Summer's end dei Foo Fighters mi sembra adatta.
(Non volete che vi parli veramente dei Foo Fighters, vero?!?! - insomma c'è Wikipedia...)
Oggi è uno di quei giorni che in qualche modo simboleggiano qualcosa: il rientro al lavoro per molte persone, tipo mio marito, che volenti o nolenti sono state costrette a consumare le ferie in agosto.
La fine di un'estate che, almeno qui al nord, non è mai veramente iniziata.
Tanta pioggia, tanti cieli coperti, perfino la nebbia.
Personalmente una delle peggiori che io ricordi, con problemi, seccature e preoccupazioni che si sono accavallate e nessuna possibilità di sfuggirvi andando da qualche parte.
Su tutti la demenza senile di mia madre che si è convinta che i ladri siano andati a casa sua rubandole dei gioielli e tanto ci ha stressato che abbiamo dovuto farle cambiare la serratura. Peccato che i gioielli fossero spariti ormai da anni, nascosti chissà dove o regalati (chissà) senza che lei sapesse dare una spiegazione ...
Vogliamo parlare del menisco di mio marito? Ha cominciato a fargli più male del solito a giugno, e così niente biciclettate e soprattutto niente montagna. Ma tanti esami in giro per ospedali, tra radiografie e risonanze, fino alla notizia (almeno questa buona) che non deve operarsi ma ingerire molto acido jaluronico per rimpolpare le cartilagini assottigliate. Però intanto...
Così siamo stati a casa, sistemando la collezione di macchine fotografiche sia in modo reale (casse numerate) che in modo virtuale (super database), guardando film e leggendo molto.
Ma siamo stati in buona compagnia: nostra figlia è occupatissima a finire una serie di lavori artistici che dovrà esporre nientepopodimenoche a Padova in una manifestazione collaterale dedicata alla fotografia istantanea al Vintage Festival il prossimo 12-13-14 settembre (ve ne parlerò in modo più dettagliato a breve) e quindi era sempre curva sui suoi acquerelli, con noi ed il suo ragazzo (santo subito) a farle da supporter.
Eccezionalmente abbiamo avuto ospite per due settimane il primogenito di mio marito, proprio come quando era piccolo, perchè ha ritenuto che solo nella tranquillità di casa nostra avrebbe potuto finire di preparare la tesi per un master che ha frequentato negli ultimi mesi.
E' stato in qualche modo un tuffo nel passato, a quando i miei figliastri trascorrevano i fine settimana e le vacanze da noi, in un ciclo continuo di spesa/lavatrice/cosa si mangia/metti in ordine.
Solo che un uomo di trent'anni, che si allena pure per la Spartan Race, consuma una quantità di cibo impressionante ed mi sono trovata in più di un'occasione a guardare la dispensa ed il frigo vuoti con un senso di smarrimento.
Insomma quest'anno è andata così.
Ho viaggiato in tutto il mondo tramite le mie amiche travel blogger, dalle Svalbard alla Thailandia, dal Canada al Laos, passando per Francia, Bali, il Far West e le Isole Greche, invidiandole molto ma pensando anche che c'è chi sta peggio di me, senza famiglia o senza casa, chi vive in zone di guerra, chi non ha la salute.
Come ho scritto un giorno su FB per la serie "bicchiere mezzo pieno" quest'estate mi ha fatto anche limitare l'uso dell'acqua per l'annaffiamento del giardino e dell'energia elettrica per il condizionamento.
Se non fosse stato per il mangione del mio figliastro, avremmo pure risparmiato!
..già..mai poche come quest'estate le docce fredde!!!
RispondiEliminaChe pena di stagione!!
Povera MADRE !! Povero MARITO !! Povero FIGLIASTRO, anzi povero frigorifero e ... povera TE :-)
RispondiEliminaAuguronissimi a tua figlia e alla sua mostra !!
Canzone ascoltata. Ottima scelta
Paolo