Ieri,
così per gioco, ho usato una di quelle applicazioni che compaiono spesso su
Facebook, quelle che servono a catalogarti e inserirti in qualche tipologia
(libri, quadri, profilo psicologico…).
Si
trattava di ottenere la mappa degli stati visitati nella propria vita.
Ne
sono usciti 33.
Un
paio di commenti e ho iniziato a ragionarci su.
Forse
qualcuno avrà notato che non ho più scritto post su “I sensi dei miei viaggi”,
la bella iniziativa promossa da Monica di Viaggi & Baci alla quale
partecipavo sempre con entusiasmo.
Era
diventata solo motivo di stress, di rimpianti, nostalgie e in definitiva
producevo post che non avevano niente a che fare con quelli degli altri
partecipanti.
Loro
viaggiano ancora, sono aggiornati, sono una fonte di notizie utili e
condivisibili.
Io
parlavo quasi sempre di qualcosa che è profondamente cambiato e soprattutto di
un modo di viaggiare diverso e ormai improponibile.
Anche
la cifra 33 è sbagliata.
Ho
guadagnato una decina di stati solo perché non esiste più la Yugoslavia!
Quello
era "il senso dei miei viaggi" di mio padre. Non il mio.
Di
un uomo che ha sempre avuto tanto tempo per viaggiare, anche 3 mesi interi.
Erano
viaggi veri.
Di quelli fatti macinando chilometri e chilometri in auto.
Vedendo
cambiare a poco a poco i paesaggi, i volti, il clima; ascoltando più lingue,
maneggiando monete sempre diverse.
Niente
a che vedere con i teletrasporti di oggi, dove in un weekend lungo si possono
raggiungere mete lontanissime in poche ore, dove tutto è un mordi e fuggi e lo
straniamento regna sovrano.
Sono vacanze che qualche volta faccio anch'io, 5-7 giorni per tagliare l'aria, ma non è viaggiare.
Io
ho foto di luoghi che non esistono più o dove adesso esistono cose che non ho
visto: Londra senza la ruota, Mostar con il suo ponte autentico e Istanbul
senza il ponte sul Bosforo, Valencia senza la città della scienza e New York
con le torri gemelle.
Ecco
New York.
Un dolore sordo mi colpisce ogni volta che vedo un film dove lo
skyline non mostra più le torri.
Le
foto che condivido sono la quintessenza di quello che volevo spiegarvi: foto
scattate da una persona che non c’è più, in un luogo che non c’è più, dove si
vede mia madre, la mente organizzativa di ogni nostro viaggio, che adesso ricorda solo vagamente di esserci stata.
#sensomieiviaggi
Foto e ricordi che fanno male e nella stessa misura è meraviglioso avere.
RispondiEliminaVa bene, prendere 3 mesi di ferie come poteva fare tuo padre è improponibile però anche tu puoi partire per una settimana con lo stesso spirito, chi te lo impedisce?
RispondiEliminaPrendi un volo, arrivi a destinazione, noleggiate una macchina e andate, magari lungo la costa o nell'entroterra... poi una settimana dopo lasciate la macchina non più al luogo di partenza e tornate in volo. Solo una settimana ma vivila diversamente. Viaggiare è anche un atteggiamento ;)
cara annalisa, avevo percepito qualcosa del genere dal tuo commento di ieri sera, ma ammetto di non aver mai odorato nulla nei numerosi mesi in cui hai partecipato all'iniziativa.
RispondiEliminaIl tuo link era sempre il primo, quello che mi diceva "ora si parte davvero". E i tuoi post li ricordo uno a uno, proprio perchè mai scontati e sempre ricchi di quelle emozioni profonde che solo i ricordi più cari possono conservare così a lungo.
Personalmente quando navigo in internet alla ricerca di ispirazione x i prossimi viaggi preferisco articoli emozionali a quelli ricchi di informazioni (e il senso dei miei viaggi ha prodotto x lo più contributi di questo genere), x cui ammetto che la parte "travel" del tuo "fritto misto" è quella che ho sempre amato di più. E sai bene che da più di un anno sono allergica ai blog di viaggio, x cui prendilo come il più bel complimento che ti potessi fare .... ;)
Grazie cara! Vedrai che scriverò ancora di vecchi viaggi....
EliminaMi fa davvero piacere e ti auguro di viaggiare ancora in futuro! Non dico 3 mesi in roulotte, ma 15 gg in un posto che possa piacere anche al maritino ...
EliminaParole sante. Tornata da Ny il 07 09 11 e senza voglia d rivederla senza torri gemelle. Annalisa parti-amo ma in auto come con i tuoi tanto a Vr si arrangiano !
RispondiEliminaAnnalisa, l'amarezza e la rabbia per quello che è stato e non è più è comprensibilissima, ma i ricordi sono strada fatta, e per quanto riaprirli possa essere fonte di temporanea "incazzatura" sono parte di noi e sono sicura che non ne cambieremmo mezzo. Spero che l'idea di #unviaggiovintage non sia per te una rottura do m*****oni in questo momento, se hai voglia di partecipare e farti due risate con noi io ne sono felicissima, altrimenti nessun tipo di problema. Anche se lo so che la pulce nell'orecchio ormai te l'ho messa :-)
RispondiEliminaEcco perché sono state inventate le foto, per fermare i ricordi anche quando i ricordi scolorano dalla nostra mente, un bene prezioso.
RispondiEliminaCiao
Norma