giovedì 23 aprile 2015

Cosa resterààààà di questi anni '80


Guarda che cofana...
Non sono una con delle certezze granitiche. Soprattutto invecchiando.

Ma c’è un fatto del quale fino a poco tempo fa ero convinta: avere avuto vent’anni negli anni ’80 era stata la cosa migliore che potesse capitarmi.

Premesso che avere vent’anni è bello quasi sempre, io pensavo che il mio fosse stato il periodo perfetto.

C’era la moda più bella, con questi stivali, con queste spalline imbottite, le fasce nei capelli, i tailleur maschili di Armani, i fuseau con i maglioni lunghi e la scollatura asimmetrica...

Facevo l’indossatrice volante per un rappresentante della Max Mara e mi ricordo certi cappottoni di cachemire Piacenza, con gli ampi revers, lunghi e avvolgenti. Certe camicie di seta di Mantero, le gonne a tubo o a ruota sotto il ginocchio.

I bikini avevano gli slip così sgambati che perfino le nane sembravano avere le cosce lunghe.

C’erano le pettinature più belle: i capelli gonfi e mossi, fermagli, fasce colorate sulla fronte.

Io li portavo corti anche allora ma erano comunque alti sulla testa, coperti di brillantini se andavo a qualche festa.

Avevo l’utilitaria più bella di sempre: una 2CV Charleston della Citroen, nera e bordeaux.

Si cenava in ristoranti spazzati via da Tangentopoli, facendo il pieno di antipasti di mare e risottini alle fragole o melone.
La GTI con le minigonne
Si beveva il Bellini, dopo cena si giocava a Risiko.

Compravi azioni a caso e dopo qualche giorno valevano il doppio o il triplo della cifra investita.

Settimane nei villaggi Valtur o ClubVacanze, pieni di yuppies danarosi.

Il Cherokee Chief, la Mercedes 190, la Golf GTI e gli Spandau e i Duran Duran, e le discoteche …

Ho passato gli anni successivi a rimpiangere amaramente quei tempi, confortata dalle stesse convinzioni di mio marito e di tutti i miei coetanei.

Da qualche tempo invece mi arrivano dei segnali inquietanti: non le solite critiche morali a quel periodo, che posso comprendere e anche condividere, ma qualcosa di diverso:

I gemelli Scott portano qualche giovane coppia a visitare una casa da ristrutturare e qual è il commento più temuto al quale rispondono subito con un “ce ne sbarazzeremo subito!”?

“Oddio, questa cucina è così anni ’80” “Queste piastrelle sono così anni ‘80” “Questo bagno è così anni ‘80”!

Un concorrente di Masterchef USA presenta un cocktail di gamberi e Gordon Ramsay lo apostrofa subito con un: “questo piatto è decisamente anni ’80!” stroncandolo senza pietà.

E’ stata come una doccia fredda: sentire usare gli anni ’80 come sinonimo di cose vecchie, di cattivo gusto, ridicole.

Ok il biasimo per il degrado morale, ma questo no. É cattiveria pura, uffa.
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4 commenti:

  1. Posso capirti perché io invece avevo vent'anni negli anni '90 e guai a chi me li tocca... il periodo più bello in assoluto :P
    Penso che ognuno porti i suoi vent'anni nel cuore... magari tra poco toccherà a me sentir denigrare i '90 e tornerò a piangere di dolore qui assieme a te.
    P.S. ma quanto eri bella???!!!

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  2. In ne avevo 12-13 all'epoca dei Duran Duran e company....però è già da un pò che provo vergogna per i look improbabili che sfoggiavo all'epoca XD

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  3. Ciao bella donna, lascia perdere queste critiche assurde..
    La tua foto parla da sola, senza bisogno di commenti..
    Guardati e vienimi a dire che gli anni '80 sono demodè!
    Un po' la favola dell'uva insomma....
    Bacione grintoso!

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