. Le pietre chiare di Piazza Brà riflettono il sole e il calore in modo assurdo. Nei vicoli, che tanto amo in inverno, non gira l'aria e si sente solo odore di piscio di cane; i tedeschi, che già non amavo particolarmente invadono sempre via Mazzini, ma adesso sono affiancati da russi, giapponesi ed altre etnie indefinite ma comunque chiassose e malvestite.
Mi sembra di essere mia madre, che ricorda il centro com'era, con i bei negozi di stoffe e i banchetti di Piazza Erbe che vendevano effettivamente erbe. Vedo solo mutande e occhiali e figure immobili vestite da faraone o damina del settecento.
Questo non solo d'estate. Ma d'estate mi da' più fastidio.
Sono infastidita ecco. Mi sembra che tutti quelli che conosco abbiano la mamma, la sorella, l'amica con la casa al mare o al lago, felici di ospitarli gratis.
Io no. E ti dicono: "le ferie le facciamo in agosto, in luglio siamo a Bibione, dalla zia, o a Albisano, da mia sorella..." come se non fossero anche quelle ferie!
Io le passo qui a Verona, con 38 gradi e l'umidità amazzonica, guardando Facebook dove c'è la morte civile, perchè TUTTI SONO IN FERIE!
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