domenica 21 ottobre 2012

Il bello ed il brutto delle donne - Abilmente a Vicenza



Odio quando tutti i più triti luoghi comuni sulle donne trovano conferma.

Ieri sono stata ad Abilmente, la mostra internazione della manualità creativa. 
Mi ha accompagnato mio marito, trasformatosi in breve tempo da “autista-chaperon” a “santo-martire”.

Si è iniziato a vedere qualcosa di strano già all’uscita dal casello, con utilitarie piazzate a cavallo degli svincoli in attesa di decidere quale imboccare. 

Si è proseguito prima nella rotonda e poi nel parcheggio, con tentennamenti, indecisioni e discutibili manovre per finire con incauti attraversamenti della strada da parte di signore intente a chiacchierare anziché cercare di non essere investite.

Classico intasamento scomposto in zona biglietteria e blocco davanti ai tornelli, dato che la maggioranza faceva passare il biglietto coprendo il codice a barre con la mano.
Una volta entrate nei quattro padiglioni, maree di appassionate si chiamavano, si fermavano a baciarsi e abbracciarsi, procedevano contromano o attraversando continuamente le corsie trascinandosi trolley da riempire con gli acquisti, incuranti di seguire le più elementari regole del transitare, senza logica alcuna e producendo un costante e fastidioso rumore di fondo fatto di urletti, risate sguaiate e richiami vari.

Il discorso bagni meriterebbe un post a parte, ma si conferma la tradizione che vede quelli destinati alle donne perennemente con la coda e quelli degli uomini vuoti. 
In questo caso mio marito ha trovato donne anche in quello perché, gli hanno detto ridacchiando, si poteva…

Tutto quello descritto finora è il rovescio della medaglia. 

Il dritto è costituito da tutto quello che era esposto alla mostra.
Che era fatto da donne. 


Ho visto, purtroppo in alcuni casi solo intravisto, tali e tante meraviglie che mi hanno fatto fare pace con il mio genere di appartenenza.  

Riusciamo a sembrare galline irrazionali e nello stesso tempo a creare e produrre oggetti che sono opere d’arte.


Ricami, arazzi, decorazioni, oggettistica. 
Lavori eseguiti con tale maestria che sembravano il frutto di un progetto computerizzato e realizzato da qualche macchinario se guardandoli più da vicino non si fossero visti tutti i minuscoli punti o nodi che li componevano.


Trapunte e pannelli che riproducevano quadri famosi, quasi più belli dell’originale. 
Biancheria ricamata finemente, bigiotteria di vetro, smalto, legno e feltro.    
Le più belle decorazioni natalizie, che facevano venire voglia di trasformare la propria casa in uno chalet perennemente addobbato e lavori all’uncinetto e a maglia divertenti e particolari.


Una zona dedicata al riciclo ed alla carta, con origami giganti ed una riproduzione, scala 1:1 del biplano di Francesco Baracca fatto tutto di cartone (in questo caso da un uomo).


Tutti gli articoli di merceria che non riusciamo mai a trovare se non girando mille posti, tutti gli schemi ed i cartamodelli per realizzare qualsiasi cosa, attrezzi e lampade con lenti ingranditrici per ricamare senza sforzo.


Il paradiso per tutto quell’universo femminile che ama il “crafting”.

Verso mezzogiorno il mio matrimonio già vacillava pericolosamente e quindi, con la promessa di andare al prossimo SPS di Parma (Fiera sulle tecnologie per l’automazione elettrica), abbiamo guadagnato l’uscita (dopo aver brillantemente dribblato un'enorme comitiva di appartenenti al club del ricamo di Vattelapesca).
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5 commenti:

  1. Hai reso perfettamente il clima e l'irrazionalità tutta al femminile che permeava Abilmente... e hai postato foto di padiglioni e stand che ahimè non sono ruscita a vedere (mi è stata concessa un'ora e mezza di tempo per fare un giro (saltando il pranzo, vabbè, male non mi fa...), praticamente impossibile andare oltre il padiglione dove era CF causa marea di "femmine assatanate" alla ricerca del merletto e timbretto perfetto! Mi dispiace tantissimo, mannaggia, che oltre un salutino ( "ciao ciao" da lontano) sabato non ci siamo viste per nulla... ma tuo marito ci guardava come marziane.... secondo me è rimasto sconvolto...

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  2. Hahaha come al solito i nostri pensieri e le nostre sensazioni si incontrano e si sovrappongono perfettamente. Io purtroppo ho girato pochissimo perché dopo il Meet the blogger affrontare il fiume di galline scomposte era impossibile... mi sono rifugiata allo stand di CasaFacile e guardavo il corridoio di gente con occhi terrorizzati.
    Peccato per il saluto fulmineo ma ho fatto in tempo a notare che... accidenti eri "guapissima"!
    Pensa che invece mio marito, mentre aspettava me, si è girato tuuutta la fiera con grande interesse tra l'altro.

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    1. Eh...da lontano faccio ancora la mia figura ;-)
      Quanto al marito...ha insistito per accompagnarmi perchè, come dice lui, stiamo fin troppo separati durante la settimana. Ha ammirato molto i lavori esposti, ma le orde di donne simili a formiche impazzite l'hanno reso un po'...insofferente.

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  3. Ma cosa mi sono persa?? le galline nel pollaio! scherzi a parte, che bella descrizione dell'universo femminile...

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  4. che descrizione spietata, spiritosa e verissima! Firmato: una gallina DOP

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